venerdì 30 aprile 2004

neurmanzo (gibson è ...

neurmanzo (gibson è una chitarra, al confronto)


 


il rappresentante sindacale dei neuroni vaga per le sinapsi con il cartello ‘non seguitemi, mi sono perso anch’io’ appeso al collo.


io decido di accendere il piccino e rimango con gli occhi sbarrati a fissare un ipotetico punto all’orizzonte (è un’occupazione interessante: essendo un punto ipotetico non è affatto detto che esista, quindi, tecnicamente, potrei stare osservando il gatto di schrödinger) finchè non appaiono le icone sul desktop, per la disperazione di leone isaurico che mi osserva dalla finestra.


tiro giù la tapparella con alt f4, invocando la legge sulla privacy, che quello è peggio di una casalinga isterica


vado su soluzioniperlapsiche.com e scarico il tools sanità mentale 3.0.


quando arrivo al 90% XP si impalla e allora ricomincio da capo. qualcosa di molto vicino al moto perpetuo. dovrei essere grato per questo a XP, come per il fatto che si è lasciato convincere da qualcosa di molto simile ad un virus (fra colleghi evidentemente si capiscono) a farsi sovrascrivere ad ogni avvio di sistema quasi tutti i file di registro.


attacco al piccino un post it con scritto ‘attenti al loop’ poi mi sparo del solfato direttamente nella ghiandola pineale per accedere al samsara


 


disclaimer:


-nessuna teoria quantistica è stata maltrattata per la stesura di questo post. una funzione d’onda è collassata, ma per motivi indipendenti dalla nostra volontà e comunque non imputabili a noi.


-sanità mentale 3.0 è un medicinale, leggere attentamente il foglietto illustrativo, non lasciare alla portata di bambini o di suonatori di fisarmonica.


-il titolo di questo post non ha un significato preciso, ma faceva figo

giovedì 29 aprile 2004

MSN (il ritorno) ed...

MSN (il ritorno)


eddie scrive:


baciamo le mani


Sergio scrive:


ciccio, ciccio, perchè sei tu, ciccio?


eddie scrive:


perchè se fossi un altro non sarei qui adesso, immagino


Sergio scrive:


rinuncia al tuo bove e io non sarò più un amuleto


eddie scrive:


annega il tuo bove e io non sarò più di mileto


Sergio scrive:


manteca il tuo bove e io non sarò più un copriletto


eddie scrive:


ripiega il tuo bove e io non sarò più reietto


eddie scrive:


(t'amo, zio bove. perchè stasera non piove)


Sergio scrive:


congeda il tuo bove e io non andrò più a caporetto


eddie scrive:


congela il tuo bove e io non sarò più maledetto


Sergio scrive:


(che gelida bovina, se la lasci riscaldar...), Madame Bovary, atto III, scena IV


eddie scrive:


(aspetti mia bovina, le dirò con due parole…), la boheme, subito dopo


Sergio scrive:


(Mucca non vidi mai simile a questa...) I Lombardi alla prima grigliata, due minuti prima


eddie scrive:


(vedo amore in ogni bove) i lombardi hippie, anni '70


Sergio scrive:


(felicità è mangiare un bovino dentro un panino, la felicità...) al ban (terrorista curdo) e bovina (figlia d'arte), inizi anni '80


Sergio scrive:


vado ciaaaaaaaaaaaaaaaao


eddie scrive:


uhm... cià...


 



PAUSA



 


eddie scrive:


ehilà! chi non muore…


eddie scrive:


… è un highlander!


Sergio scrive:


e in ogni caso ne resterà soltanto uno


eddie scrive:


(e trino)


Sergio scrive:


tri?


eddie scrive:


no

mercoledì 28 aprile 2004

il frigorifero mi od...

il frigorifero mi odia. percepisco il suo astio ogni volta che mi avvicino. ce l’ha ancora con me da quella volta che ho inalato tutto il suo freon. mi nasconde le cose, cassettini appaiono e scompaiono con la velocità di riproduzione di una drosofila.


adesso se provo a toccarlo ringhia con movimenti sussultori e sincopati del motore.


la trattativa per far rientrare lo sciopero neuronale è fallita. non è stato trovato un accordo convincente neppure sul ritmo circadiano. fonti governative assicurano che si sta facendo il possibile, ma nel frattempo su tutti i pensieri campeggia la scritta “fuori servizio”.


