lunedì 30 luglio 2007

esercizi di stile

studio # 119

stonata a kreutzer: natura morta con lago, due tedeschi e una papera



questione di pochi attimi, il respiro che ti si ferma in gola, il freddo che ti avvolge come una seconda pelle.

poi niente, solo l’acqua scura del lago e le montagne intorno.

il fatto è che nessuno ti spiega come funziona l’universo.

poi va a finire che non sei capace di far succedere le cose, che fare delle scelte normali ti metta ansia, va a finire che preferisci infilarti nei tombini, che c’è meno pericolo che succeda qualcosa.

il lago ha assunto un colore insostenibile, e gli alberi delle barche ancorate suonano ritmici, scossi dal vento.

non è che sia particolarmente utile rimanere su questa terrazza, per riuscire a capire qual è il problema.

non c’è nessun problema, tutto qui.


mail to s.

quella cosa dei finali. il fatto è che la specie homo sapiens ha dei grossi problemi con le cose che finiscono. il che significa che ha dei grossi problemi con la realtà in generale, immagino

martedì 24 luglio 2007

arrivo in ufficio al mattino con un cartello appeso al collo che recita “non sono il trailer di zombie 7”.

apro la posta elettronica e ricevo un messaggio audio di due secondi che contiene solamente del fruscio sommesso.

lo faccio analizzare dai comitati di ricerca di vita intelligente extraplanetaria (detto per inciso: i comitati di ricerca di vita intelligente extraplanetaria sono nati perché la ricerca di vita intelligente sul pianeta terra andava un po’ a rilento) e viene fuori che sembra che ci fosse un messaggio nascosto che dice solamente “martedì”.

secondo il comitato per il controllo ufi crudeli potrebbe essere un messaggio sulla data della prossima fine del mondo, ma anche un messaggio sul giorno da dedicare compulsivamente all’aperitivo; comunque stiamo ancora vagliando alcune piste possibili.

in pausa pranzo cerco un supermercato che non sia stato ancora colonizzato da orde di lanzichenecchi calate per le ferie estive, fischiettando get up standa up, standa up for your rights, e riesco ad aggiudicarmi l’ultima confezione di 3 birre warsteiner in offerta, soffiandole sul filo di lana ad una coppia di heidelberg con il vecchio trucco della smaterializzazione a distanza (ad heidelberg sono razionalisti: troveranno sicuramente una spiegazione plausibile).

la sera, proprio mentre sto per infilarmi il costume per fiondarmi al lago, si scatena il solito temporale estivo delle 18.35, segno che sono autorizzato a passare alla fase avanzata del corso per esperto in predizione del futuro e rapporti con divinità irose.

verso sera mi chiudo in camera a riflettere sulle mie prospettive future e inizio a prendere a testate il muro (non crediate sia una pratica autolesionistica: semplicemente serve ad aprire il chakra della veggenza. funziona davvero. dopo le prime due testate, hai una visione in cui ti viene spiegato cosa succederà alla terza, e smetti).


già che ci siamo.

qualcuno spieghi a trenitalia che il concetto di eterno ritorno non si dovrebbe riferire al tempo di percorrenza di un treno che ti riporta a casa dopo il viaggio di andata in aereo


venerdì 20 luglio 2007

io e il mio maestro di decomposizione artistica stiamo disquisendo di massimi sistemi (ovvero: del perché solo una grossa vincita al totocalcio potrà salvarmi) quando un manipolo di operai nichilisti mette in questione le intere fondamenta del pensiero occidentale, oltre che quelle della casa, urlandoave caesar, muratori te salutant.

speravo fosse un rituale gnostico, (secondo una teoria gnostica, colpendo con adeguata forza un muro portante con una mazza per 32 volte ad intervalli regolari di 2,3 secondi provoca delle crepe nel tessuto spazio temporale e la chiamata di un ascensore astrale che ti deposita sul piano astrale preferito*) invece vanno avanti per ore.

devono aver letto il manuale sbagliato (tipo quello che sostiene che è possibile raggiungere la consapevolezza gnostica autoconvincendosi di essere un tostapane. mica funziona, lo dico per esperienza).

nel frattempo, in alcune zone sensibili del mio sistema endocrino appaiono cartelli di incitamento all’insurrezione a cura di un sedicente comitato per la liberazione dei ravioli di carne al vapore (per la serie ‘ristorante cinese vs. surgelati’, ovvero: la sanità mentale che si fa quattro salti in padella).

è solo che sono stanco, e il kit con l’almanacco del calcio 1986-87 da scaricarsi direttamente nell’ipofisi non ha dato i risultati sperati.

quindi passo il pomeriggio a disegnare prospetti informativi e a parlare con alcune piante per farle crescere sane e con i muri perpendicolari, poi torno a casa e mi chiudo in un cassetto della scrivania.



