lunedì 3 aprile 2006

ieri il lago visto da quattromila metri di altezza era di un blu quasi insopportabile.

lo guardi dall’alto e non riesci a chiudere gli occhi.

quando torni a terra ti immergi nella lettura del futuro studiando la disposizione dei conigli nei campi.

ti guardi appena un istante, giusto per prendere coscienza.

chiudi gli occhi, e ti viene da piangere.

va bene.

ho salvato il pianeta dalla distruzione.

non vorrei aver fatto la solita cazzata.



6 commenti:

  1. Pazzo! che ci facevi a 4.000 senza bombole d'ossigeno? non sei abituato all'aria così rarefatta... temo ci sia stata una morìa di neuroni. Prendo l'apribottiglie e vengo a sbirciarti dentro...

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  2. "lo guardi dall'altro" è uno stato di empatia? :-) ti amo.

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  3. spleen: ti aspetto

    mb: ecco, adesso non so se correggerlo, o lasciarlo così, a perenne monitor (ti amo anch'io)

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  4. Io comunque, prima, non ero color porpora...

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  5. non hai dimenticato nulla lassù nel cielo profondo? Controlla bene nelle tasche.

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  6. manuelcalavera4/04/2006 3:39 PM

    basta una volpe, a mescolare i leprocchi.

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