in compenso il controllo qualità del supermercato mi ha fornito un’adeguata spiegazione del motivo per cui la pizza congelata di venerdì era così orribile: l’influenza nefasta di un allineamento planetario aveva creato uno squilibrio nella mozzarella.


io ho deciso di lasciare il gruppo di auto aiuto perché sono tutti micragnosi (profondi conoscitori di nissan micra) e io mi sento escluso.

lunedì 26 aprile 2004

ho messo i neuroni i...

ho messo i neuroni in lavatrice, programma centrifuga.


l’ultimo neurone disponibile è stato arrestato per vagabondaggio dalla polizia di frontiera mentre urlava epiphany! epiphany! in verdana 36.


adesso un rappresentate sindacale mi informa che mi hanno fatto causa. nel frattempo hanno indetto uno sciopero di 48 ore e come contropartita vogliono un cervello nuovo.


il mio avvocato (un uomo chiamato cavillo) mi ha detto che non c’è nessun problema, con la nuova legge sugli ammodernamenti aziendali lo facciamo passare come riorientamento gestaltico.


quindi arrivo a casa tranquillo, mi metto comodo e metto sullo stereo il quinto concerto brandeburghese nella partitura di aaron kallenbach per grattugia e schiumarola.


 


attendo un tacito evento.


che so, qualcuno che mi regali dei beni immobili, la donazione del castello di sutri, un vitalizio di 1000 euri mensili, cose così.


in caso vi lascio le mie coordinate bancarie, ok?

alcune cose che ho i...

alcune cose che ho imparato oggi:



  • se usi un dentifricio alla menta è meglio il mojito del gin tonic

  • il frisbee non è più un gioco socialmente accettato. così come il ping pong e il calcio balilla (ciò è alquanto increscioso)

  • bisognerebbe sempre tenere a portata di mano un alka seltzer

  • se la signora simpatica che compila il tuo 730 ti domanda "otto per mille?" la risposta giusta NON è "ottomila"

sabato 24 aprile 2004

quando sei stufo di ...

quando sei stufo di fabbricare soda caustica in scaglie, sei stufo della vita.


ne parlavo proprio ieri con franklin, il mio maestro di meditazione e atarassia, che ovviamente mi ha ignorato. del resto potevo immaginarmelo, mai aspettarsi delle conversazioni produttive se stai parlando con un ficus benjamin.
nel pomeriggio, visto che la giornata languiva, con i ragazzi del gruppo di auto-aiuto (un club per automobilisti isterici) siamo andati a trovare dei daini mediamente incattiviti (ossia daini che vivono mediamente in cattività). del resto, lo sanno tutti, il daino è l’animale totem dell’automobilista, è una questione di pelle.
uno dei vantaggi di abitare da queste parti è poter andare in giro a salutare daini. fra le altre cose, la visita agli ungulati faceva parte di una terapia di gruppo che doveva dimostrare (secondo i dettami di watzlawick) che la frase "vieni qui, daino!" è un'affermazione contraddittoria e comporta l’insorgere di una situazione paradossale.


a dire il vero l’esperimento non è perfettamente riuscito: l’affermazione era sì paradossale, ma il daino sembrava fregarsene.


ultim'ora
secondo calderoli, visti i prossimi accordi fra la regione lombardia e microsoft, il comando per cancellare una directory direttamente da ms-dos, in padania dovrebbe diventare "dir/ tires giò de dos"

giovedì 22 aprile 2004

lo zen e il tiro con...

lo zen e il tiro con larco (anticipo)


 


-maestro che devo fare?


-l’obiettivo è già raggiunto, prima di scoccare la freccia. è il processo che conta.


-…


-non c’entra kafka, se è questo che intendi


-…


-ok, chiediamo il trasferimento a brescia


 


 


lo zen e il tiro con l’arco (acuto)


 


-maestro, mi devo concentrare sull’obiettivo, prima di tirare?


