mercoledì 26 aprile 2006

la mia tenda nuova non è wireless.

questo contribuisce a destabilizzare la mia connessione neuronale, suppongo.

invece, il fatto che le vacanze finiscano, sembra avvalorare l’ipotesi avanzata nelle filosofie orientali sull’eterno ritorno.

io sono di nuovo in questo posto dimenticato da dio e dai fattorini di pizza a domicilio, e fa decisamente freddo.

immagino ci sia una morale, in tutto questo, anche se non ho ben capito quale.

nel frattempo, ecco alcuni indizi su dove sono stato, tratti dal best seller di aarold curbin, ‘altre cose che si possono scoprire in tre giorni di vacanza in una città d’arte’:

- in alcune chiese ci sono gli affreschi del g8, un’organizzazione formata dagli 8 più importanti pittori del 1300 che hanno inventato la prospettiva

- la gente si alza all’alba per andare all’uffizio, anche se è in vacanza

- in mezzo alla città c’è un fiume che si chiama come l’allenatore di hockey del davos

- in centro c’è un enorme ex officina meccanica per la riparazione delle mini chiamata l’ospedale dell’innocenti



ultim’ora

secondo un comunicato stampa della segreteria del fronte popolare italiano per la moralizzazione democratica a proposito della candidatura di andreotti alla presidenza del senato, l’età del più volte ex presidente del consiglio potrebbe essere di ostacolo alla sua effettiva elezione e ritardare la normalizzazione del paese dopo le divisioni della campagna elettorale.

sempre secondo il comunicato, occorrerebbe una candidatura che garantisca le medesime caratteristiche (stessa o quantomeno simile linea politica, grande esperienza nella guida del paese, contatti con gli ambienti internazionali, potenzialmente super partes, cattolico praticante) ma senza i limiti dell’età palesati dall’attuale senatore a vita.

per questo, sempre secondo il fpimd, candidato ideale sarebbe b.p., 14 anni più giovane, già da anni alla guida del paese, pur con alterne fortune, da poco ritiratosi a terni dopo l’abbandono della sua precedente carica, e quindi libero da impegni istituzionali.




venerdì 21 aprile 2006

i miei neuroni mi hanno mandato una cartolina dall’hindu kush.

è importante una buona manutenzione neuronale (dubito che sbattere ritmicamente la testa contro un muro possa passare come riorientamento gestaltico) e per evitare altre incomprensioni li iscrivo ad un corso di orienteering cerebrale, poi, giusto per stare tranquillo, vado su www.cleanyourmind.org e scarico il tool di aggiornamento ‘sistema limbico 3.0’.

alla fine mi rimetto nello zaino e aspetto che passi il dhl, o, in alternativa, il camion dei rifiuti ingombranti.


ultim’ora

george hillenbrand, docente di fisica quantistica all’università del michigan, già autore di un libro sull’anarchia in matematica dal titolo “c’è un limite a tutto?”, nella dispensa “il quanto costa” (ed. apogeo) sostiene che nonostante siano conosciuti gli eventi che causano il collasso di una funzione d’onda, è comunque sconsigliabile intervenire sulla funzione con un defibrillatore

mercoledì 19 aprile 2006

warning

spegnere il cervello in caso di pericolo


esco dal letargo e puntualmente si verifica quel fenomeno settimanale di glossolalia mirata che mette in crisi gli specialisti del settore: si leva il sole, lingue di fuoco si posano sulle teste della folla, e all’improvviso tutti parlano switzerdutch.

dall’ufficio al quinto piano, io e il gatto riempiamo la giornata sparando elastici sui passanti, seguendo un preciso schema di punteggi:

- tendone bancarella: 1 punto

- interno passeggino: 2 punti

- interno sacchetto della spesa: 5 punti

- testa di bambino + passeggino: 10 punti

per rendere più interessante la sfida, abbiamo stabilito che a fine giornata chi ha più punti vince un mottarello (ok, il gatto mi surclassa sul piano dialettico, ma in questo sport avere il pollice opponibile mi permette di avere un buon vantaggio. oltretutto con un pollice opponibile è più facile tenere un mottarello).

