venerdì 27 novembre 2009

io e il gatto stiamo sperimentando delle tecniche di levitazione sulla sedia dell’ufficio.

il trucco sta nel comprendere che la materia è composta di atomi, e gli atomi (a parte qualche particella con qualche vaga tendenza ad esistere), sono composti da vuoto. il che significa che tecnicamente siamo già seduti sul vuoto.

quindi per ottenere una corretta levitazione basta concentrarsi intensamente sull’interazione dei legami atomici e ciò si ottiene principalmente stando immobili sulla sedia ed eliminando tutte le possibili fonti di disturbo, tipo il telefono, il campanello o il pc dell’ufficio*. certo, detto così sembra complicato, ma quando uno ottiene la vera consapevolezza comprende che l’eliminazione delle fonti di disturbo si può ottenere con un piccolo sforzo di concentrazione, ma soprattutto staccando la corrente.

e comunque mica è facile neanche quello: io tutto quello che ho capito finora è che per levare la corrente a un generale non serve chiudere le finestre in caserma.

mentre fluttuo dalle parti del soffitto mi appare la donna delle pulizie travestita da vo nguyen giap che indossa una maglietta con le citazioni di mao (pulirne uno per educarne cento). provo a distrarla proponendole una versione rielaborata sul concetto di pulizia del paradosso del sorite, ma tutto quello che ottengo è un aroma persistente di ammoniaca nel lavandino del bagno.

sposto il gatto nel lavandino (qualcuno dovrà pur verificare se l’ammoniaca è allucinogena come dicono) e nell’attesa mi metto a disegnare crop circle sul tappetino del bagno.

e ora una buona notizia, e una cattiva.

la buona notizia è che ho scoperto che nella vita vorrei fare il ricercatore**.

la cattiva notizia è che non so esattamente cos’ho perso.



* lo so che sembra incredibile, ma è davvero così. lo dico per esperienza personale. solo vorrei non arrivasse il solito idiota a chiedere di farlo davanti a qualcuno: l’osservatore è una fonte di disturbo e perturba inevitabilmente l’ambiente. chiedete a heisenberg (anche se dubito vi risponda, a meno che non siate esperti nel parlare con i morti)

** vorrei anche che qualcuno mi pagasse per farlo, eh. ma giusto per permettermi qualche vizio, che so, mangiare tre volte al giorno.


martedì 17 novembre 2009

io non vorrei risultare pedante, eh, però volevo dire che avere accesso alle notizie tramite telegiornali, ti cambia la vita. fino a ieri mi lamentavo perché a casa mia non arriva l’adsl; ora invece grazie ai giornalisti ho capito che questo accade perché internet ormai è obsoleto, mentre fra poco arriverà finalmente la tecnologia che cambierà il pianeta: il digitale terrestre.

in pratica la meravigliosa tecnologia del digitale terrestre funziona che prima per vedere la tv ti serviva un’antenna e un televisore. ora per vedere le stesse cose ti serve la stessa antenna, lo stesso televisore, ma anche un utilissimo decoder a pagamento*.

io aspetto con ansia l’avvento del digitale marziano, quando, per vedere la tv serviranno un’antenna, un televisore, un decoder e un’astronave geostazionaria personalizzata collegata al salotto.

comunque, per migliorare la vita dei cittadini, sono allo studio altre nuovissime tecnologie per elettrodomestici orientati al futuro:


1. la lavatrice digitale.

tutte le lavatrici, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio ci sarà un nuovo programma per il risciacquo dei calzini e ogni volta che la attacchi parte il jingle pubblicitario dell’azienda produttrice.


2. il frullatore digitale.

tutte i frullatori, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio avranno quattro velocità invece che tre e una sveglia programmata per suonare quando è ora di pranzo.


3. il telefono digitale.

tutti i telefoni fissi, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio si potrà vedere il numero di chi ti sta chiamando e ricevere delle informazioni pubblicitarie gratuite dalle 3 alle 5 del mattino.


4. il forno digitale.

tutti i forni, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio avranno la possibilità di usare il grill e interagire con il televisore digitale, trasmettendo sulla tv quello che c’è in forno.



5. la radio digitale.

tutte le radio, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio si potrà prendere le trasmissioni delle emittenti bulgare e macedoni, un canale tematico di approfondimento sull’analisi matematica e la radio si accenderà da sola quando entri in casa.


6. la lampadina digitale.

tutte le lampadine, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio potranno emettere luce colorata e collegarsi al telefono dell’elettricista quando si rompono.


7. la caffettiera digitale.

tutte le caffettiere, per funzionare, dovranno dotarsi di un decoder digitale a pagamento; in cambio potranno accendersi solo tramite il telefono digitale e ti avvertono quando sta per finire il caffè.


