ieri il lago visto da quattromila metri di altezza era di un blu quasi insopportabile.
lo guardi dall’alto e non riesci a chiudere gli occhi.
quando torni a terra ti immergi nella lettura del futuro studiando la disposizione dei conigli nei campi.
ti guardi appena un istante, giusto per prendere coscienza.
chiudi gli occhi, e ti viene da piangere.
va bene.
ho salvato il pianeta dalla distruzione.
non vorrei aver fatto la solita cazzata.
6 commenti:
Pazzo! che ci facevi a 4.000 senza bombole d'ossigeno? non sei abituato all'aria così rarefatta... temo ci sia stata una morìa di neuroni. Prendo l'apribottiglie e vengo a sbirciarti dentro...
"lo guardi dall'altro" è uno stato di empatia? :-) ti amo.
spleen: ti aspetto
mb: ecco, adesso non so se correggerlo, o lasciarlo così, a perenne monitor (ti amo anch'io)
Io comunque, prima, non ero color porpora...
non hai dimenticato nulla lassù nel cielo profondo? Controlla bene nelle tasche.
basta una volpe, a mescolare i leprocchi.
Posta un commento