mercoledì 13 maggio 2015

l’illuminazione richiede tempo, gran parte del quale passato ad aspettare gli operai dell’enel
(manifesto, punto 2)

io e il mio maestro di visione alternativa (un coniglio che abita in una vetrina qui vicino e ama indossare l’eskimo) stiamo cercando di acquisire dei grafici di un sistema caotico da visualizzare nello spazio delle fasi.
esistono molti modi possibili di acquisire dati sui sistemi lontani dall’equilibrio, ma pare che quello di più facile attuazione sia sgambettare i turisti tedeschi che passeggiano per il mercato.
è un lavoro ingrato, ma nessuna ricerca è mai stata portata a termine senza sacrifici.
l’obiettivo è implementare delle nuove metodologie scientifiche in grado di svecchiare l’insegnamento nelle scuole.
secondo jonas karvesson, docente di storia della filosofia alla mittuniversitetet di östersund (ma solo durante la pausa estiva, il resto dell’anno lo passa a fare delle importantissime ricerche nei bar sulle spiagge di fuerteventura) molti manuali di studio andrebbero rivisti alla luce delle nuove ricerche scientifiche.
karvesson riporta l’esempio classico per cui alcuni libri di testo riportano il curioso aneddoto per cui gli abitanti di königsberg regolavano gli orologi sulla passeggiata mattutina di immanuel kant.
secondo gli studi di karvesson, la maggior parte degli abitanti di königsberg non aveva affatto un orologio.
per questo motivo, con il consueto spirito pratico prussiano, hanno costruito un sistema olistico formato da strada, casa, carrozza a cavalli con filosofo incorporato affinché segnasse il tempo.
il che significa che kant non era un essere umano, ma semplicemente un ingranaggio dell'enorme orologio progettato da hans blumberg, borgomastro di königsberg, perché i suoi concittadini potessero sapere l'ora.
se ci fate caso, infatti, immanuel kant viene rottamato dopo la costruzione del nuovo campanile di königsberg, nel 1804.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fenomenale!
Bec

eddiemac ha detto...

pensavo più noumenale, ma occhei