mercoledì 1 dicembre 2010

secondo una scuola di pensiero orientale bisognerebbe sforzarsi di essere sempre presenti a se stessi. io credo sia per via del fatto che se non sei presente a te stesso, quando ti parli non ti puoi rispondere perché sei impegnato da un’altra parte. ma magari non avevi neanche niente di intelligente da rispondere.
in ogni caso, forse è una buona cosa essere presenti a se stessi, ma secondo me i miei organi interni stanno esagerando.
esco di casa la mattina e c’è del permafrost sul parabrezza.
le divinità preposte al controllo del clima stanno dando del loro meglio. però non qui, evidentemente.
sulla strada cerco un marktkauf per comprare qualche grado di latitudine sud a basso costo, con scarsi risultati.
il mio nuovo maestro di yoga (il maestro di yoga tecnicamente si chiama yogi. l’allievo, bubu) ha studiato delle tecniche innovative per l’accettazione del samsara: dopo il saluto al sole è previsto il saluto alla galassia, così, per allargare il giro delle conoscenze. e poi, voglio dire, c’è più possibilità che qualcuno risponda (finora niente, eh, ma noi non ci arrendiamo).
c’è anche da dire che attualmente il mio nuovo maestro di yoga è uno dei criceti che faceva andare il computer dell’ufficio (adesso indossa una tunica bianca e predica l’atarassia), ma comunque sto ottenendo dei risultati tangibili: per ora, nella migliore tradizione dei guru postmoderni (come sai baba o’riley), riesco a materializzare dal nulla delle matitine ikea nella tasca della giacca.
nel pomeriggio rischio di investire un fagiano con un’evidente sindrome di korsakov mentre cerca di attraversare la strada camminando da destra a sinistra e viceversa, in loop.
per il resto, sto aspettando con ansia un’invasione di ufi, ma quelli con la neve mica si muovono, almeno fino a quando non trovano un gommista in grado di montargli le catene sull’astronave.

2 commenti:

Ciclofrenia ha detto...

Questo è uno dei post più belli che abbia mai letto negli ultimi anni.

Gaia1978 ha detto...

a proposito di guru, Shrila Prabhupada era un vero e grande guru, una bella anima.
Tu Eddie hai mai letto la Bhagavad Gita?
che non è il racconto di una gita a Bhagdad, come riferisce mia nonna...