domenica 28 giugno 2020

piove. non piove. forse piove. diluvia. non piove. un raggio di sole. piove.
troppe emozioni. e tutto in neanche venti minuti.
sono due settimane che le divinità climatiche hanno scientemente deciso di seguire una programmazione da montagne russe, oppure sono in evidente stato confusionale.
opterei per la seconda ipotesi.
per trovare nuovi stimoli provo a sorprendere il gatto con una presa elson, ma il gatto è preparato e risponde con una presa schuko, e io all’improvviso vengo folgorato da una rivelazione che potrebbe cambiare le sorti dell’intero pianeta (adesso non so bene se in meglio o se in peggio, ma non è questo il punto) e per evitare di dimenticarmela decido di segnarla su keep (che è l’unico programma di videoscrittura su cui attualmente mi è permesso scrivere) di fianco alla lista della spesa, ma in quel momento mi ricordo che devo ancora comprare gli yogu, anche se io in realtà non amo gli yogu, ma dovrei mangiarli lo stesso (o almeno così dice il mio medico), poi penso che il mio medico in realtà mi dà i suggerimenti che avrebbe potuto darmi mia nonna, solo con parecchia competenza in meno di quella che avrebbe avuto mia nonna, quindi potrei forse risparmiarmi gli yogu, che va bene che non è tutto questo risparmio, ma visto che le prospettive lavorative sono rimanere inoccupato per i prossimi tre decenni, risparmiare 0,87 euri mi farà diventare incredibilmente ricco e dovrò comprarmi un deposito dove stoccare tutti questi centesimi risparmiati, però forse lo yogu alla fine è meglio del deposito, che non te lo puoi neanche mangiare, quindi adesso sono piuttosto confuso su quello che dovrei comprare o non comprare e mi sono completamente dimenticato della rivelazione importantissima che avrebbe potuto salvare il mondo (magari no, ma non è questo il punto) e continuo a leggere libri e rimanere catatonico esattamente come durante la quarantena, solo che mi sa che adesso non ho una buona scusa per farlo.
per risolvere il problema mando un cv al ministero della difesa in cui decanto le mie capacità di mediatore fra la specie homo sapiens e gli ufi di passaggio sul pianeta, ma inspiegabilmente non ottengo risposta.
forse devo lavorare di più sulle mie capacità di marketing (per adesso ho lavorato molto sul concetto di posizionamento, e ho stabilito che il miglior posizionamento possibile è sul divano).
il resto del pomeriggio lo passo contando le ragnatele sulle travi del soffitto, poi apro una birra e vado a fresarmi i neuroni.

mercoledì 17 giugno 2020

stavo guidando su un fiume dietro a un autobus della posta (è complicato da capire se non abitate alle latitudini giuste), quando un tergicristallo decide di migrare verso climi più secchi (qui l’unico modo di parlare di climi secchi è quando la pioggia cade a secchi. praticamente quello che succede da tre settimane).
per lo meno sono sicuro che si sia mosso (in effetti, che altro dovrebbe fare un tergicristallo?).
da qualche tempo, mentre sono tranquillo a casa, vedo muoversi delle cose ai margini del mio campo visivo, come se passassero dei volatili o se la materia alla periferia dei miei occhi vibrasse all’improvviso. poi mi giro, fisso lo sguardo, ed è tutto fermo.
devo capire se sono gli ufi o se è la solita perturbazione quantistica degli atomi.
nel frattempo di cerco di fare meno cose possibili, secondo gli insegnamenti del wu wei e di suo fratello orzo wei.
è una delle cose che mi riescono benissimo, anche se attualmente non ricordo le altre.
secondo il mio maestro di meditazione (un airone cenerino con cui mi trovo due volte a settimana), per occupare correttamente lo spazio devo percepire il mio corpo esterno molto grande, mentre il corpo interno scivola e si scioglie.
mi sa che devo mettere in nota di prendere un corpo di riserva, perché attualmente ne ho solo uno.
poi cerco di visualizzare il grande disegno.
avete presente quella sensazione per cui dopo un po’ di incertezza e indeterminazione tutti i pezzi della vostra vita si incastrano perfettamente?
quando finalmente trovi un senso a tutto quello che hai fatto prima e finalmente vedi un percorso razionale che ti ha portato fin dove sei arrivato e che ti guiderà verso una meta?
quando tutto finalmente si sistema e ogni cosa va al posto giusto?
perché io no, eh.

lunedì 1 giugno 2020

stavo fluttuando fra due piastre, sospeso nel vuoto, per cercare di verificare l’effetto casimir (non sto perdendo tempo, è una condizione necessaria per ottenere una maionese con una viscosità accettabile), quando il mio ipotalamo viene interrotto dalla pubblicità di un set di pentole (che è composto da sei game di pentole, credo).
le pubblicità sono particolarmente invasive, oggigiorno.
spesso vedo annunci di vendita per piastre a induzione.
spero sappiate tutti benissimo che sono delle truffe e che il fatto che una piastra ad induzione abbia funzionato una volta non garantisce affatto che funzioni la volta dopo.
già carl gustav hempel aveva notato che anche se io vedo n milioni di corvi neri, niente mi garantisce che il corvo n milioni +1 sia anch’esso nero.
bertrand russell, per ribadire il concetto, si è messo nei panni del tacchino statunitense che viene amorevolmente nutrito ogni mattina e per questo si aspetta che anche il giorno dopo accada la stessa cosa, ma poi arriva il giorno del ringraziamento.
per quanto sia alto il numero di casi in cui la piastra funzioni, non si può affatto prevedere se funzionerà anche il tentativo successivo.
meglio comprarsi una piastra a deduzione, oppure, se ci si sente particolarmente creativi, una ad abduzione (che non è detto che funzioni, ma magari si scopre che era un forno a legna).