-l’obiettivo non esiste


-…


-mica si può tirare con un macchina fotografica in mezzo alle balle

ufficio, interno gio...

ufficio, interno giorno


 


-senti, fai una cosa intelligente…   


...no, scusa, non volevo metterti così sotto pressione…

martedì 20 aprile 2004

appena le nuvole si&...

appena le nuvole si alzano quel tanto da far apparire il panorama, appaiono il lago e le colline intorno coperte di bianco.


visto che è il 19 aprile, potrebbe essere panna montata: si sa, gli svizzeri hanno le loro strane abitudini. metti che ad ascona (che tra l’altro sponsorizza la opel) vogliano celebrare la gara del lancio del tronco in mezzo ai dolci per dare il benvenuto alla bella stagione…


invece è neve.


la verità è che fjord, il dio dei ghiacci e signore dell’inverno mi odia da quella volta che l’ho battuto a freccette al bar primavera. (ok, lui era fuori stagione. del resto fjord è l’unico essere vivente che io riesca a battere a freccette). questo dimostra che prima di mettersi a giocare con qualcuno, bisognerebbe perlomeno informarsi, per capire con chi si ha a che fare.


è che fjord sarà anche un dio con la granatina, ma con le freccette è proprio negato. e se l’è presa anche perché il barista, alla seconda finestra rotta gli ha buttato lì quella frase - ha fatto fiasco - mentre apriva il barbera.


non mi resta che riesumare la giacca pesante.


 



ultim’ora


michael cancemi, ricercatore presso l’università del tennessee e pizzaiolo nel ristorante di famiglia, ha brevettato la pizza radicchio. ingredienti: pomodoro, mozzarella, crudo, melanzane, radicchio.


la prima pizza ricorsiva della storia.

lunedì 19 aprile 2004

intermezzo. le par...

intermezzo.


le parole sono importanti: le parole creano il nostro mondo.


e l’accordo sulle parole dà un senso (una direzione) al mondo.


teorema del pubblicitario:


la parola non è mai univoca.


se per parlare di una benzina usiamo l’aggettivo “verde”, il significato di “verde” inteso come ecologico, o non inquinante, viene irrimediabilmente contaminato.


quando usiamo la parola “pace” per parlare di missioni dove la gente si spara addosso, il senso della parola, cambia il mondo.



 


corollario:


ci sono cose che non si possono dire a parole. viviamo in un mondo fatto di fantasmi

sabato 17 aprile 2004

suicidio. e poi? (pa...

suicidio. e poi? (palermo. manifesto sul portale della chiesa della martorana)


 



sto tornando dal corso di teoria e tecnica del suicidio (lo tiene un maestro giapponese che ha inventato la lapidazione in stile hokkaido. al posto delle pietre si usa il tofu)


la lezione era incentrata sullo sfruttare la forza degli altri, secondo i dettami della scuola judo. tipo andare a pamplona travestito da meccanico ferrari, o entrare in un bar mitzvah e ordinare un caffè.


inizialmente mi ero iscritto al corso di autoipnosi. mi affascinava il concetto di mettere a dormire il cervello e riuscire a spegnersi. solo che poi hanno selezionato la mia auto (toledo 1991™), che era molto più brava di me.


per allenarmi ho passato il pomeriggio a discutere di ermeneutica con un koala (ribattezzato lumpur) che mi ha massacrato sul piano dialettico. è stato piuttosto snervante. anche perché non la finiva di arrampicarsi sugli eucalipti e mi interrompeva continuamente per parlare con il suo agente di borsa.


arrivo a casa distrutto e metto sullo stereo un live di jimmy witherspoon e robben ford (curioso, uno passa una vita a produrre macchine, fa 4 anni di presidenza degli stati uniti e nel frattempo suona la chitarra da dio)


 



delirio digestivo. eddiemac (aka seltzer)


-usa la forza luke. fidati del tuo istinto e tira su l’astronave


-tirarla su non è un problema maestro. ma ancora non capisco come sono riuscito a mangiarla…

venerdì 16 aprile 2004

il centro di igiene ...

il centro di igiene mentale della regione lombardia è lieto di presentare il test per lo studio dei disturbi della personalità.


se volete sottoporvi al test avete 10 minuti per rispondere con la massima sincerità “sì” o “no” alle seguenti domande.


 



il tuir è un mammifero tropicale?


l’ipost è il nuovo sistema mac per il blog?


il tfs è il treno dell’alta velocità ferroviaria?


l’inpdap è la sigla delle imprese navali di paperon de paperoni?


l’incapienza è il vizio dei deboli?


il 730 è un vecchio modello volvo?


