a letter from nowhere
razionalizzare è un’ottima strategia. l’importante è non prendersi troppo sul serio.
entri in acqua e mentre nuoti immergi la testa, ritmico, e ad ogni immersione nel buio è come se milioni di cellule si svegliassero improvvisamente.
il lago è fatto di correnti, caldo e freddo è questione di pochi metri.
primo bagno della stagione.
quasi nessuno qui a quest’ora, che è il momento migliore della giornata e tutto il resto può aspettare.
il sole sta scomparendo dietro le montagne e io guido rilassato, mentre cerco di sostituirmi al coro di you can close your eyes di james taylor. sottovoce, che io sono bravissimo, ma si sa come sono i musicisti, capaci che ti fanno causa per niente.
qui la vita si srotola come un tappeto usato e io tutto sommato sopravvivo. l'ho inserito nei miei successi personali, insieme a quella volta che ho vinto un pesce rosso al luna park e a quando all’età di nove anni ho imparato a dire la erre.
poi poco altro.
aspetto un tacito evento, che so, una improvvisa donazione da parte di parenti sconosciuti completa di agnizione, cose così.
6 commenti:
Be', certo: non inciampare sui fili tirati del tappeto è già molto onorevole...
mi fai invidia... anch'io il bagnetto....
Sta scritto: se il lago non va da Eddie, Eddie andrà al lago.
Grande eddie... ieri era davvero una giornata da nuotata solitaria... ciò non toglie che x 'sta cosa mi stai un po' sulle palle...
speriamo che l'acqua fosse meno marcia del solito, sai non si sa cosa ti puo' venire a fare il bagno in certi posti.....(invidia marcia)
Bagno, musica e guida rilassata al tramonto.
Quasi tutti gli ingredienti per la serenità ci sono.
Ai problemi penserai un'altra volta.
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