lunedì 20 novembre 2006

concerto per viola, rosso vivace e motore a reazione, in 4/4


ieri sera, all’aeroporto* c’era il comitato di accoglienza del ‘gruppo studi sulla persona umana’ al gran completo.

mentre mi riportavano a casa disquisivamo sulle domande fondamentali dell'esistenza, tipo: chi sono io? qual è lo scopo della vita, e della vita umana in particolare? ci va la panna nella carbonara? e abbiamo deciso di fermarci nella nostra pizzeria di fiducia per una pizza quattro stagioni all’inferno, con i seguenti ingredienti:

- tonno e cipolle

- melanzane e grana

- salame piccante, peperoni e tabasco

- speck e zola.

la variante cozze e nutella, non ce la siamo sentiti.

i risultati della riunione saranno raccolti in una dispensa per gli iscritti all’associazione ma si possono sintetizzare in:

a) vivere alla latitudine sbagliata può inibire il sistema nervoso centrale

b) mai sottovalutare l’importanza di trovare parcheggio

c) l’idea di imprinting è lampante quando al concerto della bandabardò molti partecipanti non conoscono tutte le canzoni del gruppo ma *tutti* cantano una canzone dei pooh.

d) tutto quello di cui un essere umano ha bisogno, in certi momenti, è un’altra birra.


*alcune cose che ho imparato durante un anno di frequentazioni di aeroporti:


1. dietro alle nuove leggi sulla sicurezza negli aeroporti, e in particolare sui controlli per il trasporto dei liquidi sugli aerei, ci deve essere un disegno per la promozione dell’autostima.

cioè, l’utente medio ha tempo una mezz’ora di coda in attesa di passare i controlli in cui può riflettere sul fatto che se un branco di inutili alienati mentali è a capo degli enti per la sicurezza dei voli, allora anche lui ha qualche speranza per una laurea in fisica nucleare.

2. per evitare che le code ai controlli si estendano fino alle piste di decollo, si creano dei percorsi obbligati per cui ci si trova a passare più volte dalla stessa mattonella della sala controlli: un signore che ha deciso di lasciare a terra la borsa per riprenderla al passaggio successivo ha scatenato un’ondata di panico che, a confronto, wall street nel ’29 sembrava una sala relax.

se questa per voi non è una prova dell’operato degli ufi crudeli sul pianeta, io non so più che dirvi.

3. i viaggiatori di lungo corso, se possono scegliere, si siedono di fianco alle uscite di sicurezza dell’aereo. state pensando che sono consci del pericolo dato dal calcolo delle probabilità ore di volo/numero di incidenti. niente affatto: c’è più spazio per le gambe (del resto non è che uno sano di mente può pensare che se un aereo ha la pessima idea di schiantarsi da qualche parte l’uscita di sicurezza serva a qualcosa).

4. esistono degli aerei a forma di dugongo.

18 commenti:

davideman ha detto...

Tu hai degli evidenti disordini alimentari... nella carbonara non ci va la panna!


oh... oh... buon inizio settimana

e.l.e.n.a. ha detto...

esatto, non ci va assolutamente la panna!

prossima volta, se volete, vi faccio la carbonara...

(ma non ditelo a nessuno...)

consu85 ha detto...

Oggi ho imparato la parola dugongo!!


Cmq, se ti può consolare, io nella carbonara la panna ce la metto (anche se in effetti non ci vorrebbe) perchè nella mia mente malata una confezione di panna da cucina è meno calorica di un uovo, per cui su "ics" uova da inserire ne baratto una con la panna! :p

viridian ha detto...

Ok, i gironi infernali dell'aeroporto. Ma delle visioni dantesche date dalla pizza, non ci parli?

emmeblog ha detto...

vabbè, che senso ha, ora, dire che la panna nella carbonara non ci va?

ho bisogno di una birra.

(certo, anche uno spicchio di ognuna della quattro stagioni infernali non ci starebbe male)

galloz ha detto...

Cosa avrà voluto dire???

anonimo ha detto...

vabbé che fermarsi sui dettagli è da scemi (e io in effetti lo sono), ma la panna nella carbonara nooo!

