lunedì 12 dicembre 2011

io e il gatto di arnold (sì, lo so, voi sapevate che arnold aveva un pesce di nome abramo, ma insomma, aveva anche un gatto di nome vladimir) stavamo esaminando i risvolti della teoria del caos applicata ai sistemi viventi*.
il mio maestro di ikebana per neuroni sostiene che siamo circondati da sistemi instabili (tipo splinder, o il mio cervello) e questo dovrebbe insegnarci a non essere severi con noi stessi quando buttiamo via tempo e capacità e viviamo nel disordine: non bisognerebbe mai sottovalutare l’importanza di essere una struttura dissipativa, perché è la base della vita.
ad ogni modo, io già ho un master in “buttare via tempo e capacità” e presto avrò un colloquio per ottenere una cattedra presso un pub di dublino, quindi credo di essere a posto.
certo, non bisognerebbe neanche sottovalutare il fatto che il mio maestro di ikebana neuronale attualmente è un capibara che odia il mainstream e ascolta solo musica hindi.

*il gatto si ostina a scrivere v20. sappiate che io sono contrario

1 commento:

r3dz ha detto...

grazie per esser migrato da splinder, per un attimo ho temuto il peggio.