martedì 7 gennaio 2014

piove.
non che sia una novità, del resto.
ma è tipico di homo sapiens cercare novità, hanno anche inventato quella cosa di dividere il tempo in anni, in modo da avere anni nuovi, anni vecchi, anni usati sicuri.
l’idea che l’anno esista, se non sei un agricoltore o un astronomo, è già strana di per sé, ma posso anche capirla: homo sapiens è affascinato dai pattern e dagli schemi ricorsivi, e bisogna ammettere che questo ha i suoi vantaggi; ma l’idea che l’anno abbia un inizio è così ridicola che alcuni ufi in questo periodo tendono a comunicare meno con gli esseri umani e più con specie più evolute, tipo i lemming o i bonobo.
lo so che questa cosa che sul pianeta terra esistono specie molto più intelligenti ed evolute di homo sapiens tende ad essere sottovalutata dagli esseri umani.
del resto, non è strano che gli esseri umani tendono a risultare primi in test di intelligenza (non tutti, a dire la verità) inventati da altri esseri umani. se i bonobo inventassero dei test per misurare l’intelligenza, sono abbastanza sicuro vincerebbero i bonobo. ma i bonobo non hanno mai inventato dei test di intelligenza, e questo dovrebbe insegnarci qualcosa.
in ogni caso, se chiedete agli ufi (sempre che vi rispondano e non siano impegnati a parlare con i lemming) vi diranno che homo sapiens è così idiota che praticamente da sempre identifica l’intelligenza con l’addestrabilità. certo, questo assicura una discreta capacità di sopravvivenza, ma non venitemi a dire che la qualità della vita non ne risente.
in ogni caso, il fatto che piova e che non si vedano ufi in giro, permette a me e a martinanavratilova di guardare alternativamente la finestra e il camino acceso, il che ci rende vagamente catatonici (o atarassici, come amano dire i filosofi, sono gli psicologi che hanno frainteso) e inclini alla speculazione.
come dicono a hollywood, “stupido è chi lo stupido fa”. tranne quando sei sottotono, che allora diventa “stupido è chi lo stupido mi bemolle”.
per il resto, divido il mio tempo libero fra il wild card weekend e il campari coaching.
so che non avete idea di cosa sia un coach di campari, ma è più facile di quello che sembra: il coach fa sedere la sua squadra al bar, meglio se a un tavolo, ma va bene anche il bancone (non direttamente sul bancone, sugli sgabelli davanti al bancone, sennò il barista si innervosisce). si fanno tre o quattro giri di campari per riscaldamento, poi il coach inizia con le combinazioni: campari in due con il bianco, campari e gin, campari alla goccia, dipende dalla creatività dell'allenatore. di solito più si va verso la fine dell'allenamento, più l'allenatore è creativo.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

"divido il mio tempo libero fra il wild card weekend e il campari coaching"
ti seguo a ruota e chiedo:
-previsioni per il resto dei playoffs?
-gli ufi come vedono ne vs ind?
-previsioni per il campari?

-r3dz

eddiemac ha detto...

- tutto farebbe supporre denver, ma boh
- in tv come tutti gli altri, che negli states fa freddo e i biglietti costano una follia
- uno a zero per il campari

e.l.e.n.a. ha detto...

da cui il famoso* way of life del tirare a campari...

* famoso in quanto locuzione alcolica di cui ne faccio abuso.

marcell_o ha detto...

che bisogna fa' per entrare in squadra?
io sarei molto diligente negli allenamenti, non pretenderei neanche di scendere in campo (ma credo che nessuno scenda in campo, probabilmente si rotola in campo dopo un allenamento intenso)

Jean du Yacht ha detto...

Io sono astemio ma porto spesso il mio baio (oltrechè oltre la siepe) al bar perché anche esso sa perfettamente che Campari cavallo che l'erba cresce.

catia ha detto...

ci sono poche certezze nell'universo. tu una.

eddiemac ha detto...

elena: averna di liquori così
marcello: tre angoli la cui somma è 180 gradi
jean: astemio è una malattia
catia: te ne do un'altra. nonostante i miei sforzi, temo di non essere eterno. ma forse neanche l'universo, così siamo pari

e.l.e.n.a. ha detto...

il miglior licuore è il cordiale.

(per la precisione, l'astemìa è la malattia.)