venerdì 26 settembre 2008

praticamente quasi tutti i pianeti della nostra galassia, tranne quelli del sistema solare, fanno parte di un sistema binario (ma senza trenitalia, il che li rende molto più stabili).

secondo alcuni scienziati questo fatto è dovuto essenzialmente al sistema di classificazione detto anche “guida michelin intergalattica” che assegna solo una stella ai pianeti in cui la qualità di vita è pessima.

sempre secondo gli stessi scienziati, le dispense per il corretto uso del pianeta, lasciateci da una civiltà aliena proveniente da un buco nero nella cintura di orione (che successivamente è stato chiuso perché orione è ingrassato), sono state erroneamente scambiate per le istruzioni di montaggio di un leksvik e sarebbero reperibili all’interno del catalogo ikea di lingua ungherese.


cruciverba

io: 12 orizzontale: la lescaut di puccini

xx: manon

io: brava. quella che fa i coperchi

xx: scusa?

io: eh. il diavolo fa le pentole, manon i coperchi

xx: …

io: …

xx: sei un cretino

lunedì 22 settembre 2008

così lontano, così ticino


adesso c’è tutta questa cosa di quanto costa la benzina, e occhei, la benzina è molto cara*. però trovo molto più immorale che sabato, al bar magenta** di milano, mi abbiano fatto pagare una pinta di guinness 7 euri. no, dico, vuol dire circa 14 euri al litro. praticamente costa dieci volte di più della benzina, e con un litro ci faccio anche meno chilometri.

arrivo in ufficio con un abissale debito di sonno che mi garantisce l’espressione tipica del cugino brutto di friedrich murnau, installo il service pack di windows svista™, il sistema operativo più inutile dell’universo dopo il mio cervello, e tutto quello che ottengo è una schermata nera che campeggia sul monitor per un paio d’ore, il che significa che ho fatto tutto correttamente (altrimenti il pc sarebbe imploso lanciando contemporaneamente me e il gatto nella stratosfera).

fuori fa freddo, ma dopo alcuni assegni passati sottobanco agli dei del controllo clima, per lo meno ha smesso di piovere: i turisti tornano ad intasare le strade e da un balcone di fianco al mio ufficio sventola una bandiera della confederazione e una del canton uri. ignoro le implicazioni sociologiche di tutto ciò.

io e il gatto valutiamo sia l’ipotesi di lavorare sia l’ipotesi del suicidio tramite ascolto del radio rumantsch per otto ore di fila, poi decidiamo di svenire sulla tastiera del computer.


*ma in svizzera meno, infatti venerdì ho passato metà pausa pranzo dietro a una skoda targata svitto che teneva una velocità di crociera prossima allo stallo.

**non so, forse avrei dovuto provare un bar di un altro colore.


le mont saint-michel, esterno giorno

xx: guarda che carini quei cani

io: sì, piacciono molto

xx: sono setter?

io: mannò, sono due

xx: sei un cretino


venerdì 12 settembre 2008

ieri pomeriggio io e il gatto disquisivamo con un criceto siberiano dei principi della realtà in generale e in particolare sui fondamenti della matematica.

il fatto è che, a livello subatomico, il principio di indeterminazione di heisenberg stabilisce che, data una quantità di moto, non è possibile stabilire dove si trovi un elettrone perché esce sempre senza lasciare neanche un biglietto e poi tiene spento il cellulare.

come dire, probabilmente l’universo si adegua al nostro modo di percepirlo.

in risposta ai problemi di hilbert, il teorema di incompletezza di gödel dimostra che se un sistema assiomatico formale è coerente deve essere per forza incompleto, mentre qualche anno dopo alan turing dimostra il teorema della fermata, ossia il fatto che non esiste una procedura che permetta di stabilire in anticipo se un treno delle ferrovie di stato passerà di lì prima o poi, o se invece conviene prendere la macchina di turing.

dal punto di vista teorico, sembra la sconfitta del determinismo, l’impossibilità di trovare una sola e semplice equazione che governa l’universo e che dia conto dell’apparente casualità che vi soggiace.

del resto, chi sostiene che la realtà sia razionale non ha mai visto un telegiornale italiano.

il criceto siberiano non aveva una posizione ben precisa, probabilmente per solidarizzare con l’elettrone.

il gatto invece era sdraiato davanti alla porta del balcone decisamente intento a vomitare palle di pelo, e anche questa è una posizione.



ultim’ora

le proloco dei comuni con territorio interessato dai laghi alpini hanno lanciato una campagna di protezione e ripopolazione delle specie ittiche a cominciare dalle tinche. l’iniziativa avrà come titolo “tinche c’è vita, c’è speranza”.


lunedì 8 settembre 2008

diario del capitano, supplemento.

data stellare: vedere sul tappo della confezione



da alcune indagini esperite da alcuni tecnici cartografi, pare sia emerso che ieri sera l’imperatore galattico huang* abbia eliminato per sempre metà universo a tutt’oggi sconosciuto.

il fatto che fosse sconosciuto ha fatto sì che, tecnicamente, nessuno se ne sia potuto accorgere. in effetti, nel caso abbiate avvertito un fremito nella forza, beh, quelle erano le cozze marinate del pranzo di ieri.

ad ogni modo, pare che il comitato per il controllo dell’universo** abbia imposto all’imperatore huang una serie di sedute per il controllo della rabbia.

io ho realizzato di stare viaggiando verso casa solo quando, a 25 km dal capolinea, il treno delle ferrovie dello stato ha deciso che per proseguire avrebbe avuto bisogno di motivazioni più consistenti. dopo una trattativa intensiva di mezz’ora l’ho convinto a ripartire offrendogli dei buoni sconto del supermercato e metà del cartellino di recoba (non è che trenitalia debba sempre fregare me, eh. voglio dire, devo prendermi delle rivincite, ogni tanto).

invece ho realizzato di essere a casa solo quando, sceso dal treno, mi sono reso conto che la temperatura si avvicinava alla minima delle isole sakhalin, e ovviamente stava piovendo.

io ascolto in loop 14 versioni differenti di as the years go passing by, poi mi chiudo nel frigorifero, che ha una temperatura più accogliente di quella del mio balcone.


*l’imperatore galattico huang ha un carattere un po’ impulsivo, occorre dirlo. ma mica è il solo

** adesso non crederete davvero che un imperatore galattico possa fare tutto quello che gli pare, no?


ultim’ora

secondo alcune scuole di pensiero sostenute da scienziati dissidenti, l’inaugurazione di un nuovo acceleratore di particelle al cern di ginevra potrebbe portare alla creazione di un buco nero in svizzera. secondo altre scuole di pensiero più ortodosse, in ogni caso nessuno noterebbe la differenza dalla svizzera.