mercoledì 31 ottobre 2007

scopri l’intruso


mi sveglio, e di fianco al mio letto c’è l’intero coro aleksandrov che canta l’inno nazionale della ddr con qualche anno di ritardo. forse sono abbonati a trenitalia.

oltretutto non capisco come siano potuti entrare in camera mia (mica per niente, il fatto è che c’è un apposito cartello che ne vieta l’ingresso. ma forse avrei dovuto scriverlo in russo. tra l’altro avevo anche espressamente scritto che desideravo che le leggi della fisica continuassero a valere, nella mia stanza, ma se ci sta tutto il coro, evidentemente c’è qualcosa che non va. a questo punto potevo pure evitarmi il cartello).

cerco di capire come alzarmi continuando a dormire ed evitando i libri sparsi sul tappeto (la mia religione mi permette di fare lavori di casa solo durante il giorno della festa di amenotophis iv e suo figlio, giannakopulos, che si festeggiano il 23 marzo, oppure la prima domenica di settembre negli anni bisestili, se giove è in prima casa (e quindi non paga l’ici) e venere in casa base con due eliminati al quarto innings; anche un venerdì 17, ma solo se il grande rinoceronte non ha ancora sorpassato la gazzella sull’immaginario filo di lana che va da alnilak a betelgeuse.

va bene, è una religione complicata, ma quale non lo è?)

dovrei anche capire come trovare una scusa decente per i vicini di casa, una cosa del tipo mi sono svegliato con auferstanden aus ruinen perché è un periodo di stasi.

nel frattempo il lago ha assunto una tonalità di grigio che non esiste in natura e i tecnici della pantone sono al lavoro per cercare di capire come sia possibile. io provo a spiegare che le divinità del call center clima sono un po’ incasinate in questo periodo, ma poi lascio perdere e mi addormento sul gatto.


lunedì 29 ottobre 2007

sul sito internet del governo italiano è disponibile il testo del disclaimer da aggiungere a fondo mail, secondo le recenti normative di legge, per tutelare la privacy del mittente e del destinatario di tutte le comunicazioni via posta elettronica.

il testo, che andrebbe scritto su tutte le mail di carattere aziendale, ma anche privato, è lungo 162 cartelle, ma per brevità ne è stata scritta anche una versione ridotta che vi riportiamo, e che potete aggiungere come firma elettronica sulla vostra mail aziendale


questa e-mail, ed i suoi eventuali allegati, contengono informazioni confidenziali e riservate.

se avete ricevuto questa comunicazione per errore non utilizzatene il contenuto e non portatelo a conoscenza di alcuno, sia esso persona fisica, giuridica o animale domestico.

siete inoltre pregati di eliminarla dalla vostra casella e avvisare il mittente. dovete inoltre svuotare la cache affinchè non rimangano tracce sulla memoria a breve termine del computer, procedere con un defrag del sistema e successivamente formattare il disco fisso con una formattazione di basso livello; successivamente dovete procedere alla rimozione della stessa dal vostro inconscio, per evitare che ne parliate durante il sonno. nel caso, rivolgetevi ad un ipnotista specializzato.

è da rilevare inoltre che l'attuale infrastruttura tecnologica non può garantire l’autenticità del mittente, né tantomeno l'integrità dei contenuti, quindi questa mail potrebbe essere comunque stata inviata per errore o contenere elementi che non dovreste conoscere. siete dunque pregati di dar fuoco a voi o alla vostra postazione nel caso voi o qualcuno di vostra conoscenza possa utilizzare questa mail senza autorizzazione.

opinioni, conclusioni ed altre informazioni contenute nel messaggio possono rappresentare punti di vista personali a meno di diversa esplicita indicazione autorizzata. può inoltre darsi che in questa mail ci sia scritto qualcosa, ma non tenetene conto per nessun motivo. inoltre chi vi ha inviato questa mail potrebbe non esistere.


martedì 23 ottobre 2007

frenitalia è con te


l’eurostar 9442 sarebbe anche in orario (cioè, dieci minuti di ritardo, ma non stiamo lì a guardare il capello, eh, come dicevano alla juventus) se non che, a circa 500 metri dall’ingresso in stazione centrale, il treno si ferma. se uno deve prendere una coincidenza, e quella dopo parte tre ore più tardi, è piuttosto seccante.

alla richiesta di spiegazioni, il capotreno spiega il problema con le testuali parole: “non otteniamo l’autorizzazione ad entrare in stazione perché non ci sono binari disponibili”.


alcune possibili ipotesi esplicative:

1. c’è stato un improvviso sovraffollamento di materiale rotabile introno alla stazione centrale (tipo una reunion di vecchi treni, o una festa di compleanno a sorpresa di una motrice, cose così)

2. i binari hanno deciso proprio in quel momento di prendersi una pausa caffè in un bar di piazzale duca d’aosta

3. i dirigenti movimento hanno dei problemi a contare fino a venti


(non che queste cose siano improbabili: due sabati fa un treno che dovevo prendere non è partito perché, secondo la motivazione ufficiale del capotreno, “il macchinista è stanco”)


ad ogni modo, l’eurostar, in caso di ritardo di più di 25 minuti, dà almeno diritto ad bonus di rimborso pari al 50% del prezzo del biglietto anche se trenitalia ha spesso rifiutato il rimborso con le seguenti motivazioni:


- il ritardo non è attribuibile a trenitalia, ma a delle sfavorevoli congiunzioni astrali

- i 25 minuti di ritardo si calcolano non sull’arrivo effettivo, ma all’ora di arrvo va tolto un coefficiente segreto da applicare in base ai piani di ammortamento dei bilanci di trenitalia

- siamo spiacenti ma nei giorni di neve e nei festivi si concede il rimborso solo se il ritardo supera i 2500 minuti (d’accordo, era venerdì e c’era il sole, ma a novosibirsk nevicava)

- la responsabilità non è della nostra azienda, ma del cattivo karma della motrice

- il bonus non è erogabile perché a piacenza il treno era in orario

- il ritardo è da attribuire alle attività di sabotaggio degli spiriti dell’alta tensione.