è molto peggio che mettersi le dita nel naso: è una selvaggeria bella e buona (no, buona no e neanche bella).

questo sarebbe già un buon motivo per non frequentare questo blog (e in effetti l'unico motivo è che nessuno m'ha invitato e che posso smettere quando voglio) però ci terrei a dire che forse al di sotto di 7-800 chilometri l'aereo non conviene proprio... trenitalia a parte, che (forse sponsorizzata dall'alitalia) fa il possibile per rendere non appetibile il treno. costa poco, puoi portare tutti i liquidi che vuoi, puoi andare al cesso a farti le canne (d'altra parte i cessi dei treni servono a tutto meno che ad andare al cesso), puoi portare in cabina anche la mummia di tutenkamon e tenerla sul corridoio a rompere le palle a tutti quelli che passano, ecc.

nelle stazioni s'incontra gente più interessante che negli aereoporti...

ma la cosa più bella è che puoi arrivare alla stazione all'ultimo minuto senza aver speso 40-60 euro di taxi...

marcell_o

manuelcalavera ha detto...

ci va sì, un cucchiaio di panna. al limite, per i fighetti, di latte.

quante al percorso delle code, i responsabili della sicurezza si sono avvalsi della consulenza del campione cantonale di snake.

anonimo ha detto...

Ma il dugongo è quel salsiccione marino di svariati quintali che si ostina a spacciarsi per essere senziente con i baffoni da tricheco?


Se gli aerei che hai utilizzato somigliano a lui, ritengo probabile che tu sia stato imbarcato a tradimento su un'astronavicella degli ufi.

Crudeli, perdipiù.


- Musashi

hubrys ha detto...

(esiste anche l'ìopzione: non scrivere commenti, dirai tu. eh, ma la grafomania e le altre storie, sai)

hubrys ha detto...

banda bardo bardò.

banda peugeot peugeot.

non sapere scrivere un commento intelligente ai tuoi post è una cosa che mi fa andare in bestia. ci sto dei giorni a pensare per poi partorire queste cacate.

sarà l'autunno.

anonimo ha detto...

Una volta mi è capitato di vedere l'ambasciatore americano in Germania all'aeroporto, con tutto il suo interminabile corteo di macchinoni lunghissimi e lentissimi, immagino per non discriminare eventuali attentatori claudicanti. Mentre ero lì riflettevo sull'arroganza del potere americano e anche su quanto fa cagare la bandabardò, barboni comunisti del cazzo. Questo non c'entra, ma non sapevo come inserirlo in un altro modo.


tamas

framilla ha detto...

in tutto questo io ignoro il significato della parola dugongo e la cosa mi dà non poco fastidio, ecco! devoto oli sto arrivandooooooo!!!

eddiemac ha detto...

davide: oh oh. grazie. pure attè

elena: sì, dai. (con o senza panna)

consu: non si finisce mai di imparare, eh?

vì: non posso. quella pizza è segnalata alla convenzione di ginevra come arma non convenzionale, e in alcune zone del pianeta ne è vietato l'uso

galloz: se metti un soggetto, magari provo a rispondere

emme: guarda, non lo so. la birra però a volte serve davvero

marcello: ho preparato uno schemino.

tempo impiegato all inclusive: in treno dalle 9 alle 15 ore, estendibili ad libitum. in aereo dalle 4 alle 5 ore

costo del viaggio a/r: in treno 106 euro. in aereo dai 50 ai 100 euro, a seconda delle offerte.

costo dei trasferimenti: tragitto per le stazione 4 euro. tragitto per gli aeroporti 11 euro più una pizza in compagnia.


no, davvero, non mi spiego perchè viaggio in aereo.

manuel: quella cosa di snake, ci avevo pensato. (un cucchiaio di panna ci va, è deciso)

musashi: il dugongo vive e lotta insieme a noi (gli ufi anche, ma il per concetto di "insieme" bisogna considerare il tutto in una prospettiva olistica)

hubrys: poi un commento intelligente stonerebbe con il blog, però (si sta come d'autunno, sugli alberi, le bombe a mano)

tamas: tecnicamente, solo uno è un barbone. per quanto riguarda l'ambasciatore, temo che i macchinoni siano previsti dal protocollo (ma non quello di kyoto).

dugongo ha detto...

certi aerei hanno una forma bellissima!

christina1979 ha detto...

uao, non sapevo fossi vicino di casa della consu :D allora, per invogliarti a tornare a trovarci, ho appena messo il link del tuo blog sul nostro,

ciao!

p.s.: rido già alle prime 2 righe dei tuoi post :D

Isaura ha detto...

ma no che non ci va la panna nella carbonara ...


intanto rifletto sulla destabilizzante notizia che il free cell è il prototipo dell'esistenza spazio-temporale ..


gatto estroso

Sienda ha detto...

volevo chiedere cos'era il dugongo, poi Musashi l'ha spiegato e allora io ho capito che lo confondo con Costanzo.