la sera cerco di prenotare un viaggio astrale ma l’agenzia astrale mi fa sapere che per il ponte del 25 aprile è praticamente impossibile trovare un posto. mi chiudo nello zaino e lascio un biglietto con scritto ‘spedire ovunque’.

nel frattempo ascolto i marta sui tubi, per non sentirmi solo.



cose urgenti da fare

convincere il cellulare a non tradurre i miei sms in cirillico

scrivere la sceneggiatura di un film da proporre alla dodge dal titolo ‘viper vendetta’

ordinare 12 pacchi di elastici

smaterializzarsi prima di pranzo



comunicazione di(s)servizio

sono entrato nel club che conta fra i suoi membri joliet jake e thomas alva edison.

ho visto la luce: ho parlato con il call center wind in una delle sue infinite manifestazioni.

serena, ovunque tu sia, sappi che ti adoro.

però il fatto che tu mi abbia detto che:

a) il mio problema (sono connesso ma non vedo nulla) si riscontra random su tutto il territorio nazionale

b) i tecnici non hanno idea di cosa stia accadendo e quindi non hanno la più pallida idea se sia risolvibile e in che tempi

c) non essendoci un “guasto ufficiale” non è possibile aprire una pratica in merito (ciò è molto metafisico, me ne rendo conto)

d) l’unica alternativa percorribile pare sia cazziare quelli del commerciale (di cui, a rigor di logica, bisognerebbe prima dimostrare l’esistenza) ma certo questo non risolve il problema.

e) in linea di massima il problema è risolvibile solo nei tempi decisi dal dio dei server (per il quale la categoria ‘tempo’ è un’inutile appendice dell’eternità)

ecco, tutto questo mi mette un po’ di ansia. però ti adoro lo stesso.

mi connetterò all’universo e risponderò alle mail quando troverò un pc compiacente. per il resto, tutti qui facciamo il tifo per lo psicologo.

venerdì 14 aprile 2006

da una settimana la mia adsl ha alcune crisi di identità. sapevo che la tecnologia riflette il carattere di chi la possiede, ma non immaginavo si arrivasse a tanto.

sono connesso ad internet ma il draghetto non carica le pagine, outlook dà messaggi di errore sconosciuti, gtalk e msn sono sovrappeso e non riescono a entrare in linea. insomma, la connessione c’è, tutto funziona, ma non riesco a comunicare con l’esterno. in pratica, ho il pc autistico.

quindi ho deciso di contattare uno psicologo per fare il punto della situazione (è una reazione perfettamente logica: ci sono molte più probabilità di parlare con uno psicologo, che non con il call center wind. alcuni filosofi esponenti del mondo laico mettono in discussione l’esistenza dei call center di wind, perchè, dicono, non ci sono prove che esista qualcosa al di là di una musichetta registrata. parlare con il call center wind è quindi da ritenersi un’esperienza metafisica, non dimostrabile scientificamente in un mondo razionale. oltretutto, da alcune esperienze estatiche di chi sostiene di aver parlato con il call center wind, emerge che le risposte ottenute non hanno mai un contenuto pratico e verificabile ma sono piuttosto opinabili, e quindi assimilabili più ai koan zen, o ai responsi dell’oracolo che non alla razionale comunicazione umana. alcuni filosofi di questa scuola hanno quindi proposto di abolire la bolletta e destinare a wind i proventi dell’otto per mille).

il terapista ha deciso per una serie di colloqui settimanali con la linea adsl e uno mensile a cui dobbiamo partecipare anche io e il pc (per capire se il rapporto fra noi tre è recuperabile), quindi immagino che ne avremo per un po’.


del perchè gli amici ti amano (part iv)

sms

io - il dentista mi ha dato gli antibiotici perchè mi sta esplodendo una gengiva

d. - che culo

io - non essere volgare. si scrive: ernesto guevara omosessuale

d. - sei un cretino

mercoledì 12 aprile 2006

ho un debito di sonno che neanche lo zaire con la banca mondiale.

oltretutto è un periodo che prendo scosse ovunque.

deve essere una cosa che ha a che fare con la resistenza elettrica, un fenomeno che si è sviluppato durante la seconda guerra mondiale delle lampadine.

