mi chiedo come sia possibile che la convenzione di ginevra non abbia previsto degli articoli a proposito del lunedì.
ma anche degli avverbi sarebbero andati bene, eh. il lunedì andrebbe perlomeno inserito nell’elenco delle armi non convenzionali atte alla distruzione del pianeta.
io e il gatto disquisiamo sulle implicazioni di idealismo e realismo nell’approccio alla realtà fenomenica.
cioè, lui vorrebbe entrare per salire sulla scrivania.
io lo ignoro perché sostengo che lui non esiste, in quanto la realtà esterna non esiste in sé, ma solo all’interno della nostra coscienza (argomento idealista).
il gatto sostiene che se lui non esistesse, allora non dovrei preoccuparmi nel caso dovesse salire sulla scrivania, anch’essa inesistente (argomento realista o argomento del gatto).
io sostengo che la mia coscienza preferisce una non-esistenza in cui i fogli sulla scrivania non siano pieni di peli e impronte di zampe (argomento della soggettività della coscienza)
il gatto sostiene che se lui non esiste, allora dovrei concludere che lui è solo un’illusione della mia mente, quindi in realtà io sono il gatto, e sono io che dovrei chiudermi fuori dalla finestra (argomento zen).
io sostengo che se io fossi il gatto, allora sarei già fuori dalla finestra, quindi non capisco con chi stia parlando. e comunque l’argomento zen non ha molta presa se il suo sostenitore è privo di un pollice opponibile con cui reggere un oggetto contundente (argomento conclusivo)
io continuo a guardare fuori dalla finestra fissando un ipotetico punto all’orizzonte (ora: qualcuno potrebbe obiettare che non dovrei passare il mio tempo fissando un punto ipotetico all’orizzonte. a mio favore posso dire che a) i punti non si irritano granché ad essere fissati e b) se il punto è solo ipotetico, probabilmente non lo sto fissando veramente).
28 commenti:
noto che questo lunedì è il peggiore da millenni, ne parliamo tutti, diamine.
Oh, anche ieri sera non era male eh.
te l'ho già detto: tu non hai un gatto. è il gatto che ha un eddie.
come se tu invece li avessi, i pollici opponibili
Prima regola dell inglese
-The Cat is on the table
seconda regola
_Non parlare mai del gatto
_Se è la tua prima volta devi combattere con il Gatto
Galloz
certo che questo animale è una bella gatta da pelare.
ps. tu cmq non cellài una coscienza (e nemmeno una scrivania) (e manco eddino uno stipendio probabilmente), quindi smettila di fare tante storie.
(no è che è un gran brutto lunedi universale oggi.) (scusa eh mi levo dalle palle)
(cmq quel gatto mi piace come usa la testa, se è single mandami il suo numero.) (specialmente se non esiste.) (anzi proprio perchè non esiste.)
Mi metto a guardar fuori dalla finestra anche io...mica capito se il gatto eiste sa!
no, dai, più di lunedì 7 gennaio?
(dico, il 7 e lunedì. credo sia contro l'ordine cosmico universale, contro il principio di non contraddizione, contro le leggi non scritte dei lemming(s))
Un gatto (che non so più se è reale o meno) mi fa sapere che forse anche il Lunedì non esiste e comunque il Lunedì non si è mai chiesto se io esisto.
e te, esisti?
;)
astrid
Anche l'orizzonte è un concetto che a vedere bene...
eddi drugato
non so se sono più preoccupata per te o per il tuo poverrimo animale domestico
eddie, puoi uscirne, sappilo.
Tsè, tutto questo è vero solo in senso ipotetico.
Che però non so se è quando odi qualcosa ipoteticamente, lo annusi ipoteticamente, lo vedi ipoteticamente o cosa...
E non rispondere che tu mi odi realmente.
Non è scientifico.
A meno che non si tratti di punti neri. Il portatore ipotetico potrebbe irritarsi alquanto.
ma poi quale sarebbe sta convinzione di Ginevra?
sei riuscito a incasinarmi le idee,
eddie. non farlo + eh!!! hahahah!!!
ma solo per poco, eh!
ora che mi sono raccapezzato
o caparezzato o pezzacarato
(embè! neologismo futurista)
capisco perchè S. Francesco
parlava con i lupi. I dialoghi erano
molto più terra terra:
- chi sei tu?
- un lupo
- pussa via!
i gatti, si sa, la sanno lunga,
sono filosofi reincarnati per
il gusto delle aringhe e dei
croccantini al tonno.
Non farti fregare, eddie.
neanche dall'argomento zen,
zazen o koan-zen.
Opponi il sano Re-alismo della
impenetrabilità dei corpi.
Digli che può pure venire
avanti che il vetro non esiste...
così dicono essere nata la
razza del cane pechinese ;)
un caro saluto dalla città
dei gianduiotti e delle fabbriche
esplosive (tanten siamo solen
italianen, sturm-krupp-en!!!)
che bel post, dialettico e insieme ermeneutico: son basito (anche se spero non sia niente di grave)
[dir]
Ne sei già piuttosto consapevole, ma detto da me fa più effetto: sei geniale.
il commento non è riferito all'ultimo post, ma al blog.
Sono in Lettonia, ci sono meno venti gradi, non ho niente di interessante da fare, ho finito tutti i libri a disposizione ergo leggo i blog, perchè le etichette dei prodotti qui... non le capisco.
Ma l'hai ssscritto lunedi queato pezzo, in tal caso sarebbe un peccato abbolire il lunedi, almeno che non sia solo una nostra immginazione e lunedi quanto non esiste, esistiamo noi che non abbiamo voglia fi fare un c..zo!
E anche questo è relativo perche se il mondo non ci dà tutti sti cose da fare in reàltà noi non abbiamo niente da fare, mi sono divartita da matti con te,poi quella foto! con simpatia emerenz
Se tu dovessi trovare solo uno di questi posti, avrei anch io forse una possibilità, io vorrei fare la guardiana delle nuvole, sono anche disposta a contarli (Se proprio neccess.) chi mi pagerebbe per questo? Farei la multa ad ogni sporcaccione di nuvole. Sono disponibile anche per part.ti. emerenz
il mio gatto obietta che l'argomento idealista, così presentato, porta al solipsismo puro, che è contradditorio: se la realtà esterna non esistesse in sé ma solo nella coscienza, dovresti ammettere la possibilità che la coscienza esista in sé e per sé senza necessità di una realtà esterna (che a questo punto qualcuno avrebbe messo lì per sollazzare la coscienza stessa), creando il doppio paradosso estremamente drammatico (che sperimento ogni mattina) di una coscienza vuota che, nell'atto di farsi autocoscienza, si avvolge infinitamente su se stessa rimanendo priva di contenuto.
Al mio gatto è stato insegnato che la coscienza è sempre *coscienza di* e che realtà esterna e coscienza sono interdipendenti.
Boh
*contraddittorio*
clim, eh, il tuo gatto è un fenomeno(logo)
Il punto ipotetico è ?
(Mi dissocio dal commento sovraesposto, che è stato dettato da un assiro qui di fianco, costringendomi a scriverlo)
ma il punto ipotetico tu di solito lo fissi con lo scotch o con la colla spray?
("una coscienza vuota che si avvolge infinitamente su se stessa rimanendo priva di contenuto.") (ha! la storia della mia veeta. :)
Ah vabbè ma allora io sono normale!Che sollievo.
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