martedì 12 agosto 2014

eddie è ora fan di "accendere il riscaldamento dell'auto a inizio agosto"

diluvia da giorni. non sarebbe neanche così male se non fosse agosto, e se durante il giorno non ci fosse un’umidità che il golfo del tonchino in confronto è il paradiso.
diluvia da così tanto tempo che le mie due opzioni plausibili attualmente sono farmi crescere le branchie oppure suicidarmi.
e insomma, dicono i lettori (non credo esistano ancora i lettori di questo blog. ma credo che in caso esistessero, lo direbbero. cioè, alcuni tempo fa lo dicevano, ora non saprei) undici anni di blog e neanche un’informazione personale, che so, un pettegolezzo, una foto, qualcosa di te che non sappiamo.
forse hanno ragione, eh, ma questo io l’ho sempre considerato uno spazio un po’ privato. ah sì? e allora perché sta su internet? dicono i lettori (cioè, lo direbbero se fossero lettori intelligenti). perché il concetto di pubblico e privato, con l’avvento dei social network, si è lievemente incasinato.
sarebbe lungo da spiegare, ma comunque mi sono convinto a cedere al compromesso (tanto i blog sono morti, che mi frega?) e scrivere cinque cose di me che non sapete (se non le volevate sapere, fatti vostri).

1.a volte non riesco a spegnere il cervello. ho un sacco di immagini che stanno dentro e giocano a rimpiattino, e allora devo mettere della musica, che mi rilassa, oppure chiudermi in un armadio.
2. non riesco a sentire due musiche insieme. se sento due musiche diverse insieme, prima avverto un senso di malessere e disagio, poi mi viene da urlare tappandomi le orecchie e mi infilo nel primo tombino a disposizione.
3. mi dà fastidio che mi si colpisca in testa.
4. se sto troppo al computer, poi penso che se pesto le righe in terra vengono i cricetini a mangiarmi gli alluci. a volte resto deluso quando poi non vengono.
5. parlo da solo (cioè, mica sempre da solo, a volte parlo con delle cose che poi non mi rispondono)

(mi rendo conto che queste abitudini sembrano fare di me un alienato mentale, ma in realtà io sto bene, sono solo un po’ disadattato, come tutti. voglio dire, se qualcuno mi vede, mica le nota queste cose, queste sono cose che non sa nessuno. a parte la numero 3, direi).

in caso non vi bastassero tutte queste informazioni vi lascio anche una lettera motivazionale con cui rispondevo a una società in cerca di talenti che mi ha contattato chiedendomi di inviargliene una


siete in cerca di talenti? avete provato da un numismatico?
dunque (il mio frullatore sostiene che non si dovrebbe *mai* cominciare una lettera motivazionale con ‘dunque’. resta il fatto che il mio frullatore è attualmente disoccupato, quindi può essere che abbia ragione io. oltretutto, che ne sa un frullatore di lettere motivazionali?). 
dunque, dicevamo, sarà il caso che mi presenti (evitando le crisi di identità che mi perseguitano da secoli, che, diciamolo, hanno anche i loro lati positivi. tecnicamente, sui trasporti pubblici, ad uno schizofrenico andrebbe applicata la tariffa sconto comitiva).
sono tendenzialmente scettico.
il che è un casino, se ci pensate, perché uno scettico non è mai molto sicuro di esserlo, onde evitare curiosi paradossi apparentemente risolvibili solo con una approfondita conoscenza della teoria dei tipi di russell (il primo a scrivere ‘beh, non è carina, è un tipo’).
ho una fastidiosa quanto inutile laurea in filosofia, mi sono occupato di comunicazione on line per una minuscola azienda di servizi internet, scrivo sceneggiature per colloqui di lavoro (che in omaggio al neorealismo finiscono tutti male), parlo 4 lingue (spesso tutte insieme) e come tutti i creativi ho un blog inutile che potrete visitare e, nel caso, segnalare ad un centro di igiene mentale. 
attualmente ho lavoro fisso le cui mansioni sono rispondere al telefono, scrivere su word, disegnare piante con archicad (se la cosa vi può interessare, non vanno disegnate verdi) e, come potete immaginare, tutto sommato mi sento soddisfatto e sovrautilizzato.
ma, inspiegabilmente, avere uno stipendio e sopravvivere fino a fine mese mi fa pensare che sia la scelta giusta.
in caso voleste, posso scrivere anche cose intelligenti tipo: "sono una persona solare, credo che la migliore caratteristica per un lavoro in team sia la propensione ai rapporti umani e una spiccata attenzione alla qualità del prodotto, e non avrei mai pensato di lavorare per voi, sono qui solo per accompagnare un’amica", ma non so se l’apprezzereste davvero.
mi rendo conto che questa lettera motivazionale ha preso una piega un po’ bizzarra. 
l’idea di base è che sono abbastanza motivato per rispondervi, ma non abbastanza motivato per lavorare con voi.
immagino che per voi questo sia un duro colpo, e ora stiate piangendo nelle vostre camerette chiedendovi come sia potuto accadere.
lo so, mi dispiace. ma sono pur sempre una persona che sta rispondendo ad un annuncio in cui le si chiede di lavorare gratis, che vi aspettavate