 



risultati del test:



  • se avete risposto 0 sì: avete un problema, ma abbiamo motivo di credere che il vostro sia un disturbo passeggero. almeno, lo speriamo tutti.

  • se avete risposto da 1 a 5 sì: avete parecchia strada da fare. ma temo siate nella media. compratevi una volvo, se ve la potete permettere

  • se avete risposto 6 sì: benvenuti nel mio mondo

giovedì 15 aprile 2004

la possibilità della...

la possibilità della non scelta è un paradosso che ha attirato molti filosofi in passato. il tema è più o meno questo: non è possibile non scegliere; la non scelta equivale a scegliere di non scegliere.


questo rivela un atteggiamento piuttosto negativo dei filosofi accademici in generale verso le filosofie scettiche, nonché una particolare passione per gli scioglilingua.


con buona pace dell’arcivescovo di costantinopoli credo che le cose non stiano esattamente così (del resto me lo posso permettere, se siate dei buoni allievi siete tutti più o meno alcolisti) come dimostra il paradosso del ristorante.


un uomo va al ristorante in compagnia di alcuni amici, ma per colpa di un fastidioso mal di stomaco che neppure 3 maalox hanno sedato, si vede costretto a non ordinare.


al momento del conto (fra gentiluomini si paga alla romana, lo sapevate?) il proprietario del locale gli chiede 35 euro.


- ma come -  protesta l’uomo - io non ho ordinato.


- beh - risponde il proprietario che si è laureato in filosofia - lei tecnicamente ha ordinato di non ordinare.


questo dovrebbe essere sufficiente per dimostrare che a) i filosofi (tipo me) vorrebbero andare più spesso al ristorante ma non hanno soldi e b) non è saggio andare in un ristrorante gestito da un filosofo

mercoledì 14 aprile 2004

arrivo sulla tolda f...

arrivo sulla tolda fiero e pantocratore (tralascerei l’immagine dei capelli che cadono sulle spalle, che darebbe un’immagine di alopecia incipiente del tutto falsa. i miei capelli saranno anche lunghetti, ma ancora stanno sulla testa) anche se sento incombere la tempesta in lontananza.


in una glossa alle conoscenze gnostiche, un’iniziato (anche se suppongo che ora sia finito) ammoniva lo studioso a non sottovalutare il mal di denti. aveva ragione.


piove, le poche gocce necessarie per un idromante di passaggio che mi spiega che potrei faticare a trovare un lavoro. lo sapevo anche da solo, ma così in effetti è più scientifico.


mi metto la veste teurgica ed esorcizzo la stanza mandando let it bleed degli stones a tutto volume, però ottengo effetti contrastanti: gli spiriti maligni se ne vanno per tornare subito dopo sotto forma dell’ufficiale di rotta che intima di abbassare per evitare liti condominiali. gli spiego che stiamo su una goletta, mica su un condominio, poi lo cospargo di incensi votivi, prima di allontanarlo con un manico di scopa (e pomelli di ottone, credo)


dopo aver recitato mantra per un corretto training autogeno (una serie di ohm, che è una crasi per ohmmadonna) scateno la tempesta e scendo mio malgrado a compromessi con la resina vinilica elastica che mi ha colonizzato la cavità orale. assumo una curiosa espressione da lemure mentre intono un epicedio per la gengiva.


martedì 13 aprile 2004

stavo riflettendo su...

stavo riflettendo sull’universo (è un’occupazione niente male, se non si ha molto altro da fare) mentre camminavo nel sottobosco muovendo alternativamente le scarpe nel fango e nella sterpaglia.


il garante del clima dell’universo avrebbe bisogno di qualche ripetizione: il 12 aprile non dovrebbe esserci neve sulle montagne qui intorno, mi sembra evidente. del resto mi sembra evidente anche che l’italia del nord andrebbe inserita di diritto in una fascia climatica sub tropicale, ma il dio delle latitudini sembra non essere d’accordo.


alla TV il capitano picard combatte contro i terribili borg, una banda interplanetaria che usa faser a forma di racchette da tennis


durante la mia assenza un vortice energetico ha inspiegabilmente preso posesso della mia stanza. adesso tutto sembra più in ordine, in compenso non trovo più niente. a pensarci ciò si avvicina molto alle definizione di mondo subatomico, ma io sto pensando lo stesso al modo migliore di vendicarmi. yo soy un hombre sincero de donde cresce la calma, ma non fatemi incazzare.


alla TV i borg hanno catturato il capitano picard e l’hanno costretto ad indossare una lunga parrucca bionda e una fascia tergisudore in spugna per tenere fermi i capelli.


metto sullo stereo "de que callada manera" e mi iscrivo al concorso per il più prolifico masterizzatore di CD di tutto il globo.


