venerdì 27 aprile 2007

sono tornato. il che non depone a mio favore, suppongo.

da quando sono rientrato in ufficio succedono cose strane: il plotter si orienta 5 volte al giorno verso la mecca (il complotter islamico), il router presenta alcune difficoltà in attacco, manifesta velleità artistiche situazioniste e nomi multipli di accesso (router blissett), la composizione molecolare della scrivania si modifica fino ad inglobare elementi che prima stavano in superficie.

ho ingaggiato un team di indio mapuche esperti in brevi pratiche sciamaniche (nei periodi invernali, con il freddo, occorrono pratiche sciamaniche lunghe, mentre per le collezioni primavera-estate possono andare anche le pratiche sciamaniche corte) e il responso è che pare che gli spiriti del sonno siano dei miei fans.

questo provoca alcuni inconvenienti tipo narcolessia, interferenze all’area di wernicke, frequenti stati ipnagogici, tendenza al pensiero circolare (tipico del sonno vigile) e improvvise voglie di tegolino dell’87.

il fatto che due giorni fa io stessi a 1.583 km da qui, non aiuta granchè.

il fatto che domani sarò a 1.091 km da qui, invece, un po’ aiuta.

ma poi torno. il che non depone a mio favore, suppongo.

venerdì 20 aprile 2007

diario del capitano, data stellare: vedere sul tappo della confezione


stavo disquisendo con una pianta a proposito del processo ermeneutico in bultmann, ma il mio interlocutore mi surclassava sul piano dialettico (non per niente l'ideale di un certo tipo di filosofia antica era il raggiungimento dell'atarassia, praticamente uno stile di vita uguale a quello delle piante, ma con meno clorofilla).

il problema è nato quando con il gatto si parlava di organizzare il campionato mondiale di bestemmia creativa, anche se, secondo una scuola di pensiero rigorosamente panteista, la bestemmia è tecnicamente impossibile (eppure il mio maestro di mistica sostiene che se esistesse una divinità onnipotente, dovrebbe poter bestemmiare, se vuole. questo getterebbe nuova luce su alcune dispute nate in ambiente accademico, purtroppo il mio maestro di mistica è un cavedano, ed ha alcune difficoltà logistiche nel trasmettere il risultato dei suoi studi).

io passo il pomeriggio in ufficio a cercare di convincere la fotocopiatrice ad aiutarmi nella mia nuova mission aziendale (deforestare l’austria, o, in alternativa, una qualunque regione boschiva di lingua germanica) e tirare graffette ai turisti dal balcone, poi arrivo a casa e mi chiudo nell’armadio a riflettere sul senso della vita, e di altre parti del corpo.


sms

xx: stavo pensando di organizzare un giro in macchina

io: io sono disponibile. a meno che non ci sia gente altolocata o una tenda rossa, allora sarei disponobile

xx: cretino

lunedì 16 aprile 2007

che fosse una splendida giornata lo si intuiva già al mattino presto, quando il mio cervello si era attivato in versione moviola e tutto il mondo sembrava un brano di successo di alvin and the chipmunks.

al mattino io e il gatto cerchiamo di organizzare i campionati mondiali di velocità per sedia ergonomica da ufficio ma abbiamo qualche difficoltà nel reperire impianti con piste in marmo, e un problemino con gli sponsor contattati telefonicamente.

tutto procede senza grossi traumi fino alle 14.32 il router fastweb decide di impazzire (voglio dire, mettetevi voi, nei panni di un router fastweb, poi ne parliamo).

il servizio tecnico di fastweb è organizzato secondo precisi standard di mercato: un call center con una voce registrata che dice “attendere prego” per gli autoctoni e “hold on please” per gli stranieri. a quel punto gli esperti del commerciale devono aver deciso che poteva bastare.

verso sera riesco a parlare con una cugina di uno che una volta faceva servizio tecnico per fastweb, che mi spiega che il guasto è dovuto a un nefasto allineamento di pianeti ma è temporaneo. interrogata sulla quantità del temporaneo comincia con un’introduzione sulle ere geologiche.

provo a farle capire che la risposta è decisamente sbagliata, ma lei prima chiede la verifica del notaio (che era anche una delle le armi segrete di daitarn ii, prima dell’upgrade) e poi interrompe la comunicazione.

verso sera vengo contattato da un’equipe di ricercatori che sta cercando di scoprire come comunicare con gli ufi per scambiare informazioni vitali: il significato segreto dell’universo in cambio della ricetta di un buon pesto alla genovese. io dovevo venire ascoltato come persona informata sui fatti (praticamente, un operatore del sert), ma avevo il corso di ikebana per neuroni e non sono potuto andare.



ultim’ora

dopo l’ultimo gran premio di formula 1 pare che gli stati uniti vogliano invadere il bahrain perché secondo i servizi segreti sono state rinvenute prove certe della presenza di armi di distruzione di massa

martedì 10 aprile 2007

è risotto, come aveva detto, alleluia

sto seguendo un pullman ungherese che per non rischiare di farsi intercettare dai poliziotti svizzeri procede a circa 15 km/h sulla cantonale, per un tempo di percorrenza record tipo magliaso-fornasette in 54 minuti netti.

mi metto tranquillo e infilo nello stereo miles gloriosus davis.

appena passata la dogana toledo 1991™ decide che ne ha avuto abbastanza e comincia a dare segni di impazienza ed emana un odore tipico da arrosto della nonna accompagnato da deliziosi movimenti sussultori ondulatori, ma fuori sincrono con miles davis. però poi alla fine non esplode, ed è già un risultato positivo.

a casa, un team di esperti del cicap sta cercando di capire come è potuta avvenire la sparizione del telecomando: alcuni sostengono sia finito in alcune pieghe spazio-temporali generate dal tappeto, altri propendono per la resurrezione della plastica. arrivo a casa con addosso un odore di incenso (fragranza olio fuso pirelli del ’95) e metto fine alla disputa facendo riapparire il telecomando in un cassettino del frigo.

il mattino dopo arrivo in ufficio, accendo archicad e a fine mattinata ho già esaurito bonus di bestemmie per il 2007.


alcune cose che ho scoperto solo oggi

- i concessionari di auto hanno degli orari di chiusura

- esistono agriturismi che ti portano a fare trekking con i lama (inteso come animale e non come sindacalista)

- è iniziata la nuova stagione di o.c. (oh, no)

giovedì 5 aprile 2007

c‘è un tempo per ogni cosa (ecclesiaste 3,1): quando piove bisognerebbe dormire; del resto, con il sole non bisognerebbe andare in ufficio, ne consegue che il tempo per l’ufficio dovrebbe essere variabile. diciamo dalle due alle tre ore a settimana.

al mattino vengo contattato da un’equipe di scienziati che vorrebbe studiare la teoria del caos a partire dalla mia stanza, poi però al pomeriggio, dopo un sopralluogo, mi spiegano che devono rinunciare perché volevano cominciare con qualcosa di meno complesso.

per il principio di sincronicità*, in pausa pranzo incontro bernardo silvestre al supermercato, che mi tiene ore a lamentarsi sul concetto del caos della materia, fino a quando non lo investo con il carrello della spesa (bernardo silvestre è autore di un’opera allegorica di stampo neoplatonico in due libri dedicata al fratello pino, inventore del bagnoschiuma).

nel pomeriggio stacco il cavo di connessione neuronale e mi metto a contare le telefonate intelligenti che ricevo in ufficio (voglio dire, finora nessuna, ma nel caso sono pronto).


*è un termine coniato da c.g. jung per indicare coincidenze significative, un concetto mai del tutto recepito da trenitalia.