* certo, costa un po’ di soldi, ma per avere una tecnologia migliore uno paga volentieri: ci sono dei canali che potevi già tranquillamente prendere dieci anni fa con una parabola con un costo identico, e dei nuovissimi canali di televendite di cui chiunque sentiva la mancanza.


venerdì 13 novembre 2009

non è che non abbia voglia di scrivere qui, il fatto è che sono molto occupato nella stesura di un’opera in due atti (denominati aristotelicamente atto e potenza, ma anche atto e matera, nel caso uno voglia restare in basilicata) sulla sanità mentale dei castori, oltre che in un progetto sulla distribuzione interna degli ambienti di una lavanderia a gettoni per giraffe single (anche se non è ancora perfettamente chiaro come farà uno all’entrata a verificare che siano effettivamente single).

poi il martedì sera ho il corso di ontologia applicata all’ambiente lacustre (per la sessione autunnale il docente è un cavedano che tiene le sue lezioni in riva al lago) che mi tiene piuttosto impegnato.

di solito lo seguiamo in due, io e il mio amico immaginario che però probabilmente non verrà più perché prende sempre insufficienze nelle prove pratiche (non esistere non è una buona scusa).

il mio maestro di ontologia applicata all’ambiente lacustre ha una posizione avicenniana per cui l’esistenza è un accidente (secondo alcuni filosofi che riflettono sulla prova ontologica l’esistenza sarebbe una perfezione. io e il mio maestro crediamo sia molto più probabile l’inverso, come si evince anche dal fatto che l’espressione “accidenti a te” non corrisponde precisamente ad un augurio).

nel frattempo, tutte le mattine, intrattengo una conversazione epistolare con un software di risposta automatico che mi dà grandi soddisfazioni e ho adottato un gatto nano femmina che secondo un team di esperti è pronto da usare come arma di distruzione di massa (ma anche di carrara).

voglio dire, sono davvero molto impegnato, come tende a farmi notare il monte di pietà.


ultim’ora

secondo un recente studio condotto da alcuni ricercatori presso la facoltà di astronomia applicata dell’università di pasadena (california), per analizzare l’ampiezza di uno spettro basta chiamare un ghostbuster.


giovedì 5 novembre 2009

consigli su come combattere l'influenza ed altre catastrofi planetarie


lo sapete, da queste parti non si parla di attualità, l’attualità non esiste in genere, figuriamoci se esiste in un blog. però il fatto è che da qualche tempo ho di nuovo un televisore.

effettivamente è una fortuna, perché avere un televisore mi permette di seguire le notizie, e fortunatamente i telegiornali mi spiegano qual è il pericolo più grande per l’umanità da un po’ di tempo a questa parte: l’influenza.

io non so se a voi sia capitato una volta di avere l’influenza (sicuramente no, sennò non sareste qui a leggere, con tutta probabilità sareste morti. per quanto, leggere, da morti, è una buona cosa, sennò uno si annoia).

io ho il raffreddore, e quindi forse sono spacciato (è solo una questione di tempo. tecnicamente, per lo è per chiunque).

però per quei pochi ancora sani che possono sperare, forse, di salvarsi, c’è la nuova ricchissima campagna di prevenzione varata dal governo contro la piaga dell’influenza: testimonial d’eccezione, topo gigio, che spiegherà alla popolazione come difendersi dall’estinzione (topo gigio contro l’influenza. non so, io, così, sui due piedi, un pensierino all’estinzione ce lo farei).

i preziosissimi consigli degli esperti sono:


- lavarsi le mani

- non starnutire addosso alle persone

- cambiare aria in casa

- se vi ammalate state a casa e in caso di bisogno chiamate un medico.


no, dico. davvero incredibile dove può arrivare la scienza oggi.

comunque il governo però non dimentica gli altri (seppure inferiori) pericoli che incombono sulla vita dei cittadini e sono allo studio altre utili campagne di prevenzione. ecco qualche anticipazione:


formiche rosse

consigli:

- non fare picnic all’aperto se non strettamente necessario

- non sedersi sulla loro tana

- non lasciare cibi incustoditi sull’erba

- per i soggetti a rischio, armarsi di baygon

testimonial: atom, la formica atomica


guasti meccanici in auto

consigli:

- accostare a bordo carreggiata

- non sdraiarsi in mezzo alla strada

- mettere le quattro frecce

- in caso di bisogno chiamare un carro attrezzi

testimonial: dick dastardly


unghia spezzata

consigli:

- non fatevi prendere dal panico

- prima di portare il dito alla bocca accertarsi che sia pulito

- pareggiare l’unghia con l’uso di apposite forbici

- aspettare che l’unghia ricresca

testimonial: jessica rabbit


temporale

consigli:

- restare in casa se possibile

- aiutarsi con adeguata strumentazione, come ombrelli e k-way

- indossare scarpe adatte

- in inverno mettere la maglia di lana

testimonial: grisu


bancomat fuori uso

consigli:

- attendere l’arrivo di un operatore della banca

- in ogni caso non inserire la tessera

- pagare in contanti

- tornare un altro giorno

testimonial: zio paperone


fame all’ora di pranzo

consigli:

- cercare di trovarsi in un posto che abbia l’accesso al cibo

- mangiare senza ingozzarsi

- pagare il cibo consumato

- accompagnare il pranzo con una giusta dose di liquido

testimonial: taz della warner bros


squaraus

consigli:

- trovare un bagno il più velocemente possibile

- calarsi i pantaloni, avendo cura di averli precedentemente sbottonati

- calarsi le mutande e sedersi comodamente

- a fine seduta utilizzare abbondante carta igienica

testimonial: kyle di south park