 



(avviso ai naviganti: mi difenderò dalla guardia di finanza a colpi di “finzione scenica”, “licenza poetica da blog” e “uso personale”. male che vada il mio avvocato mi ha già rassicurato che nessun giudice in buona fede potrebbe negarmi l’infermità mentale)

domenica 11 aprile 2004

tonnato. come il vit...

tonnato. come il vitello.


ho sulle spalle 4532 km e un anno in più (misteri dello spazio tempo: stai via una settimana e al tuo ritorno hai un anno in più. è curioso).


dopo la terapia di disintossicazione neuronale, adesso devo solo ritrovare me stesso. ho già guardato in frigorifero e sotto il letto, ma niente. devo essere uscito…

venerdì 2 aprile 2004

-vorrei avere trent...

-vorrei avere trent’anni. per vedere che ne farà di noi…


-ehm… io ormai ce li avrei… ma non lo fo lo fteffo


 



…leggerò la bachman…


chiudo a chiave la porta di casa ed esco. lascio un biglietto sul tavolo della cucina. (in realtà l’ho fatto prima. ma considerando le realtà microcosmiche, non possiamo stabilire reali connessioni di causa-effetto. se invece credete nei rapporti causa-effetto, consideratelo un hysteron proteron).



 


post it


sono uscito. oppure sono in casa ma sono diventato invisibile. torno (o riappaio) presto.



… cervello momentaneamente fuori servizio. questo blog chiude per qualche giorno a causa di lavori di manutenzione neuronale. ci scusiamo per il disservizio, prendetevela con la sezione marketing.

quel che davvero ser...

quel che davvero serve (diogene il cinico)


 


abbiamo visto a grandi linee come e perché nascono la metafisica e la logica, che domineranno il mondo nei secoli a venire.


adesso facciamo conoscenza con alcuni personaggi che non erano interessati a questi argomenti (e quindi sono sempre un po’ snobbati dai filosofi che amano le parole complicate, perché questi qui non sono granchè complicati).


se per i primi filosofi la filosofia doveva servire a indagare razionalmente il mondo, diogene, sulla scia di socrate si concentra di più sull’aspetto umano.


non è uno scienziato, quello che interessa a diogene è essere felice (mica scemo, del resto). e per essere felice non resta che da capire chi è veramente l’uomo, e agire secondo natura.


abbiamo già visto che per socrate l’uomo si identificava con la sua anima (con tutto quel che ne conseguiva). diogene, che era un po più… pragmatico, diremo oggi, si interessa invece ai bisogni concreti dell’uomo.


gli interessa, insomma, il lato sensibile della faccenda, per cui può evidentemente disinteressarsi amabilmente di metafisica, matematica, fisica, astronomia, musica, e tutte le cose non testabili dai sensi ed elaborare invece un concreto stile di vita. gli interessa vivere, piuttosto che elaborare dottrine (mica scemo, del resto. uno dei motivi per cui alcuni filosofi ce l’hanno con lui e dicono che in fondo per vivere così una dottrina deve pur averla elaborata. ma vi ho già detto che i filosofi si divertono a girare in tondo)


allora se l’uomo, diciamocelo, è fondamentalmente un animale dotato di ragione, il parametro di vita naturale sarà il comportamento animale interpretato dalla ragione. ossia: natura e libertà di azione.


in sintesi, era uno che preferiva alle seghe mentali quelle fisiche (esibite anche in pubblico per la gioia degli aneddotisti)


il problema dell’uomo in generale, nota diogene, è che tutte le cose che gli uomini ricercano sono determinate dalle convenzioni sociali 


diogene dice sempre quello che pensa, tratta tutti allo stesso modo, l’uomo comune e alessandro magno (anche qui un fiorire di aneddoti, ma la cosa ha un che di temerario, in effetti)


l’ideale di diogene è quindi l’autarchia, il bastare a se stessi, un’indfferenza per le cose che nasce dalla riflessione su cosa è realmente necessario per la vita umana. (è proprio degli dei non aver bisogno di nulla, di chi è simile agli dei aver bisogno di poco)


 


compito a casa:


quando state per fare qualcosa, (qualsiasi cosa) chiedetevi se ne avete davvero bisogno. scoprirete un sacco di cose interessanti

giovedì 1 aprile 2004

MSN (revolution) ed...

MSN (revolution)


eddie scrive:


fa inopinatamente freddo. cazzo.


Sergio scrive:


anche qui, ieri c'è stata una bufera


eddie scrive:


rosso bufera bel tempo si spera. no, forse non era così...


Sergio scrive:


no, era rosso, molosso, pressemolo e gradasso (o no?)


eddie scrive:


no, non bufera neanche così....


Sergio scrive:


e come bufé?


eddie scrive:


eh, aperitivo, tartine, salatini... cose così...


Sergio scrive:


quindi è rosso, salasso, pressemolo e formasso?


eddie scrive:


no. credo fosse l'osso, calasso, barbabietolo e spinasso.


Sergio scrive:


ahi, lasso! E c'è sempre il cameriere che ti segue passo passo!


eddie scrive:


oh casso. di questo passo non si capisce un masso


Sergio scrive:


è perchè dovresti capirlo? mica parla...


eddie scrive:


e perchè non dovrei capirlo? io mica pirla!


Sergio scrive:


sì, ma neanche una perla...


eddie scrive:


non vedo il bisogno di porla in questo modo


Sergio scrive:


in effetti, non sono problemi che ti competono, non sono problemi da porci...


eddie scrive:


con o senza ali (come gli assorbenti)

MSN (reloaded) Serg...

MSN (reloaded)


Sergio scrive:


conosco uno bravo, ti può aiutare. è specializzato in paranoia da elettrodomestico


Sergio scrive:


si chiama girmi


Sergio scrive:


pietro girmi prima faceva il regista. poi la sua famiglia è stata sterminata da un falciaerba kamikaze


eddie scrive:


non girmi che non lo conosco!? (brutta razza i falciaerba)


Sergio scrive:


sono i più temibili


eddie scrive:


eh, lo so. ma anche i minipimer. (le cose con le lame...)


Sergio scrive:


perchè, vogliamo parlare dei bilama? subdoli...


eddie scrive:


anche i lama singoli (se poi sputano è finita)


Sergio scrive:


è letale come il canto del cigno, lo sputo del lama


eddie scrive:


il canto del cigno è disponibile in cd?


Sergio scrive:


no, ma lo sputo del lama sì. si scarica da internet


eddie scrive:


fico. hai l'indirizzo?


Sergio scrive:


non posso dartelo, è top secret


eddie scrive:


topsecret.com o .it? (e perchè prima dici che non puoi e dopo puoi?)


Sergio scrive:


era per attirarti nella trappola. adesso non puoi più farne a meno


Sergio scrive:


quando comincerai a entrare in crisi d'astinenza te lo venderò a un prezzo esorbitante


eddie scrive:


fico. si chiama marketing, giusto?


Sergio scrive:


bravo ciccio!


eddie scrive:


eh. sto imparando...

MSN Sergio scrive: ...

MSN


Sergio scrive:


buonanotte, buonanotte fiorellinooooo.....


eddie scrive:


buonanotte tra il telefono e il forno a microondeeeee.....


Sergio scrive:


non era il cielo?


eddie scrive:


quale? non ho visto


Sergio scrive:


ma sì, quello, era proprio il cielo...


Sergio scrive:


ma non finisce mica il cieeeelooooooo....


eddie scrive:


quello era "ma dove va a finire il cielooooooo?"


e il verso dopo era: "se avanza va in  frigoriiiiferoooooo...."


Sergio scrive:


non è che sei un pò ossessionato dagli elettrodomestici?


eddie scrive:


noo, figurati. hai mica visto un frullatore assassino in giro?


Sergio scrive:


ecco, appunto...