giovedì 20 giugno 2019

se c’è una cosa che ho sempre amato, sono i mondiali di calcio.
il primo vero ricordo che riesco a datare è una partita di calcio, e riesco a datarlo proprio perché era la finale dei mondiali.
la mia autocoscienza praticamente nasce con i mondiali, e da allora, riesco a datare molto meglio un avvenimento se cade in un anno dei mondiali.
non è che tifassi per l’italia (occhei, ero un bambino strano), mi piaceva proprio il calcio come scenario generale, il fatto che un pianeta intero fosse impegnato a fare qualcosa insieme, e che ci fossero un sacco di nazioni esotiche di cui potevo imparare la capitale (occhei, abbiamo già stabilito che ero strano, passiamo ad altro, cortesemente) e che da grande avrei potuto visitare, avendo già imparato usi, costumi, e nomi dei giocatori più bravi.
in retrospettiva, direi che mi piacesse il fatto che homo sapiens comprendesse di essere un semplice ospite del pianeta, e che ci si potesse impegnare a livello globale (ero anche molto ingenuo, oltre che strano).
con il tempo ho capito che le decisioni non si devono prendere a livello globale ma decidono sempre i più ricchi, che in quanto povero non avrei mai potuto visitare tutti quei paesi esotici, e che devi tifare sempre la tua nazione sperando che muoiano tutte le altre, sennò sei strano (ma ormai mi ci ero abituato, ad essere strano, quindi occhei).
il fatto è che dopo un po’ ho imparato che anche le decisioni a maggioranza, sono comunque problematiche.
per questo non mi ha stupito l’assegnazione dei mondiali 2022 al qatar (capitale: doha).
se provate a immaginare un luogo adatto per giocare a calcio d'estate, il qatar, nella classifica dei posti migliori, viene subito dopo il circolo polare artico e l'isola di plastica al largo dell'oceano indiano, e appena prima del mare della tranquillità.
questo ha suscitato alcune perplessità ed anche alcune critiche, a cui i vertici fifa hanno dapprima risposto con cose tipo: "solo io ci vedo dell'invidia?", e successivamente "ma cosa dite, si può giocare senza problemi, basta bere molta acqua e non uscire nelle ore più calde" per poi dire "mah, magari fa caldo ma abbiamo già stabilito che mettiamo l'aria condizionata negli stadi" e finire un anno dopo con "vabbè, dai, facciamo che giochiamo a dicembre".
e da qui al 2022 potrebbero dire ancora qualsiasi altra cosa, compreso il fatto che non si giochi in qatar, a dicembre, ma a usuhaia nel gennaio 2021. alla fifa sono tutti molto creativi, specie quando si parla di soldi.
se decidessimo a maggioranza per popolazione, i mondiali si terrebbero sempre in cina o al massimo in india, senza contare che corrompere pochi ricchi è più facile, ma la maggioranza può sempre essere manipolata mettendole paura e facendogli prendere decisioni insensate (passate un anno a spiegare ai cinesi che i mondiali vengono lì a rubargli il lavoro, si comportano male e indeboliscono la cultura cinese, e un miliardo e mezzo di cinesi voteranno compatti per tenere i mondiali in libia).
ma anche votare per nazione (a parte il fatto che bisognerebbe invitare penrose a trovare dei coefficienti aggiustativi, sennò poi il liechtenstein conta come il brasile) non risolve i problemi intrinseci del voto di maggioranza, evidentemente.
tutto questo in realtà è un trucco per spiegarvi perché platone diceva che le decisioni devono prenderle i più saggi.
non è una cattiva pensata (tranne per quelli che pensano che deve sempre decidere il popolo, anche se non sa una mazza di quello di cui si sta decidendo, perché suicidarsi collettivamente è sempre più divertente che imparare cose), però introduce due o tre problemini, tipo: come si decide chi è il più saggio? (domanda a cui platone tendeva a rispondere “sono io, mi pare ovvio”) e anche se per assurdo riuscissimo a decidere che uno è più saggio avremmo soltanto aperto la strada alla dittatura.
perché se sei saggio davvero non vorrai aver mai a che fare con una roba del genere in cui sicuramente scontenterai tutti (è il comma 22 della saggezza, mi spiace), e la dittatura presenta alcuni problemi tecnici tipo quello di sterminare tutti quelli che sono strani (fra cui io, tipo) e hanno un’idea diversa di saggezza.
è il motivo per cui adesso preferisco la fisica, in cui non c’è niente da decidere, fa tutto lei, e uno si adegua (è difficile discutere con la materia e convincerla a comportarsi diversamente), mentre le decisioni mi mettono ansia.

sabato 1 giugno 2019

mail

xx: ehi, ho guardato il blog, ma perché non hai pubblicato niente a maggio?
io: eh, beh, maggio scordato
xx: ...