mercoledì 27 gennaio 2016

kenny skødrupp, ex docente di psicologia sociale presso l’università di eureka (west virginia), nel saggio “dieci, cento milgram: praticamente un dosaggio” sostiene che i gruppi di maggior successo siano quelli che non misurano il successo. e gli alcolici, ovviamente.
questa ricerca ha dato origine a diversi paradossi accademici, oltre che infastidire alcuni teorici calvinisti, ed è il motivo per cui ora skødrupp lavora in un pub di fairmont. in ogni caso, questo sembra avvalorare la sua teoria.
io mi sveglio intorpidito e mi accorgo che qualcuno ha messo l’universo in ghiacciaia.
può essere una buona cosa nel caso qualcuno voglia conservarlo per tempi migliori, ma certo non per chi fa il tifo per l’ecpirosi.
tifare per l’ecpirosi potrebbe apparentemente essere scambiato per un atteggiamento irresponsabile o di noncuranza. io credo invece che sia importante avere obiettivi, nella vita (pure se non si ha una reflex, dico).
a parte l’ecpirosi, io penso che quando sarò grande, non so, diciamo intorno ai 30* anni, la mia più grande ambizione sarà (esattamente come ora): essere lasciato in pace.
se c’è una cosa che mi ha insegnato l’esperienza è che uno dovrebbe non essere bravo in niente, per non rischiare di diventare famoso. a volte però non ci puoi fare niente, e devi accettare di essere bravo in qualcosa.
a quel punto dovresti tenere un basso profilo, non troppo da sembrare incapace, ma nemmeno da dare l’impressione di essere bravo.
perché se qualcuno se ne accorge e si sparge la voce, poi si incasina tutto, e tu ti ritroverai a pensare con speranza all’estinzione del genere umano molto più frequentemente del solito.

* il numero è a solo scopo illustrativo e potrebbe non corrispondere esattamente alle caratteristiche del prodotto

Nessun commento: