mercoledì 18 aprile 2012

lunedì mattina verso le otto e venti c’era un vento gelido che si insinuava nelle valli e nelle giacche a vento, ma almeno la giornata era così limpida che il lago si vedeva in hd.
dopo cinque minuti una divinità ctonia che mi odia da quando l’ho battuta a ping pong dichiarava ufficialmente aperta la stagione delle piogge e ora la fine del maltempo è prevista grossomodo per metà giugno.
quindi va in onda la replica del diluvio universale, io ho una mobilità articolare che ricorda da vicino quella di un paracarro e sto valutando un approccio olistico al problema tramite sedute di massoterapia, ossia una terapia medica basata sulla lapidazione.
accendo la tv e decido di rimanere sul divano per lo meno fino alla morte termica dell’universo.
yupp heynckes schiera schweinsteiger non in buone condizioni al posto di müller, una mossa a sorpresa che secondo i commentatori ha lo scopo di guadagnare potenza, ma ha il difetto di perdere campobasso.
robben si esprime sui suoi soliti livelli (dribbling, dribbling, palla persa) gomez sbaglia ottocento palle gol ma poi segna di ginocchio sinistro dopo aver mancato la palla con il piede destro, mentre l’allenatore del real madrid scuote la testa e fa un’espressione così intelligente da sembrare il ritratto di un coregone smarrito.
nel frattempo alla bern arena, al cinquantanovesimo minuto e 57 secondi, il senatore mccarthy si ritrova il disco dell’anno e fa esplodere zurigo.
io avverto un tremito nella forza (che si manifesta con un’epifania dopo l’inquadratura di un tifoso con un taglio di capelli vokuhila) e inizio a captare una trasmissione proveniente da una galassia lontana che spiegherebbe l’origine dell’universo (le domanda base in senso strettamente filosofico sarebbero: perché c’è qualcosa, invece del nulla? perché si dà l’essere, invece del non essere? perché ho messo le scarpe da tennis, invece degli anfibi?) e invece alla fine si rivela un algoritmo per il montaggio di una cassettiera hemnes in ugrofinnico.

3 commenti:

Mr. Tambourine ha detto...

Mi piaci.
Su Yupp Heynckes e la storia Potenza/Campobasso ho attraversato tre stadi.
1. Entusiasmo (per l'apparente nonsense);
2. Disgusto (per il sense);
3. Entusiasmo (per il sense).

Viandante ha detto...

Mi sa che Persefone (Una delle divinità Ctonie) Offesa, dopo essere stata battuta da te a ping pong...se n'e' tornata negli inferi per chiedere al marito Ade di vendicarsi in suo nome.... E se Persefone e' sottoterra (appunto ctonia) certo che poi viene a piovere...Demetra si incazza e di brutto! La figlia era appena tornata e aveva gia' ripreso un po' di colorito...

Anonimo ha detto...

vokuhilarious