domenica 30 dicembre 2012

non so se ve ne siete accorti, ma il mondo non è finito. ne è rimasto ancora un po’ in frigo. se ve lo state chiedendo, se nessuno lo finisce va via con l’umido*.
in ufficio il router è entrato in modalità albero di natale e si riempie di lucine intermittenti, ma soprattutto fisse. io in genere non apprezzo lo spirito natalizio delle periferiche (non apprezzo lo spirito natalizio di nessuno, se devo essere sincero) ma il risultato è che internet, fax e telefono non funzionano.
il call center di fastweb da 4 giorni sostiene che entro 72 ore il problema sarà risolto, probabilmente perché hanno trovato un modo per curvare lo spazio tempo.
io provo a chiedere al gatto se riesce a risolvere il problema, ma pare che non sia granché interessato. in macchina jj johnson è sei mesi che mi suggerisce di chiamare jj5, il che aiuta, ma non migliora la situazione del router.
alla fine vado a casa, saluto piccettino e martina navratilova e mi infilo nella lavastoviglie.
la sera guardo la coppa spengler, la nfl oppure leggo.
ad esempio, peer jaan aavingsberg, ricercatore presso il dipartimento di geografia dell’università di lovanio, ha analizzato in dettaglio lo sviluppo della cartografia occidentale.
secondo il suo libro “la mappa non è il territorio sennò si chiamerebbero uguale” (ed. jaka book) i cartografi occidentali avrebbero trovato particolari difficoltà nella mappatura dell’indostan, e in generale la regione ad est dell’indo, forse anche per la difficoltà che rappresentava attraversare la catena dell’hymalaia; tanto è vero che in alcune mappe del 1500 si trova erroneamente indicato come indokazzostan.
a breve sono previste le nuove uscite dei libri di aavinbeerg “la mappa non è un ornitorinco” sulla storia della geografia dell’oceania e “la mappa non è un acceleratore nucleare” sulla ricerca del bosone di higgs (immagino saprete che l’hanno trovato: era in fondo a un cassetto).

* noi qui si fa la raccolta differenziata della frazione umida**. è facile perché piove spesso
** mi rendo conto che “frazione umida” fa un po’ staffetta di atletica, ma vi giuro che si dice così

martedì 11 dicembre 2012

è un tranquillo sabato di dicembre, il lago brilla sotto i raggi del sole, le montagne innevate svettano indomite nel cielo limpido del pomeriggio e il termometro della farmacia segna 19 gradi.
peccato che il termometro della farmacia sia rotto.
io ho addosso così tanti strati di piumino da avere il profilo dell’omino michelin dopo che ha mangiato pesante e non saprò mai quanti gradi ci sono realmente perché nessuno dei pinguini qui intorno sa aiutarmi.
torno a casa e mi metto in ascolto di comunicazioni da parte degli ufi.
dopo che mi hanno devastato un comignolo parcheggiando l’astronave, ho convinto gli ufi a comunicare con dei colpi sulle falde del tetto (è uno dei vantaggi di abitare in un sottotetto. ce ne sono anche altri, ma ora non mi vengono in mente).
abbiamo stabilito un codice:
  • 1 colpo sulla falda sinistra e 3 sulla falda destra sta per: invasione immediata;
  • 4 colpi a sinistra e 4 a destra sta per: stamattina effettuiamo ricognizioni sotto copertura travestiti da postini;
  • 7 colpi a sinistra e 1 a destra sta per: atterriamo per le 22 gmt, a murmansk. ma solo se non fa troppo freddo;
  • 3 colpi a sinistra e 1 a destra sta per: sabato riunione operativa al bar, che c’è la birra di natale della theresianer con le alette di pollo piccanti;
  • 24 colpi a sinistra e 37 a destra sta per: abbiamo perso il conto e non sappiamo più cosa volevamo dire;
  • 126 colpi a sinistra e 82 a destra sta per: c’è un maledetto ghiro sul tetto che disturba le comunicazioni.
  • io e martina navratilova ci mettiamo in ascolto ma tutto quello che sentiamo sono i tarli nella cesta della legna, così alla fine ci tocca accendere il camino per evitare che i tarli ci invadano.
    la sera gestisco con fermezza un tentativo di sovversione interna da parte del comitato per la liberazione delle alette di pollo piccanti, poi cambio le pile del radiofaro e mi infilo nella lavastoviglie.
    se ricevete comunicazioni per me da parte degli ufi, mandatemi una mail