venerdì 2 aprile 2004

quel che davvero ser...

quel che davvero serve (diogene il cinico)


 


abbiamo visto a grandi linee come e perché nascono la metafisica e la logica, che domineranno il mondo nei secoli a venire.


adesso facciamo conoscenza con alcuni personaggi che non erano interessati a questi argomenti (e quindi sono sempre un po’ snobbati dai filosofi che amano le parole complicate, perché questi qui non sono granchè complicati).


se per i primi filosofi la filosofia doveva servire a indagare razionalmente il mondo, diogene, sulla scia di socrate si concentra di più sull’aspetto umano.


non è uno scienziato, quello che interessa a diogene è essere felice (mica scemo, del resto). e per essere felice non resta che da capire chi è veramente l’uomo, e agire secondo natura.


abbiamo già visto che per socrate l’uomo si identificava con la sua anima (con tutto quel che ne conseguiva). diogene, che era un po più… pragmatico, diremo oggi, si interessa invece ai bisogni concreti dell’uomo.


gli interessa, insomma, il lato sensibile della faccenda, per cui può evidentemente disinteressarsi amabilmente di metafisica, matematica, fisica, astronomia, musica, e tutte le cose non testabili dai sensi ed elaborare invece un concreto stile di vita. gli interessa vivere, piuttosto che elaborare dottrine (mica scemo, del resto. uno dei motivi per cui alcuni filosofi ce l’hanno con lui e dicono che in fondo per vivere così una dottrina deve pur averla elaborata. ma vi ho già detto che i filosofi si divertono a girare in tondo)


allora se l’uomo, diciamocelo, è fondamentalmente un animale dotato di ragione, il parametro di vita naturale sarà il comportamento animale interpretato dalla ragione. ossia: natura e libertà di azione.


in sintesi, era uno che preferiva alle seghe mentali quelle fisiche (esibite anche in pubblico per la gioia degli aneddotisti)


il problema dell’uomo in generale, nota diogene, è che tutte le cose che gli uomini ricercano sono determinate dalle convenzioni sociali 


diogene dice sempre quello che pensa, tratta tutti allo stesso modo, l’uomo comune e alessandro magno (anche qui un fiorire di aneddoti, ma la cosa ha un che di temerario, in effetti)


l’ideale di diogene è quindi l’autarchia, il bastare a se stessi, un’indfferenza per le cose che nasce dalla riflessione su cosa è realmente necessario per la vita umana. (è proprio degli dei non aver bisogno di nulla, di chi è simile agli dei aver bisogno di poco)


 


compito a casa:


quando state per fare qualcosa, (qualsiasi cosa) chiedetevi se ne avete davvero bisogno. scoprirete un sacco di cose interessanti

13 commenti:

laura756 ha detto...

Ciao , piacere di conoscerti. Aspetto te e tutti i tuoi lettori nel mio blog per partecipare alla prima Blog-Mappa-Interattiva d'Italia! A presto http://laura756.blog.excite.it/

tam ha detto...

accidenti...credo proprio che laura756 non abbia letto il tuo post!!

...ma anch'io, del resto, avevo davvero bisogno di dire la mia?
.....
sì.
ora scusami, ma mi servono le mani. Diogene docet...

anonimo ha detto...

Avevo davvero bisogno di leggere questo tuo post?

cripilandia ha detto...

'azz... non dovevo leggerlo sul posto di lavoro... goodbye office.... goodbye...

eddiemac ha detto...

tam: in effetti è importante capire di cosa si ha bisogno... bacio
bandini: io ti avevo avvertito che avresti scoperto cose interessanti...
cri: vieni in viaggio con noi?

anonimo ha detto...

Il passo successivo è chiedersi, prima di fare qualcosa, "ma il mondo ha bisogno di me"?
Io ho scoperto cose scoraggianti...

Ubikindred ha detto...

Una mia professoressa definì la Filosofia:"quella cosa con la quale e senza la quale si rimane tale e quale" ......questo porterebbe ad un interessante circolo vizioso, ma in realtà credo che ne uscirò mangiando tonno, oggi....

cripilandia ha detto...

OF COURSE... (DI CORSA)...

Ubikindred ha detto...

O giustamente restituite, in questo caso ;-)

Baggins ha detto...

La mia divina pigrizia mi porta da sempre a pormi questa domanda. Infatti continuo a scoprire cose interessanti...

jaft ha detto...

ma come hai fatto ad avere 10 commenti ad un post in cui esortavi a non leggerti?

jaft ha detto...

ho capito bene, vuoi commissionare un esperimento di rianimazione degli elettrodomestici? rispondi in fretta, così non spengo il fuoco sotto il calderone, che le code di tarantola costano un accidente

eddiemac ha detto...

ubik: quasi quasi mangio tonno anch'io
baggins: vedi? gran cosa, la pigrizia...
jaft: me lo chiedo anch'io. ma credo dipenda dal fatto che devi arrivare fino alle fine del post per capirlo...