* colpire ripetutamente un muro portante con una mazza non è una strategia del tutto priva di rischi, occorre dirlo. io credo sia uno dei motivi per cui non ci sono molti gnostici in giro, per dire. ad ogni modo, sempre secondo la stessa teoria, sarebbe utile pronunciare il mantra esoterico don traìdis étom per proteggersi dagli incidenti


mercoledì 18 luglio 2007

-come ti immagini il male?

-un leviatano a tre teste, ognuna con lo stemma di trenitalia


se c’è una cosa che davvero mi trattiene dall’andare nelle centrali operative di trenitalia e coventrizzarle è sapere che, in termini pratici, nessuno noterebbe la differenza

mercoledì 11 luglio 2007

al gruppo di auto-aiuto (si tratta di un esperimento di terapia di gruppo, ci si può iscrivere se si deve pagare l’assicurazione o il bollo auto) cercavo di spiegare che, se si guardano per un tempo adeguato dei branchi di alborelle, si potrà osservare che tendono a disporsi in modo da formare la scritta scusate, ma enki aveva un impegno.

io lo dico per esperienza personale, ma inspiegabilmente nessuno era disposto a credermi. loro dicono che un fenomeno del genere sarebbe stato già osservato dagli etologi, ma io credo che il problema stia nel fatto che pochi etologi conoscono l’accadico*.

il mercoledì mattina io e il germano reale partiamo per un giro di ricognizione per il mio nuovo hobby (collezionare targhe di uri, appenzell innerhoden e schwyz) e parliamo del più e del meno, ma anche di altre operazioni più complesse.

lui nel frattempo prova a suggerirmi fra le righe che dovrei mettere ordine nella mia vita, ma io non sono capace di leggere fra le righe. tutte le volte che ci ho provato ho visto solo dello spazio bianco. tra l’altro ho promesso che se continua a rompere lo spiumo, così con il freddo che fa da queste parti, il raffreddore è il minimo che si può prendere.

nel pomeriggio ho le prove per il corso di mummificazione. mi riesce abbastanza bene, tranne quando devo rispondere al telefono. ma sto insegnando a rispondere al gatto, così mi evito il problema.

fra le altre cose, ho ricevuto alcune proposte per allenare la nazionale di corsa su sedia ergonomica, ma mi riservo di valutarle quando avrò raggiunto la sanità mentale (dovrebbe succedere intorno al 2045).


*nemmeno io conosco l’accadico, ma adesso non è questo il problema

venerdì 6 luglio 2007

narcolessia, tutte le feste si porta via


secondo alcune teorie quantistiche l’universo è pieno di pieghe spazio-temporali che lo rendono ontologicamente inconoscibile per l’essere umano. ecco perché alcuni sostenitori di queste scuole di pensiero stanno studiando un procedimento euristico che preveda la possibilità di progettare un ferro da stiro astrale.

io valuto l’ipotesi di una pasta al pestonno* quando un pensiero mi trattiene: la sera prima un commando di piatti sporchi ha tentato di soffocarmi nel sonno, ma non sapevano che per precauzione tengo del detersivo sotto il cuscino; quindi organizzo un dibattito sulla banalità del male (al quale partecipano, oltre a me, un filosofo di göttingen, un forno ventilato ed una pizza surgelata) prima di svenire definitivamente sul tappeto.


msn


eddie scrive:

ciao tesoro (dopo cinque anni ho rivisto diego f.**)

[xxx] scrive:

(l'hai visto in sogno?)

eddie scrive:

(no, dal vivo. aveva una cravatta rosa)

[xxx] scrive:

(oddio)

[xxx] scrive:

come è successo?

eddie scrive:

non lo so, l'avrà comprata, suppongo

[xxx] scrive:

pirla


* immagino di non doverlo spiegare, eh.

**è un nome di fantasia, tipo frodo baggins, o antonello cuccureddu

martedì 3 luglio 2007

piove.

fa freddo.

ho provato ad avvertire il call center clima che dovrebbe essere luglio, ma mi risponde una segreteria telefonica in norvegese, il che è abbastanza sospetto.

io passo le serate nell’ombra in camera a cercare di sorprendere gli insidiosi spigoli (devo aver già spiegato da qualche parte che gli insidiosi spigoli sono una specie aliena che ama i posti scuri e tranquilli; hanno la tendenza a materializzarsi in stanze buie, ma, essendo fotofobici, scompaiono non appena uno accende la luce.

se una sera stavate andando a letto a piedi scalzi dopo aver spento la luce e pensate di aver sbattuto il mignolo del piede contro il letto quando invece è ovvio che il letto non poteva essere lì, è molto probabile che abbiate avuto un incontro ravvicinato con un appartenente alla specie degli insidiosi spigoli).

sto anche valutando l’opportunità di aderire ad una setta millenarista che sostiene si stia avvicinando rapidamente la fine dei tempi, ma visto che stiamo pareggiando, sono previsti due tempi supplementari.


ultim’ora

trovate le prove di una contatto fra l'azienda farmaceutica roche e il compositore argentino astor piazzolla. in un archivio di buonos aires è stata reperita una delle ultime registrazioni del maestro che lavorava ad una album che avrebbe dovuto intitolarsi lexotango