- il problema non è stato causato dalla nostra società, ma da “ferrovie dello stato”

- il problema non è stato causato dalla nostra società, ma da “rete ferroviaria italiana”

- si è rotto il treno, mica è colpa nostra

- c’erano dei folletti sui binari, li hanno visti tutti

- no, questa volta è colpa degli ufi

- le cavallette, milioni di cavallette (probabilmente non le ha viste perché erano cavallette invisibili. è il tipo peggiore)

- il bonus è erogabile solo in caso di disastro nucleare direttamente attribuibile ad un dipendente di trenitalia

- ritenta, sarai più fortunato (ah, ah, ah)


questo per dire che se qualcuno coventrizzasse le centrali operative di trenitalia, io non prenderei in considerazione l’ipotesi del terrorismo islamico

giovedì 18 ottobre 2007

natura morta con tostapane


è partita la campagna per la salvaguardia della biodiversità, e l’inserimento dell’italia in una fascia climatica sub tropicale. io e il gatto disquisiamo di logica polacca inversa e cifrario di vernam, ma è solo una pessima scusa per far finta di non essere tristi.

il mio maestro di estasi mistica mi dice che il mio problema è che non riesco a prendere contatto con me stesso. io ho provato a telefonarmi, ma ho sempre trovato la segreteria telefonica; oltretutto qui ho dei problemi a parlare con il telefono cellulare, mi sa che non c’è campo semantico.

quindi l’idea è quella di trovare un ghiro pratico di energia vitale e farmi sbloccare i meridiani, così finalmente posso anche cambiare fuso orario (il problema è che adesso vivo sul fuso orario di baku, e la cosa tende ad essere è un po’ scomoda. se non abiti a baku, intendo).

nel pomeriggio avanzato (quello che va messo in frigorifero per evitare che vada a male) decido di seguire una hyundai trajet targata berna che ha come mission quella di tagliare la strada a più auto possibili nelle rotonde, e invece avrei voglia di una partita di calcio estiva, tipo 4 contro 4, porte piccole e portiere volante (a condizione di riuscire a staccarlo dall’auto).

poi volevo dire anche che non sono stupido, sono biodiverso

lunedì 15 ottobre 2007

del perché le persone ogni tanto si chiedono cose sul mio conto

(e la mia banca rifiuta di fornire informazioni)



xx - ecco, adesso ci sarebbe giusto una firma da mettere in calce

io - va bene lo stesso se lo faccio a penna?

xx - …



ultim’ora

il sindaco di roma ha annunciato una svolta nella gestione del trasporto pubblico, lanciando una serie di iniziative volte ad avvicinare i cittadini all’uso del taxi e a migliorare l’apporto dei tassisti al tessuto cittadino.

nascono così, sovvenzionati dal comune, i taxi di sconto, con riduzioni per chi viaggia in più persone sullo stesso automezzo, i taxi agevolati con agevolazioni per portatori di handicap e i taxi di interesse che prevedono riduzioni di tariffe se il luogo di destinazione o di partenza è di notevole interesse storico, artistico o culturale.

l’ulteriore novità per i tassisti è che potranno usare l’auto di servizio per scopi personali avendo diritto a cospicui sgravi fiscali se l’auto verrà correttamente immatricolata nella categoria dei taxi variabili.

mercoledì 10 ottobre 2007

rosso 13

vy pbqvpr r frzcer han pbairamvbar, vy zrffnttvb ab.

fbab ragenzov arprffnev, zn sreznefv ny pbqvpr, r qryrgrevb.

mercoledì 3 ottobre 2007

del resto fra gli sbocchi professionali di filosofia c’è soprattutto la fame

(estate-indiana)



stavo cercando di eseguire i miei esercizi di smaterializzazione quando un pullman a due piani della janssen reisen mi ha completamente distratto (no, dico: i pullman fauves no, vi prego).

nel frattempo ho fatto un provino per un posto da imperatore della galassia, ma pare che il lavoro sia già stato assegnato. allora ho provato come divinità minore, però mi offrivano solo un nazireato di due mesi e io in questo periodo ho bisogno di sicurezze, mica di un contratto a termine.

ogni tanto nel weekend mi vesto pesante, mi infilo in un aereo (non so perché, ma negli aerei delle compagnie low cost, la temperatura interna ricorda gli inverni di murmansk. voglio dire, va bene i prezzi bassi, ma le temperature lasciatele come sono, eh) e cerco gli ufi guardando direttamente fuori dal finestrino senza che nessuno mi disturbi: tra l’altro, per usare apparecchiature elettroniche in volo, serve l’autorizzazione di un’insignificante assistente di volo (nulla hostess) che vigila sul tuo operato (da cui il detto popolare “fare i conti senza l’hostess”), quindi se ne stanno tutti tranquilli.

poi, questa cosa che arriva il freddo, a me non mi è mai piaciuta.


ultim’ora

john kranpulchinsky, docente di prospettiva e geometrie non euclidee alla libera università dell’arte di portsmouth, ha incontrovertibilmente dimostrato che il punto di fuga è tendenzialmente un punto di non ritorno