mercoledì 28 marzo 2018

se c’è una cosa che mi rilassa, è guardare il pianeta da otto km di altezza.
d’accordo, non è come guardarlo da 400 km di altezza (che sarebbe ancora più rilassante), ma insomma, non è facile trovare un passaggio da quelle parti.
voglio dire, imbucarsi come clandestino a baikonur è anche plausibile, ma passare dalla soyuz alla iis senza che nessuno se ne accorga tende ad essere complicato.
inoltre, fermare un’astronave in transito, anche ammesso che qualcuno si fermi, poi c’è sempre quella fase in cui non si sa di cosa parlare (è un casino parlare del tempo dove non c’è un'atmosfera), ti coinvolgono in discussioni assurde, tipo che danno trentacinque euro al giorno ai terrestri che poi vengono a rubarci il lavoro sulle astronavi, o – quasi peggio – se ti tira su un vegano poi vuole assolutamente convincerti a mangiare in un ristorante nella costellazione della lira (e tu vagli a spiegare che ormai hai solo euro).
allora un buon compromesso è cercarsi un buon aeroporto (ce ne sono molti, e a me sembrano tutti bellissimi) e usare i vostri trentacinque euro al giorno per comprarvi un biglietto a basso costo.
allo stesso prezzo, potrete dormire direttamente in aereo o, a scelta, in aeroporto; però ricordatevi di portare uno zainetto con una felpa, che in alcuni aeroporti hanno deciso di usare l’aria condizionata per ricreare il microclima di yakutsk (non chiedetemi perché, io sono dell’idea che nessuna civiltà degna di questo nome possa svilupparsi sotto i 25 gradi celsius), un asciugamano per il bagno, e magari dei generi alimentari di sopravvivenza, che in aeroporto c’è questa usanza che il cibo costa quanto il plutonio.
io cerco di farlo regolarmente, almeno tre o quattro volte l’anno.
lo svantaggio è che i voli a basso costo sono piuttosto affollati e ricordano, tipo, che so, la regione shapley. quindi vi capiterà di avere una borsa in testa, un bambino urlante sulla schiena scappato da chissà dove, qualcuno che vi verserà del caffè sui pantaloni. ma insomma, ne vale la pena.
il vantaggio è che tendenzialmente puoi guardare fuori dal finestrino, ed è una cosa incredibilmente bella.
certo, ci sarebbe quella cosa che gli aeromobili inquinano il pianeta; però vi svelo un segreto: al pianeta non importa niente di essere inquinato.
la terra è stata senza atmosfera, o con un atmosfera composta da ammoniaca, metano, vapore acqueo, anidride carbonica ed azoto, per almeno due miliardi di anni, e se l’è cavata benissimo. siamo noi homo sapiens ad essere fissati con quella cosa di respirare ossigeno. ma, capirete, centotrentamila anni (di cui solo circa duemila da protagonisti) contro due miliardi, beh, fatevi due conti su chi ha più probabilità di sopravvivere.