oppure è la vendetta delle due divinità preposte alla gestione dei fenomeni elettrici (fenderius e il figlio gib, riuniti nella comogonia classica in un unica figura, venerata come‘zeus’ presso i greci e come ‘odino’ presso le popolazioni nordiche), che ce l’hanno con me da quando ho rovesciato della birra su un amplificatore. e pare non serva recitare il mantra mani padme ohm 220 volte di fila (questo però mi permette di iscrivermi con alcune chance di vittoria al premio ‘zio fester’ per il più alto residuo di elettricità statica accumulata in un corpo umano).

nel frattempo un dente mi ha dichiarato guerra (chiunque sostenga la razionalità del reale non ha mai provato il mal di denti) e questo mi rende un tantino nervoso, per cui capita che nel mio linguaggio alberghino più santi e madonne che in una bottega d’artista d fine ‘500.

se qualcuno avesse altre buone notizie da darmi è pregato di contattare la mia segreteria telefonica.


lunedì 10 aprile 2006

qualcuno spieghi al mio telefono che, con questo freddo, tuffarsi in un torrente non è mai una grande idea. oltretutto il premio 'klaus di biasi 2006' (categoria mobile phone) ha un mero valore simbolico.

mercoledì 5 aprile 2006

anch’io non credo alle coincidenze.

non è il riflesso di un background culturale olistico che postula l’interconnessione del tutto, è solo che viaggio troppo spesso con trenitalia

mentre cercavo di tranquillizzare una porta allarmata (non ci posso fare niente, sono sensibile) mi appare raimondo lullo travestito da donna delle pulizie, che mi spiega tutta una serie di nozioni sul calcolo combinatorio utili per capire come cazzo funziona la raccolta differenziata.

- l’umido si raccoglie lunedì e giovedì non festivi. nell’umido vanno anche i fazzoletti di carta (che non vanno nella carta perchè sono umidi, se ne deduce che l’umido vince sulla carta, la carta sul sasso, le forbici sull’umido)

- il secco il mercoledì, tranne nei giorni di pioggia che se no diventa umido. nel secco vanno anche i piatti e bicchieri di plastica sporchi (ma chi cazzo è che butta i piatti e bicchieri di plastica puliti?) e il martini.

- la carta si raccoglie i sabato dispari nei mesi pari e nei giovedì pari dei mesi dispari, ma non va messa nel sacchetto, bensì legata con un apposito spago di carta, oppure in un cartone che però l’addetto butterà insieme alla carta, e la volta dopo devi litigare con le vecchiette al supermercato per accaparrarti l’ultima scatola di 6 merlot da 0,75 (questo porterà qualcuno sulla via dell’alcolismo, suppongo).

- la plastica va solo nell’apposito sacchetto giallo che non si trova nei supermercati ma verrà distribuito da santa klaus solo ai bambini buoni, il 6 dicembre. le famiglie senza bambini possono rivolgersi alla ditta produttrice mandando l’apposito tagliando all’indirizzo che compare sul sacchetto e potrà vincerne uno dei cinque messi in palio che verrano estratti a sorte da un notaio la notte di san lorenzo

io mi raccolgo in preghiera, per solidarietà con l’universo

poi all’improvviso il mondo scompare, ma vabbè, tanto non avevo cose davvero importanti da fare


ultim’ora

si infiamma il dibattito prima delle elezioni.

il fronte di liberazione della penisola dal pericolo comunista (flpc) ha proposto l’evirazione per l’attuale primo ministro. è moralmente inammissibile - recita un comunicato della segreteria del fronte - che un capo di governo di destra conviva con due elettori di sinistra.

nel frattempo un portavoce del governo ha precisato che sono allo studio misure per risollevare l’economia degli italiani, come una politica protezionista che prevede l’abolizione del lycis in favore dei frutti autoctoni.

lunedì 3 aprile 2006

ieri il lago visto da quattromila metri di altezza era di un blu quasi insopportabile.

lo guardi dall’alto e non riesci a chiudere gli occhi.

quando torni a terra ti immergi nella lettura del futuro studiando la disposizione dei conigli nei campi.

ti guardi appena un istante, giusto per prendere coscienza.

chiudi gli occhi, e ti viene da piangere.

va bene.

ho salvato il pianeta dalla distruzione.

non vorrei aver fatto la solita cazzata.