- maestro è proprio necessario prendermi a bastonate ogni volta che canta il gallo? ormai sono tre settimane e ho male in tutto il corpo.
- serve il buio per vedere la luce*
- questo lo capisco. ma perchè dovrei anche ridere, nel frattempo?
- se un giorno riderai di tutto questo, tanto vale farlo subito.
- anche il suo maestro ha fatto così con lei?
- il primo giorno. fino a quando non ho imbavagliato il gallo.
per saperne di più
robert thornton fenderson, docente di teologia comparata presso la libera università di papua nuova guinea, ha pubblicato uno studio su mitologia ebraico-cristiana e pratiche buddhiste sull’illuminazione. in particolare analizza l’evento del diluvio universale (il viaggio di noè senza un porto in cui approdare) in relazione con i koan della porta senza porta. l’annuncio della terraferma tramite colomba, il simbolo della discesa dello spirito, è un richiamo al raggiungimento della consapevolezza.
robert thornton fenderson, lo zen e il tiro con l’arca, ed. theoria
*mi rendo conto di come questa frase suoni inizialmente come un luogo comune. ad ogni modo andrebbe letta con tono messianico, dopo aver studiato a fondo il tao, l’orfismo e la filosofia di eraclito, così che io possa propormi come vostro maestro spirituale di riferimento. ho pronte altre coppie da inserire in una dialettica degli opposti tipo: serve il bianco per vedere il nero, serve la destra per vedere la sinistra, serve il dolce il padrone di casa alla fine del pranzo.
13 commenti:
be be be be be
be be be be be
mercoledì
serve la cieca per mettersi la muta? (nel caso ci sono eh...)
sto seguendo i tuoi consigli.
e sto anche rileggendo douglas adams in tuo onore.
un bacio,
eka.
Serve un post per vedere un commento. Tranne, ovviamente, nel caso di Roboto. [bandini]
Uhm, le pratiche Buddhiste di illuminazione sono quelle in cui si può premere gli interruttori solo con mezzo dito, giusto? ;-)
e comunque lo scaldabagno si offeso,e adesso caccia solo acqua bollente.
pista
non avevo mai visto i boiler sotto questa luce. dovrei cambiare lampadario,con tutta probabilita'.
anche lo zen e l'arte della manomissione della motocicletta dà molta soddisfazione
per vedere serve essere ciechi? e chi porta gli occhiali in che limbo è?
Aldilà dell'apprezzabile spirito, Eddiemac, non credo serva granchè studiare i sistemi di pensiero da te citati.
La semplicità di certi ammonimenti non deve trarre in inganno.
La comprensione che scaturisce dalla riflessione porta a questa semplicità.
Quale riflessione?
Non quella dei libri, o, almeno, non all'inizio.
E'la pratica che è importante.
Questo tipo di conoscenza non è essoterica.
Tristano
mercoledì: nedetto (santo cubito)
e-i: boh. però se ci sei è meglio
eka: io non so se seguirei i miei consigli, però (bacio)
bandini: per vedere i commenti serve un posto
pista: pure il mio
riccardo: oppure lampadina. ma i più eminenti psicologi sostengono che sia il caso di farlo solo se la lampadina vuole essere cambiata
astrok: soddisfa pure me, guarda
kairos: è il vecchio adagio "cantare e portare gli occhiali". comunque per vedere devi giocare a poker
tristano: ho citato dei sistemi di pensiero? non mi sono accorto. comunque dell'importanza della pratica me ne parla sempre anche il mio capo: io tendo a seminarle in giro per l'ufficio.
ho appena finito di fare un lavoro inutile per il solito tozzo di pane. poi torno, però
Ah il tuo capo è un tozzo di pane? Capisco tante cose!
Io ho appena letto "lo zazen del
disoccupato - guida pratica alla
contemplazione di fronte al muro
della vetrina di un'agenzia interinale"
E uscito in libreria per i tipi dell'ADECCO. Ideale per superare la
paura della pagina bianca. Aloha.
Pensiero Debole
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