esercizi di stile
studio # 213
natura morta con fotografia sbiadita
quando sei bambino capisci sempre le cose che ti spiegano. a volte fai finta di non capire, ma solo per far piacere ai grandi, che sono contenti quando pensano che i bambini non capiscono, non so bene perché, forse perché così si sentono ancora più grandi.
quello che non capisci è perché i grandi debbano mentire così spesso, che se solo la smettessero di mentirti, faresti molta meno fatica a crescere, e magari la smetteresti di chiuderti negli armadi. che poi gli armadi sanno di naftalina, che non mi è mai piaciuta, e non so mica come faccia eta beta che se la mangia, e poi finisce che ti devi nascondere nei tombini, che lì è più difficile che ti trovino.
voglio dire, io lo so che uno mente quando ha paura, ma non è mica facile capire di cosa ha paura un grande. magari ha paura delle stesse cose di cui ho paura io, le punture, guardare i film dell’orrore e che le persone non mi vogliano più bene e smettano di tenermi stretto.
poi i tombini sono molto utili anche quando i grandi si arrabbiano con me senza che io abbia fatto niente, che mi viene sempre da piangere, ma non posso perché mica voglio dargli soddisfazione.
nei tombini, quando piangi non ti vede nessuno.
l'unica cosa negativa è che nei tombini è sempre buio e non puoi leggere, ma tanto quando piangi non è che hai tanta voglia di metterti a leggere.
14 commenti:
non sai quanto siano utili le minitorce, nei tombini.
un po' per evitare i ratti delle fogne (o per farci amicizia, dipende dai gusti), un po' per fare le facce-dell'orrore-buffe (che se sei fortunato, trovi un ratto col senso dell'umorismo e ti passa la voglia id piangere), un po' per metterti a leggere, tanto prima o poi di piangere ti passa comunque la voglia (anche per sfinimento, eh), ma nel tombino si continua a stare bene e chi te lo fa fare di uscire, che poi magari piove (e terra e polvere che tira vento)?
(e poi un bacio, anche se pensi che guardo schifezze animate)
E' che tu ti devi fidare dei tuoi buoni amici che ti fanno vedere i capolavori poetici dell'animazione giapponese, anche se tu sei un ingrato che è cresciuto nei tombini e poi ti lamenti tutto il tempo, che poi non è che i ratti siano 'sti gran cinefili eh!
ma un po' cinofili sì, dai, per via del comune odio gattesco.
(vabbè, è colpa di ubik, io scrivo un commento poetico (era assolutamente poetico) e lui se ne esce di nuovo con la polemica dell'amico fidato e dei capolavori e del cinefilo incompreso.
poi è il minimo che io faccia una battuta triste. vergogna, ubik, vergogna.)
No, adesso, come se io fossi impoetico! Sono poeticissimo! Più o meno come la Principessa Mononoke che qualcuno continua a definire urendo e violento! Ecco!
I tuoi post sull'infanzia mi fan venire una nostalgia lacerante dei miei vecchi tombini.
tutti avevano tombini nei quali nascondersi. C'è chi ne esce e chi no, però.
Se gli adulti non dicessero bugie, non ci sarebbe più gusto.
Ad essere adulti, dici? ;-)
nei tombini si nascondono, oltre ai bambini, anche i tecnici di fastweb, mi dicono. vedi un po' se li incontri lì.
un bacio
già.
è vero, divrebbero smetterla di mentire, anche perché poi quando cresci a volte sembra anche a te che le bugie siano l'unica strada possibile. stronzi, ecco.
Beh, suvvìa, non è detto: l'alternativa alle bugie è diventare diplomatici, come me (AH AH AH AH!!)
sembri un pasticcere, ubi...
emme: le minitorce in quell'universo erano sconosciute. 'chi te lo fa fare di uscire', invece, è un'ottima domanda. (io non penso che guardi schifezze animate, ne sono sicuro :) bacio)
ubik: io mi fido, è quello il problema. (il tuo concetto di poesia è la scena stoner norvegese)
juditta: vecchi? no, dai.
greenwich: gli adulti fanno già un sacco di cose inutili, ci manca solo che raccontino balle.
fox: secondo me i tecnici fastweb non esistono.
e-i: guarda, sono d'accordo.
elena: la diplomazia di ubik è entrata nella storia, ormai
Adesso mi ficco direttamente nella fossa biologica.
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