lunedì 11 luglio 2005

la luce rossa del radiatore lampeggia sul cruscotto di toledo 1991™ con un’insistenza fuori dal comune. come insegna ian fleming, le spie sono cocciute.

di tanto in tanto, si inserisce anche quella dell’olio, in controcanto.

entrambi gli specialisti in materia sono d’accordo con la diagnosi: di questa macchina non si capisce un cazzo.

entrambi, propendono per l’utilizzo ad oltranza del buon vecchio metodo sperimentale galileiano: se la macchina esplode, significa che realmente c’era qualcosa che non andava.

il mio maestro di solipsismo sostiene che dovrei ignorare le luci rosse (e anche buona parte dell’universo); ma del resto il corso di solipsismo è sospeso fino a che il mio maestro non risolve una piccola antinomia interna, ossia se abbia senso insegnare il solipsismo a qualcuno. il fatto che il mio maestro di solipsismo sia una pianta di rucola, apparentemente non risolve il problema.

arrivo a casa e infilo nello stereo la seconda sinfonia “la complementare” di igor solov’ev, nella partitura originaria per violoncello viola e frullatore giallo, live in cadempino. mi aiuta a meditare.


mi concentro sul koan di yoshi, scritto nel 1650 in un monastero di kyoto


il discepolo chiese a yoshi - se un’automobile esplode, è ancora un’automobile?

yoshi rispose - può il buddha perdere la sua natura? e soprattutto, che cazzo è un automobile?

ed entrambi furono illuminati


io mi limito ad uscire a cena e lasciare accesa la luce


promemoria

- quando si disegnano piante, se si usa il verde gli architetti se la prendono a male

- cambiare la cassetta nello stereo della macchina (così anche il meccanico si ascolta qualcosa di diverso)

- comprare un costume di ricambio

- salvare l’universo dalla distruzione

- comprare una forbice per mancini


12 commenti:

anonimo ha detto...

le spie rosse dovrebbero essere quelle del KGB.

gudbaj doson

xlthlx ha detto...

oh. voglio anch'io un frullatore giallo...

Ubikindred ha detto...

Non voglio sapere a chi appartengono le spie dell'olio.....

anonimo ha detto...

naturalmente la spia rossa del radiatore vuol dire che è davvero finita la guerra fredda e perciò ti conviene controllare l'acqua (che con unmiliardoepassa di cinesi aspetteresti un bel po' a trovare una fontanella libera), quella dell'olio invece so' proprio cinesi (cioé i cinesi che non stanno in fila per l'acqua) che aspettano che si liberi un posto per la notte nella culla del rinascimento

marcell_o

e.l.e.n.a. ha detto...

..ma dici cocciute perché ti amavano e tu nisba?

e.l.e.n.a. ha detto...

..e comunque...con tutti i soldi che sprecano all'inter... neanche un necessaire... tze!

anonimo ha detto...

doson: venerdì 1 luglio avevo prospettato fossero della stasi. berlino e mosca non sono poi così lontane
xlthlx: vabbè, devi darmi qualcosa in cambio
ubik: le spie dell’olio sono quelle che vengono addestrate nei frantoi della toscana. l’onu sta attivando un programma di food for oil in cambio del loro smantellamento
marcell: i cinesi sono tanti, non so se stanno tutti in una culla
elena: no, cocciute perchè il cruscotto della mia machina è in coccio marsigliese (io ho chiesto a moratti se dava dei soldi anche a me, ma mi ha detto che a) non si può perchè non sono interista b) non vado mai in infortunio e c) salute. e poi una volta ho vinto un pesce rosso al luna park, gli interisti non sono abiutati alla gente che vince)

eddie

e.l.e.n.a. ha detto...

eddie, i tuoi ragionamenti non fanno una piega... che appretto usi???

junior ha detto...

elena mi ha fregato la battuta su mancini.

mi rifarò dicendo che anticamente accanto alle spie dell'olio esistevano anche le spie dello stanlio

e.l.e.n.a. ha detto...

...beh, con quelle dell'olio la passi liscia, con quelle dell'aceto sono cazzi acidi...

kairos ha detto...

la luce accesa per troppi giorni equivale a 769000 spie accese. sarebbe il caso di porre rimedio.

eddiemac ha detto...

elena: mi appretto a non usarne più (...)
ju: sei dannoso come un cocktail alla varechina. in effetti ti amo per questo.
kairos: hai ragione, ma non riesco a trovare un modo intelligente per farlo