mercoledì 6 dicembre 2006

ero indeciso se svenire sul divano oppure cercare di liberare il tappeto smantellando il test sull’equilibrio al risveglio che ho realizzato qualche mese fa, ipotizzando di venderlo a un’equipe di comportamentisti russi.

ho optato per una soluzione creativa e sono svenuto sul tappeto.

fra le altre cose, in questo modo ho complicato notevolmente il test, anche se dubito che a) sia scientificamente riproducibile e b) i comportamentisti russi intendano comprare anche me.

passo il pomeriggio sbattendo ritmicamente la testa contro un muro (è un esperimento scientifico, devo avervelo già spiegato: i muri sono fatti di atomi, e gli atomi, per il 99,99% sono composti di vuoto. il fatto è che si muovono piuttosto a caso, e creano un campo di forza solitamente impenetrabile; ma visto che si muovono in continuazione, esiste anche la possibilità teorica che si crei una configurazione atomica tale da poter penetrare la materia e passarci attraverso. sto cercando di verificare).

verso sera finisco di trascrivere le motivazioni più plausibili da usare per giustificare un ritardo in ufficio* la mattina, poi infilo il mio costume da federico di svevia per passare inosservato ed esco di pattuglia canticchiando auferstanden aus ruinen alla ricerca di ufi crudeli, almeno finchè non comincia a piovere. gli ufi non escono volentieri con la pioggia.

allora torno a casa, mi chiudo nella mia stanza e vedo cosa trasmettono sul soffitto.


*(le cinque motivazioni più plausibili da usare la mattina per giustificare un ritardo)


-davvero non c’è l’ora legale, oggi? pensavo di essere in anticipo

-sono arrivato tardi perché non trovavo la teiera di russell per preparare la colazione

-sono arrivato tardi perché l’ortodossia della mia religione mi proibisce di alzarmi prima

-sono arrivato tardi perché un camino di kimberlite mi è esploso dentro casa

-non è che sono arrivato tardi. è che la mia vita scorre su un piano temporale diverso dal suo



ultim’ora

james halton jr., docente di chimica biomolecolare e dottrine zazen alla southern illinois university, in un lungo articolo pubblicato sulla rivista mensile del m.i.t. di boston, sostiene che in un qualsiasi sistema controllato, la complessità del sistema sia inversamente proporzionale alla consapevolezza all’interno del sistema stesso: sarebbe a dire che svolgendo operazioni più complesse si perde la consapevolezza delle capacità di base.

ciò sarebbe evidenziato in particolar modo dall’evoluzione del sistema corpo/mente nella specie homo sapiens e dall’evoluzione dei sistemi operativi nella specie personal computer.

questa posizione ha creato scompiglio fra gli addetti ai lavori e scatenato accesi dibattiti sul progresso nel mondo scientifico.

alcuni ricercatori non condividono molti dei risultati presentati dall’articolo: una delle posizioni più avversate dai suoi detrattori è l’ipotesi che per ottenere uno stato di animazione sospesa basti mettere ‘gli aristogatti’ nel videoregistratore e schiacciare il tasto pausa.


15 commenti:

greenwich ha detto...

io le divisioni a due cifre non le so più fare.


5673 diviso 41.


Ecco.


Prendi carta e penna. Io non ci riesco.

davideman ha detto...

oh oh cavallo... quella dell'ora legale l'ho usata anche un sacco di volte

davideman ha detto...

no dai... non svenire pure tu

davideman ha detto...

Cioè... che poi usavo anche quella tipo: "scusate ma dovevo lavare il gatto" oppure "mi ha fatto fare tardi il gatto"

poi hanno scoperto che il gatto era di peluche e allora io "perché dobbiamo fare discriminazioni per la razza?"

anonimo ha detto...

:-) grazie, ci voleva...

Sienda ha detto...

- lobo parietale: cel'ho

- talamo: cel'ho ipo, va bene lo stesso?

- mesencefalo: cel'ho (anche se alcuni lo chiamano mezz'encefalo)

-cervelletto: non so se sia il fatto che il mio cervello dorme ma cel'ho


insomma, ho tutto ma non ho capito che c'entrano gli aristogatti.


