martedì 30 dicembre 2008

non mi sono smaterializzato.

invece, per un banale errore tecnico, si è completamente smaterializzata la parte anteriore sinistra della mia auto.

certo, il fatto che mentre lei stava parcheggiata a lato strada una subaru impreza le sia finita addosso ad una velocità prossima a mach 1, probabilmente deve avere influito sul processo.

ad ogni modo, ritrovarsi con un auto a cui in generale funziona esclusivamente la parte posteriore, rende abbastanza il concetto di mezzo di trasporto.

non vorrei fare della dietrologia, ma sospetto un complotto di ufi crudeli per procurarmi laringiti fulminanti senza dare troppo nell’occhio mentre cammino in mezzo alla neve.

io arrivo in ufficio e tutto quello che vorrei sarebbe l’innalzamento della temperatura esterna di almeno 18 gradi tramite ukase (no, vabbè, vorrei anche un’auto funzionante).


martedì 23 dicembre 2008

non ho la pressione bassa, è solo che sono cardioapatico


per una festività che non ho nessuna intenzione di nominare (potremmo chiamarla sol invictus, ma visto che c’è crisi e la festività pare si svolgerà sottotono, potremmo chiamarla anche sol minore quasi invictus) pare che starò lontano dall’ufficio (e dal gatto) per qualche giorno.

non che la cosa mi dispiaccia, anche se ci tenevo a finire la partita a scacchi contro il gatto, contro cui ero abbastanza sicuro di vincere (il fatto è che il gatto è più intelligente di me, ma io vincevo facile per il non trascurabile vantaggio di avere il pollice opponibile).

la sera arrivo a casa, metto in cuffia l’adagio e altre indicazioni sulla viabilità stradale di barber nella partitura per archi, balestre e turboreattore messerschmitt me 262, fino a quando il lettore mp3 mi comunica gentilmente che ha la batteria scarica e potrebbe spegnersi da un momento all’altro; io la trovo un’ottima metafora della condizione umana.

se mi vedete in giro, vuol dire che non ho ancora passato il primo livello del corso di smaterializzazione.

nel caso, fate ciao con la manina


mercoledì 17 dicembre 2008

alcune frange di insurrezione, localizzate, secondo informazioni del pentagono*, nella laringe e in alcune zone a macchia dell’orecchio, stanno inscenando alcuni fastidiosi focolai di rivolta.

io sto provando quella cosa della disgregazione dei legami atomici (il problema su cui disquisivo con il gatto, ieri in ufficio, era: se l’essere umano è dotato di libero arbitrio, perché gli atomi che lo compongono non dovrebbero averlo? perché il tutto è superiore alla somma delle parti o perché cambiando l’ordine dei fattori le mucche si confondono? io e il gatto non avevamo delle buone risposte in merito. del resto, non le abbiamo quasi mai).

il mio maestro di smaterializzazione sostiene che una buona smaterializzazione dovrebbe essere il frutto di operazioni complesse e non dovrebbe contemplare il fatto di distrarre gli astanti e chiudersi indisturbati nell’armadio. per lo meno, non sempre. del resto il mio maestro di smaterializzazione attualmente è un coniglio che abita in una vetrina di fronte a casa, quindi magari non è così affidabile.

prima di andare a dormire chiedo protezione al semidio toth (ma per non sbagliare anche a nyilasi e fazekas), poi esco sul balcone con un portachiavi luminoso puntato verso il cielo e comunico con gli ufi. sarebbe anche gradevole, se solo non facesse così freddo, e se ogni tanto rispondessero (cioè, non è che non vogliono rispondere, è solo che gli è finita la pila del comunicatore e su alnilak c’è un sacco di coda al supermercato).


* ho provato a chiedere informazioni anche a degli esagoni e anche a qualche triangolo, ma con scarsi risultati. non che il pentagono sia più affidabile, eh, ma almeno parla.

venerdì 12 dicembre 2008

per un banale disguido tecnico, stamattina il mio cervello è in grado di captare esclusivamente il radiofaro di francoforte.

forse dovrei considerarlo un miglioramento.

venerdì 5 dicembre 2008

qualche tempo fa sono stato contattato da grazia, il settimanale delle donne. poi ho aspettato invano con ansia (ma la maggior parte del tempo da solo) un invito da parte di graziella, il settimanale delle bici, e di grazie al cactus, il settimanale delle piante grasse, ma pare che non mi vogliano (avranno i loro motivi).

invece questa settimana non sono ancora stato contattato dagli ufi, e non so se è un bene. come sosteneva sun tzu (un applicativo di sun microsystems) bisogna conoscere il proprio nemico, e nel caso, farsi offrire da bere.

ieri mattina io e il gatto stavamo disquisendo sulla possibilità di costruire cupole geodetiche di altura come centri di osservazione sulle attività degli ufi (una notte mi è apparso don bucky fuller in sogno, ma l’addetto all’ascensore aveva sbagliato piano astrale) ma sembra che per le opere di edilizia abusiva si debba aspettare il proprio turno, come dicevano i rutuli (da cui il detto: mandare tutto a rutuli).

nel frattempo il pc decide che deve assolutamente trasmettere musica dodecafonica in tutto l’ufficio.

provo a fargli presente che così mi disturba il corso sullo zen e l’uso di hearts come tecnica di raggiungimento della consapevolezza universale, ma non c’è niente da fare.

la sera attraverso la ghiacciaia in cui ho la residenza, arrivo a casa e mi infilo in un forno ventilato modello harmattan


ultim’ora

secondo antoine kildeernoon, ricercatore presso la cattedra di fisica sperimentale presso la libera universià di cadempino (ch) il fenomeno della rarefazione dei post è direttamente collegato al principio entropico.

per chi non avesse dimestichezza con l’entropia, kildernoon spiega che l’entropia è una misura del disordine di un sistema fisico o più in generale dell'universo; quando un sistema passa da uno stato ordinato ad uno disordinato, la sua entropia aumenta, e questo è uno dei motivi delle code alla dogana dalla svizzera all’italia.



martedì 2 dicembre 2008

ultim’ora

il venerabile maestro rimchen lama*, unanimemente riconosciuto come uno degli uomini più saggi del pianeta, in una conferenza stampa tenuta l’altro ieri a mezzovico (ch) nell’ambito di una manifestazione di scambio interculturale intitolata “importare sete dall’oriente, fame dall’occidente”, ha spiegato che l’equilibrio e la serenità spirituale, con il giusto impegno e la giusta disciplina, sono alla portata di tutti gli uomini della terra, a prescindere dalla loro situazione fisica, mentale, economica e sociale, a meno che non siano costretti a viaggiare con trenitalia.


*no, non è parente di luciano lama