mercoledì 17 maggio 2006

esco di casa con la rassicurante espressione di anthony perkins dipinta in volto: ovviamente significa che ho dormito bene e sono in pace con il mondo.

sulle scale incrocio due cartomanti che mi trattengono per discutere su alcuni riferimenti esoterici del libro di toth. provo a stenderle con un doppio mawashi tsuki, ma sono più forti di me (non è che ci voglia poi molto, ma vabbè) e se ne vanno solo quando le interrompo e chiedo se oltre al libro di toth non abbiano qualche citazione anche dal libro di puskas e hideguti.

nel frattempo il mio cervello trasmette l’edizione dell’84 dei giochi senza frontiere, il mio stomaco ha preparato una bozza di accordo per un prossimo divorzio e io realizzo che, da un punto di vista olistico, io e i miei organi interni abbiamo qualche problema di comprensione.

per migliorarmi la giornata, un ambulante cerca di vendermi un kit-suicidio con annesso l’accendino che jan palach avrebbe voluto avere ma non ha mai osato chiedere, è mercoledì e quindi il parcheggio più vicino all’ufficio è di fianco ai bastioni di orione, ma in divieto di sosta, e il pc dell’ufficio decide che ha problemi di linea credo per l’imminenza della prova costume.

chiamo il call center ufi per chiedere se mi possono rapire, ma risponde sempre la segreteria telefonica con la voce di un turista dell’oberland bernese che dice "gioco il jolly".



teoria e tecnica della spiritualità occidentale


- maestro, ho capito che i menhir, così come gli obelischi e i totem, sono un simbolo dell’innalzamento dell’anima che, ancorata alla divinità madre, si protende verso un’altra divinità identificata, grazie agli studi astronomici dei sacerdoti, con il cielo; un collegamento, per così dire. quello che mi sfugge è la funzione del dolmen.

- ah, beh. mettere due menihr vicini aveva un preciso significato rituale. ma per mettere fine alle liti dottrinali, qualcuno doveva pur inventare la traversa, prima o poi

15 commenti:

manuelcalavera ha detto...

con quello che costa la benzina, si è costretti ad utilizzare la tecnica mongola: ricoprirsi di sterco secco. lo svantaggio è una combustione lentissima, e il film della propria vita lo si vede 3 o 4 volte, anche con i contenuti speciali.

foxinthesnow979 ha detto...

nell'84 le frontiere ancora c'erano; ecco il significato forte del tutto.

Ubikindred ha detto...

In effetti oggi Palach sarebeb impossibilitato da un blocco alla combustione umana a causa della soglia dei pm10...

Anxanum ha detto...

mi preoccuperei nel vedere moggi che mette le reti ai menhir

anonimo ha detto...

pur di non dover pitturare, andrei a vivere sotto un dolmen... il menhir mi sembra un pò forfettario...

anonimo ha detto...

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.asterix-international.de/asterix/pics/characters/obelix.gif&imgrefurl=http://www.asterix-international.de/asterix/characters.shtml&h=284&w=208&sz=37&tbnid=YR8j78pEaqfhEM:&tbnh=110&tbnw=80&hl=it&start=2&prev=/images%3Fq%3Dobelix%2Bmenhir%26svnum%3D10%26hl%3Dit%26lr%3D%26sa%3DN



prova

anonimo ha detto...

i menhir sarebbero link verso la divinità.

ma allora siamo tutti in copia cache per conto di dio.


Strelnik

Ubikindred ha detto...

Ah ah ah! Bisognerebbe scolpire una targa (o pensi che appesantirebbe troppo il traffico?) con scritto:"Il Principio Unificante è Gary Cooper!" ;-)

anonimo ha detto...

trois, deux, un, fiiiiiiiiit!

Stitch81 ha detto...

Mi scusi, dov'è finito il gatto?

anonimo ha detto...

manuel: c'è anche chi si ricopre di sterco secco senza darsi fuoco, così, per il solo piacere di farlo. così almeno uno evita il film della prpria vita (non so, ma per me, il mio sarebbe una palla)

fox: nell'84 c'erano molte cose. ecco il significato forte del tutto

ubik1: ci stanno uccidendo i sogni, ecco

anxanum: no, le reti vengono dopo, con arpanet

anonimo1: secondo me pitturavano anche i dolmen.

anonimo2: ho provato

strel: sì, ma non tutti hanno il pieno di benzina e indossano gli occhiali scuri. le cavallette, invece (milioni di cavallette) quelle ci sono per tutti.

ubik2: io lo farei. davvero.

anonimo 3: chi sei, la reincarnazione di denis pettiaux?

stitch: gatto? quale gatto?

Stitch81 ha detto...

Il gatto nel template...


...non crederà che io vengo fin qua solo per leggerla?!

eddiemac ha detto...

non c'è nessun gatto nel template, a quanto mi consta. altervista si prende gioco di lei

ReginaPazzia ha detto...

Penso che lei sia geniale





ok lo ammetto, era vomitosamente adulatorio e aveva dell'incredibile





il fatto che penso

eddiemac ha detto...

regina, se fossi geniale, sarei ricco.


(il fatto che una creatura a base carbonio pensi, in effetti ha davvero dell'incredibile. per altro, noi giustamente si fa di tutto per dimenticare)