E cmq si chiama effetto tunnel

viridian ha detto...

Amo e adotterò la tre e la cinque.

Suggerisco anche l'ottimo "Ho la pressione bassa e il medico mi ha intimato di rimanere a letto e aspettare che si alzi prima lei. E poi in bagno ci mette un casino, cosa posso farci?"

spora2 ha detto...

è più probabile che il muro penetri nel vuoto della tua testa.

:D

spora2=spora

amelia1 ha detto...

pensa che una volta dissi ad un tipo che voleva uscire con me che mi era esploso il soffitto.


mi ha creduta.

e si è offerto di aiutarmi.

giuro.

odio quando vengo scoperta. la scusa giusta è essenziale per un'esistenza santa.

dierre ha detto...

Una mattina, essendo clamorosamente in ritardo, telefonai in ditta e dissi che mi si era rotto il supporto motore della panda van wrc (e chi ne ha posseduta una per un pò di km sà cosa intendo...) e che quell'ora e mezza di ritardo era il tempo che ci avrebbe messo il meccanico per tirarla insieme. Tutto bene, in ditta ci credettero. Peccato che poi, la sera stessa, tornado a casa dal lavoro, il supporto si ruppe veramente... cazzo...

Ciao cliente!

ACuloColMondo ha detto...

Non sarò parsimoniosa...

Per niente.

Geniali, le motivazioni...

Ma ne hai altre, lo so.

Sono dannatamente curiosa di sapere cosa trasmettevano sul soffitto della tua stanza...

martyna77 ha detto...

ppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr.

Lulu11 ha detto...

prima o poi, lo so, ci rivedremo.

nel frattempo, cosa vuoi che ti portiamo oltre alle false reliquie di Bettino?

(un femore da usare come fermacarte va bene?)

anonimo ha detto...

per ottenere uno stato d'animazione sospesa basterebbe appendere degli animatori al soffitto o, magari è più facile, la tv col primo cartone che si ha in casa. ma i più pigri tra noi aprono una gif animata con photoshop-imageready e la tengono lì. ferma. in attesa di partire. quelli appena un po' meno pigri che vogliono avere il controllo della propria vita fanno un'animazione con flash (è indifferente la versione) e ci mettono un pulsante pausa.

non so molto delle scuse per arrivare tardi... abbiamo l'orario flessibile e le ore di permesso perciò arrivo (quasi) all'ora che mi pare. però so che se hai una panda non devi usarla come scusa perché c'è la legge di murphy che dice: se c'è una sola possibilità che la panda si rompe lo farà (non ci so' cazzi).

molto meglio un'infarto della nonna. i bambini sono ottimi. come scusa, intendo. se non se ne hanno di propri farseli prestare!

una volta ho usato bambini altrui come scusa per non andare a un matrimonio. quei parenti mi hanno naturalmente cancellato da tutti i matrimoni futuri: una scusa ben impostata può evitare di doverne inventare altre in futuro. perciò non bisogna risparmiare energie e intelletto per inventare una buona scusa. è uno sporco lavoro e qualcuno lo deve fare!

marcell_o

eddiemac ha detto...

greenwich: io ci riesco. a prendere carta e penna. per il resto boh.

davide: non svengo più. promesso. almeno ci provo.

molecole: si fa quel che si può (poco)

sienda: non è grave. almeno credo.

vì: la prossima volta provo quella

spora: non so, può essere, eh. ti faccio sapere.

amelia: io odio quando mi scoprono perchè poi prendo freddo. (davvero ti è crollato il soffitto? no, ti aiuto, se vuoi)

dierre: con quel virus che hai installato sul pc dell'ufficio non si resce più a fare niente. ieri ci ha messo 3 minuti ad aprire un file di word. ritieniti responsabile. stasera mi offri almeno una birra.

accm: mah, niente, erano tutte repliche

martyna: prrrrrrrr pure attè.

lulù: reliquie finte di bettino andranno benissimo. ma dopo venitemi a trovare, dai.

marcello: mi hai quasi convinto.