martedì 13 marzo 2012

nel frattempo sono cominciati gli allenamenti per i campionati mondiali di umidità, che da queste parti culminano con la festa dell’umidità che si tiene a luglio, sotto tendoni (solitamente lasciati a mollo negli acquitrini vicino al lago) dentro cui fioriscono muschi, licheni, salamelle, birre in bicchieri di plastica e, per i nostalgici, una bandiera rossa dietro il bancone del bar.
io ho una mobilità articolare pari a quella di un attaccapanni in ferro battuto (o, in alternativa, rita levi montalcini quando ha mal di schiena) e devo noleggiare un ghiro pratico di stretching (ti zampetta addosso finché non ti ha sistemato, ma solo se non è in letargo) che ovviamente è in contatto con gli spiriti (perché il medium è il massaggio), ma soprattutto quelli che contemplano alcol etilico (un’esemplificazione di quello che si intende con la frase “prendere due piccioni con una fata”)*.
io vado verso l’ufficio cercando di ignorare:
- il fatto che ci sono 4 gradi e si prevede un’escursione termica tipo quella del kalahari
- un inuit che stava cercando parcheggio e che si è perso seguendo una subaru targata appenzello interno
- un ambulante gambiano che si fa chiamare jonathan livingstone e non vuole lasciarmi passare finché non mi ha venduto la naturalis historia di plinio il vecchio (ora per motivi di political correctness si chiama plinio l’anziano) in comodi fascicoli settimanali contornata da un mazzo di mimosa e un braccialetto luminescente.
lo affronto con un jo (il jo è un’arma tipica dell’aikido e consiste nel citare all’avversario un monologo da “piccole donne” finché l’avversario crolla a terra stordito, cosa che di solito accade dopo pochi secondi) e lo metto in fuga.
in ufficio mi limito a contare le telefonate intelligenti (cioè, finora nessuna, ma resto in attesa) e verificare che un coro di nani da giardino non irrompa cantando highway to hell nella versione degli hayseed dixie (non avete idea di quello che può succedere in un ufficio, se ha delle porte su altre dimensioni).
quando esco dall’ufficio mi cimento in attività decisamente più utili, tipo andare in riva al lago a cronometrare le apnee degli svassi.


* mi sa che sto esagerando con le parentesi. nel caso stiate leggendo ad alta voce ed avvertiate senso di vertigine, dispnea, capogiri e perdita dell’equilibrio contattate un logopedista autorizzato; se continuate a leggere, sappiate che peggiorerà e io non sono responsabile di svenimenti o qualsiasi altro danno alla vostra salute mentale (che poi, se state leggendo qui non avete una salute mentale, fatevene una ragione). se invece siete già svenuti, contattate il mio avvocato. conto sul fatto che se siete svenuti non avete letto questa cosa dell’avvocato, ovviamente.

10 commenti:

e.l.e.n.a. ha detto...

e no, comunque devo aggiornarti: ora si chiama plinio il diversamente giovane.

(ma davvero se svengo devo chiamare il carcarlo?)

eddiemac ha detto...

(sì, ma solo se non mi costa troppo in birre medie. sennò il criceto va bene uguale, che il carcarlo mica si offende)

e.l.e.n.a. ha detto...

il criceto potrebbe diventare junior partner del carcarlo. sai quanto lavoro sbrigherebbe la notte?!?

fede ha detto...

oh, salute tutto bene vedo, meno male. quando hai finito di farti saltellare addosso, vorrei mi prestassi il ghiro pratico, poi te lo rimando via posta.
(le parentesi mi hanno fatto venire la febbre, sembrava di leggere dfw). (vedi? la febbre).

laflauta ha detto...

e gnente. svenivo di parentesi e volevo renderlo noto.

Anonimo ha detto...

Veramente, mi sentivo in dovere di precisare che ora si chiama Plinio Il Senile

Anonimo ha detto...

(Con cintura, naturalmente. Cintura ni sicurezza)

roberta ha detto...

A volte leggere te é come leggere Heidegger.Partono gli occhi.

Anonimo ha detto...

a me le parentesi mi piacciono (ciao eddie)
giu'

Roberta ha detto...

Sono tornata qui per dire qualcosa.
(ah!se solo le parole potessero parlare).
ma.
(il pensiero che vorrei esprimere continua a sgusciare via).
E comunque avete ragione, dopo il fuoco e la ruota, le parentesi sono l'invenzione più importante della storia. (Appeal e fattezze delle virgolette a parte).
Ciao Eddie. il tuo blog é un caVolavoro!