sabato 17 aprile 2004

suicidio. e poi? (pa...

suicidio. e poi? (palermo. manifesto sul portale della chiesa della martorana)


 



sto tornando dal corso di teoria e tecnica del suicidio (lo tiene un maestro giapponese che ha inventato la lapidazione in stile hokkaido. al posto delle pietre si usa il tofu)


la lezione era incentrata sullo sfruttare la forza degli altri, secondo i dettami della scuola judo. tipo andare a pamplona travestito da meccanico ferrari, o entrare in un bar mitzvah e ordinare un caffè.


inizialmente mi ero iscritto al corso di autoipnosi. mi affascinava il concetto di mettere a dormire il cervello e riuscire a spegnersi. solo che poi hanno selezionato la mia auto (toledo 1991™), che era molto più brava di me.


per allenarmi ho passato il pomeriggio a discutere di ermeneutica con un koala (ribattezzato lumpur) che mi ha massacrato sul piano dialettico. è stato piuttosto snervante. anche perché non la finiva di arrampicarsi sugli eucalipti e mi interrompeva continuamente per parlare con il suo agente di borsa.


arrivo a casa distrutto e metto sullo stereo un live di jimmy witherspoon e robben ford (curioso, uno passa una vita a produrre macchine, fa 4 anni di presidenza degli stati uniti e nel frattempo suona la chitarra da dio)


 



delirio digestivo. eddiemac (aka seltzer)


-usa la forza luke. fidati del tuo istinto e tira su l’astronave


-tirarla su non è un problema maestro. ma ancora non capisco come sono riuscito a mangiarla…

1 commento:

jaft ha detto...

ecco perchè hai fallito

attimo di silenzio
poi luke sbianca
prima di morire, scrive con le dita nella melmazza della palude una parola:
bicarbonato