venerdì 2 aprile 2021

è tornata la bella stagione (o perlomeno un surrogato, fino alla prossima gelata) e io finalmente posso tornare a lavorare nei boschi. è un lavoro non retribuito, ma fondamentale: mi assicuro che tutto vada bene, parlo con gli animali e con le piante. in pratica fornisco assistenza psicologica e counseling alla natura, che attualmente è un po’ in crisi.
ho una giornata piena di impegni, alle 10 vedo il mio maestro di tai chi (un nano da giardino insospettabilmente elastico), alle 15 ho la riunione con gli scoiattoli, alle 17.30 le prove con il coro di cavedani (è complicato, ve lo spiego un’altra volta).
il bosco è sempre molto affollato, in questa stagione: si sente il frinire degli alberi, lo stormire delle gazze, l’assiolo di chitarra, il bramire dei brahmani, la motosega elettrica (da non confondere con la motgp, che quella è una motosaga), le solite cose.
invece dalla finestra di casa sento in continuazione anche un picchio, e il suo ritmico martello pneumatico (“ritmico martello pneumatico” potrebbe essere un verso di unità di produzione di glf, è anche un endecasillabo, per dire), per non parlare degli asini e della pecora nel bosco (bum).
credo anche di aver risolto il mistero dei massi erratici.
perché errano? (non nel senso che sbagliano, nel senso che se ne vanno in giro senza un motivo apparente).
allora, la mia teoria è che i massi non amino viaggiare, infatti una volta arrivati poi non si spostano più per un sacco di anni. la soluzione è che anticamente c’erano popolazioni di gnomi che spostavano i massi, tutto qui. spostare i massi è una fissa che homo sapiens ha sempre avuto, come sa chiunque sia stato a carnac, a stonhenge o in egitto. beh, ce l’hanno anche gli gnomi, occhei?
i massi non ne sono molto contenti, che ve lo dico a fare.

2 commenti:

alberto bertow marabello ha detto...

È davvero un sacco di lavoro da fare, specie se lo vuoi fare per benino. Fortuna che si sono allungate le giornate, fortuna!

fracatz ha detto...

pòrtate sempre l'ombrello, che si viene a piove poi germogli