giovedì 23 agosto 2012

in corsica tutti parlano francese ma i nomi delle località sono in genovese, sono vicini alla sardegna, cucinano italiano, e alla fine tutto quello che si può dire è che gli autoctoni sono corsi ma non si capisce bene dove.
la corsica oltre ad avere mari splendidi e un entroterra affascinante, ha anche dato i natali a uomini illustri come napoleone (chiamato amichevolmente dai locali napo corso capo), mario corso e vittorio emanuele corso.
alla fine la corsica è davvero splendida, peccato solo sia piena di francesi.
ad ogni modo, ecco un test che vi fornirà il vostro grado di adattabilità all’isola, o, in alternativa, un buono sconto da tre centesimi per una pietra.

il nome calvi individua:
a) un comune sulla punta nord occidentale della corsica
b) un banchiere
c) un comune dove possono risiedere solo uomini affetti da alopecia

la pietra è:
a) una birra ambrata con farina di castagna
b) il terreno che costituisce le spiagge della corsica
c) un buonissimo dolce di mandorle impossibile da masticare

sulla bandiera della corsica è raffigurata una testa di moro che rappresenta:
a) il vessillo adottato da pascal paoli nel 1755
b) il colore marrone
c) uno statista fautore di una politica di compromesso con la francia

il fiadone è:
a) un dolce tipico
b) la tipica bottiglia allungata dei corsi, molto simile a una grossa fiala
c) il tipo di respiro che ti viene dopo essere andato a piedi dal porto di bonifacio alla città fortificata

con l’espressione cap corse si intende:
a) un liquore tipico usato per l’aperitivo che prende il nome dalla regione in cui viene prodotto
b) l’appellativo ufficiale con cui si designa il presidente del consiglio esecutivo della corsica
c) l’elenco dei codici di aviazione postale della corsica

il nome viale salvatore sta per:
a) uno scrittore e poeta nato nel 1787
b) un terzino dello sporting club de bastia
c) il viale principale di porto vecchio, intitolato al cristo salvatore

sisco è:
a) un comune dell’alta corsica
b) benjamin lafayette, un comandante di deep space nine
c) un intercalare corso, abbreviazione del detto: siscopro che sì forestu t’ammazzu

le isole sanguinarie sono:
a) un arcipelago composto da 4 isole ad ovest della corsica
b) un racconto di emilio salgari ambientato in corsica
c) delle isole abitate tuttora da pirati in cui si può sbarcare solo armati

ajaccio è:
a) la capitale della corsica
b) la capitale della francia
c) una tariffa di campeggio agevolata che ti permette di dormire ma senza montare la tenda, da cui l’espressione dormire all’ajaccio

il brocciu è:
a) un formaggio
b) l’equivalente corso di “biroccio”, un carretto a due ruote usato per il trasporto merci
c) l’espressione corrucciata tipica dei corsi, da cui il modo di dire “mettere il brocciu”

risposte:
- maggioranza di risposte c: abbiamo delle cose in comune (io ho lasciato uno zaino all’anagrafe, ad esempio)
- maggioranza di risposte b: ah, se solo vi applicaste di più (sareste probabilmente un adesivo)
- maggioranza di risposte a: siete un discendente di napoleone bonaparte

mercoledì 1 agosto 2012

il primo agosto è la festa nazionale svizzera.
solo che invece di andare in processione al prato del grütli di seelisberg sono venuti tutti sotto il mio ufficio a mangiare pizza e comprare abbigliamento di importazione cinese (sia chiaro, io non ho niente contro la globalizzazione, ma se poteste globalizzarvi da un’altra parte, e soprattutto lasciare liberi dei parcheggi, io ne sarei felice).
il primo agosto teoricamente si festeggia il bundesbrief, in pratica a tutti viene in mente guglielmo tell, solo che non è ben chiaro se sia esistito realmente quindi alla fine si festeggia la svizzeritudine (un po’ come il natale, a pensarci bene).
immagino sappiate la storia (no, vabbè, era una affermazione retorica, lo so che non la sapete): guglielmo e i suoi compaesani sono costretti dagli oppressori a riverire un cappello piantato su un palo (la storia non spiega perché. cioè, perché non un calzino su un’altalena, un maglione su una ruota? e poi, che tipo di oppressione sarebbe? a me tocca lavorare otto ore al giorno per mille euro al mese, secondo me sto messo peggio io. ma insomma).
il prode guglielmo non si inchina, e quando gli oppressori gliene chiedono conto spiega che con una balestra è in grado di colpire una mela appoggiata sulla testa di suo figlio (se anche voi non vedete un legame logico fra le due cose, avete ancora qualche speranza. un po’ come quando ti dicono che sei impegnato in attività illegali e tu ti giustifichi spiegando che c’è un sacco di gente che ti vota).
ad ogni modo, nonostante il prevedibile parere contrario del figlio, organizzano una dimostrazione pratica.
la prova riesce al primo tentativo (mele ce n’erano in abbondanza, ma non so quanti figli avesse a disposizione), tutti si congratulano, qualcuno chiede il bis (il figlio a quel punto ha già un biglietto aereo per le bahamas) e il messaggio che arriva agli oppressori è che se un valligiano qualsiasi è così stupido da prendere a balestrate suo figlio, forse non è il caso di insistere con la civilizzazione ed è meglio tornare fra la gente normale.
boh, forse non era proprio così, ma comunque.
io indosso il mio costume da margravio, mi sdraio sulla scrivania e metto la segreteria telefonica al cervello.