mercoledì 17 marzo 2021

mi scrive il mio spiderman di quartiere.
ha un paio di ottimi consigli da darmi su questioni di sicurezza, ragnatele inevase e questioni lavorative.
io resto in contemplazione. un atteggiamento che troppo spesso viene scambiato per pigrizia.
a volte posso restare in contemplazione per intere mattinate, un atteggiamento che troppo spesso viene scambiato per sonno arretrato.
mi sto trattenendo per non restare in contemplazione interi giorni, un atteggiamento che troppo spesso viene scambiato per catatonia e causa improvvisi quanto improvvidi tso.
purtroppo homo sapiens non ha granché dimestichezza con l’ascesi.
nel frattempo mi sto allenando nella realizzazione di programmi a lungo termine.
non è una professione di ottimismo, né un’aspettativa per il futuro (che, è bene ricordarlo, non esiste).
i programmi a lungo termine mi piacciono perché hai tutto il tempo di gestire le cose, impari la pazienza, la perseveranza e riesci a mettere tutto in prospettiva.
è ovvio che bisogna affrontare le cose un passo alla volta, ma pensare sul lungo periodo aiuta a calmare lo stress (fateci caso: se non avete niente da fare e la prossima scadenza è fra una decina d’anni, siete molto meno stressati. lo dico per esperienza).
quindi ho deciso di tralasciare tutti gli obiettivi utili tipo trovare un lavoro, diventare ricco, non morire di inedia, studiare cose che potrebbero avere un impatto pratico nella mia vita in generale (la coerenza è importante), per concentrarmi invece su cose assolutamente idiote tipo studiare il turco (ci ho messo cinque anni, ma ora potrei girare per istanbul, entrare in un ristorante, salutare, chiedere un tavolo per quindici e ordinare una pecora, oppure del tè), imparare il tai chi (per arrivare con il tai chi al livello di padronanza che ho del turco ho calcolato che mi servono altri quindici anni di pratica, se non muoio di inedia prima) e alcune tecniche di respirazione (non ho ancora iniziato ma ho progettato un piano di studio di quattro o cinque anni).
dovrei concentrarmi anche sulla scrittura, in questo momento sto meditando di lavorare a delle pièce teatrali per mendicanti di metropolitana, a una nuova traduzione del libro dei mutamenti (in cui ogni copia è diversa dalle altre; ho già detto che la coerenza è importante?) e un contratto di collaborazione con alcune specie aliene in cui si cita esplicitamente il divieto di comparire nel mio frigorifero senza preavviso.
un altro progetto che porto avanti dal 27 novembre (più o meno da quando blogger mi ha cambiato l’interfaccia implementando delle maestose lettere maiuscole ad inizio di ogni post) è usare le prime lettere dei post per scrivere un’espressione di senso compiuto in turco (bu benim), che duolingo traduce mirabilmente in “this is mine”.
questo è il genere di cose che mi danno soddisfazione e di cui voi non vi accorgereste mai, se non mettessi un’immagine esplicativa (oddio, forse ve ne accorgereste, se solo esisteste anche fuori dalla mia testa e se foste completamente matti).




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