sabato 31 ottobre 2020

perché quando uno cade in un tranello si dice "c'è caduto con tutte le scarpe"? di solito uno si toglie le scarpe per non cadere nei tranelli? e qual'è la differenza fra "insubre" e "insubrico"? e perché mi faccio questi problemi?

gli ufi sono in confinamento fiduciario in una zona rossa creata ad hoc nella fascia di kuiper.
questo significa niente più rapimenti, niente più ronde di controllo al bar, ma anche nessuna possibilità di lasciare il pianeta supplicando di essere rapiti.
non resta che comunicare telepaticamente, o via teams, ma in entrambi i casi tocca aspettare quattro ore e mezza per la ricezione del segnale e sperare che non cada la comunicazione, sennò tocca rifare tutto da capo.
è il vecchio problema della comunicazione, evitare che tutto si trasformi in un monologo interiore, come nelle ricerche di arthur schnitzler, e tendere invece ad un sistema di feedback concordati, come si evince dai lavori di norbert wiener.
fissando almeno due stati di comunicazione ed assegnando a ciascuno stato un valore, possiamo costruire una scala di precisione non solo per l'invio dell'informazione, ma anche per la comprensione del messaggio: nella teoria della comunicazione (shannon et al.) viene comunemente indicata come “scala wiener schnitzler”.

ieri sera, mentre mi preparavo per la festa del dolcetto o scherzetto (date le mie attuali scarse disponibilità economiche ho scelto un dolcetto ratti 2018) una delegazione di ufi ha provato a cedermi momentaneamente le redini dell’universo picchiettandomi 4669 volte nel cervello la parola “biforcazione”.
come unico risultato apprezzabile ho ottenuto una perturbazione nella corrente elettrica e la riproposizione di sinner - ruud a vienna su supertennis, ma non credo che l’esperimento possa dirsi completamente fallito.

1 commento:

fracatz ha detto...

ancora in scarse disponibilità economiche