lunedì 12 novembre 2012

stavo cercando di suicidarmi con freecell (un team di esperti ha stabilito che è possibile, anche se c’è il fondato rischio di non morire ma di diventare epilettici a vita) quando un emissario di andreetta e pesciallo* mi fa sapere che martina navratilova, franco davin e suo fratello bicer mi aspettano per disquisire sulle possibilità di del potro di arrivare in finale al master.
di norma leggerei il futuro nei fondi di gattinara, ma è un passatempo decisamente costoso, così decido di aspettare domenica.
nel frattempo mi inserisco in contese verbali con la delicatezza che contraddistingue un board check di petteri nummelin e continuo ad interrogarmi sul principio di realtà (secondo un’interpretazione filosofica eterodossa che attualmente mi sento di condividere, la realtà non è altro che ciò che continua ad esistere anche quando smetti di crederci. è un modo come un altro per dire che il nostro universo è piuttosto testardo).
quando ho un po’ di tempo mi sdraio sul divano e studio le affinità e le divergenze fra il brandy vecchia romagna e il brandy questa mano zingara.

* se non sapete chi sono andreetta e pesciallo vuol dire che non avete mai visto la tsi (che adesso si chiama rsi perché la creatività degli svizzeri è illimitata). d’altra parte, google sta lì apposta, devo dirvelo io? ma se solo aveste un briciolo di fiducia in me (lo so che non l’avete, dico per dire) potete tranquillamente andare avanti a non saperlo e vivere bene uguale.

ultim’ora
in uno studio sulla cultura arcaica pubblicato sulla rivista “nature” l’etnologo marc zetterberg è giunto alla conclusione che alcune frasi della saggezza popolare mediterranea andrebbero riviste sulla base di pregiudizi radicati nelle comunità di quelle aree geografiche. i risultati dello studio saranno pubblicato in un libro edito dal saggiatore dal titolo timeo danaos et dona bionda

4 commenti:

e.l.e.n.a. ha detto...

per la precisione, bicer, padre del mio concittadino bicerin, ha affermato che dal potro ha ottime possibilità di bersi l'avversario.

danilo ha detto...

La citazione era da Dick, giusto? Ma non è l'universo ad essere testardo, è quello che noi smettiamo di credere ad esserlo. Ogni tanto si arrende, ma mica sempre.
Comunque, converrai, è degno di nota il fatto di dover dimostrare di non essere un robot per poter commentare una citazione da Dick.

marcell_o ha detto...

cercherò di non morire in svizzera per non correre il rischio di venir "trattato" da andreetta e pesciallo. cioè, in realtà, cercherò di non morire affatto, ma per quanto io mi reputi testardo è possibile che non accada (di restare vivo) e in questo caso la realtà testarda (la parte di me che restarà sotto forma di realtà testarda, ancorché in via di putrefazione) andrebbe cremata
più che altro sono curioso di sapere se e quale realtà esisterà dopo le primarie, quella di renzi candidato premier o di bersani, vabbe' pure di vendola o puppato (mi rifiuto già da ora di pensare anche solo come possibilità che in uno degli stramiliardi di universi paralleli possa esistere una coalizione di centrosinistra con tabacci candidato premier!

eddiemac ha detto...

danilo, sì. era p.k.d.