mercoledì 6 settembre 2017

io volevo dire che i complottisti un po’ li capisco.
in fondo sono persone normali a cui è sfuggito di mano il gioco del “non sarebbe bellissimo”. a chi non succede, prima o poi?
non so se voi ci abbiate mai giocato, ma è una cosa che normalmente uno inizia a fare da piccolo, quando la vita comincia a fare un po’ schifo.
io ci giocavo tantissimo, e in genere funziona che uno immagina cose tipo:

- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che io in realtà non sono povero, ma sono una persona molto importante e conosco il presidente degli stati uniti?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che mio padre non è morto e mi insegnasse le cose che ti insegnano i padri?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che domani non c’è il compito in classe di storia e invece ci portano in gita premio in montagna?

poi però le cose bellissime non succedono mai, e allora uno magari se ne fa una ragione e inizia a studiare storia.
oppure magari non ha tutta questa voglia di studiare storia, e allora continua a giocare, e a quel punto può anche iniziare a trovare dei colpevoli, tipo:

- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che non serve studiare e faticare per imparare le cose, e tutta la campagna per l’insegnamento scolastico è stata orchestrata dai poteri forti, tipo le maestre?

da lì in poi, se la cosa ti prende la mano, viene tutto molto facile, tipo:

- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che homo sapiens è una specie sensibile, gentile e collaborativa, e tutti i mali del mondo non dipendono da noi, ma dai poteri forti, tipo bilderberg?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che le malattie non esistono, nessuno è mai morto di malattia, e tutta la campagna per la ricerca, i vaccini e le medicine è stata orchestrata dai poteri forti, tipo le università e big pharma?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che la terra è piatta, per cui non serve fare quei calcoli complicatissimi per lanciare satelliti da una sfera in movimento e tutta la campagna contro il terrapiattismo è stata orchestrata dai poteri forti, tipo eratostene?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che il montenegro fa bene alla salute, e tutta la campagna contro l'alcool è stata orchestrata dai poteri forti, tipo la serbia?
- non sarebbe bellissimo se venisse fuori che io sono intelligentissimo, e tutta la campagna per dipingermi come un idiota è stata orchestrata dai poteri forti, tipo la realtà?

voglio dire, non sarebbe bellissimo?
secondo me sì

9 commenti:

chiara ha detto...

Questo post è bellissimo. Forse.

e.l.e.n.a. ha detto...

con la complicità della macedonia che subdolamente mantiene una posizione di finta neutralità.

e.l.e.n.a. ha detto...

e comunque, volevo dire, che tra un po' ritornano le castagne ...
(che dopo avercele messe, è bene toglierle dal fuoco!)

eddiemac ha detto...

chiara: non sarebbe bellissimo se venisse fuori che lo fosse?
elena: conosci la mia passione per le castagne, no?

e.l.e.n.a. ha detto...

eccerto! mitiche le tue scorpacciate ... ;)

Stavo per ha detto...

Eccolo qui un'altro della lobby del 'non sarebbe bellissimo che" !!! Troppo facile caro mio! :-)

Anonimo ha detto...

Inizio con una storia che apparentemente non c'entra nulla. Qualche giorno fa viene in ufficio un gruppetto di "investitori". Durante la pausa caffé si discute politica (sì, non si dovrebbe mai parlare di politica) ed uno di questi inizia a parlare del "capitalismo che ingloba tutto". Ora, quel tizio era un esempio talmente ben addentro alla mentalità capitalista, che nel modo in cui si poneva - prima, quando parlava di cose di lavoro - l'idea stessa di imprenditore come motore primo dello sviluppo e del progresso era talmente radicata da essere, non tanto impossibile da criticare, quanto piuttosto il fondamento basilare della sua visione di sé. La sua critica al capitalismo mi è sembrata così fuoriluogo da essere ridicola.
Al di là del personaggio in sé, uno si chiede come mai è possibile un tale scollamento tra quello che si è e quello che si pensa. Ecco, io credo che gran parte di quello che si può chiamare "cultura" è fatta da questo porsi contemporaneamente al di fuori e al di sopra dei fenomeni: essere un ingranaggio perfetto del "capitalismo", ma sentirsene fuori per qualche strana ragione, e criticarlo.

Così i complottisti sono al di fuori e al di sopra di tutto quel che pensano sia "complotto". Essere al di fuori e al di sopra di qualcosa sembra estremamente importante oggigiorno.

Per esempio, gli antivaccinisti: tralascio tutta la parte sulla conoscenza scientifica e sulla capacità di verficare le fonti (che è estremamente necessaria e giusta, ma non c'entra in questo discorso). È un modo per sentirsi altri rispetto alla società (che è un sistema complesso), rispetto a tutto quel che è comunemente accettato, ma anche per porsi al di fuori dei meccanismi stessi della società. Benché credano o meno di stare facendo qualcosa di "buono", tutta la loro teoria si basa su un assunto: la difesa del proprio personale ecosistema. Portano avanti un individualismo talmente abissale da fare quasi ridere, quando marciano insieme.
Non sto qui a perdere tempo nello spiegare che essere "fuori" ti pone automaticamente o "sopra" o "sotto" qualcosa. Quindi qui sta il nesso con l'anticapitalista capitalista di prima: ci sentiamo tutti qualcuno se stiamo contemporaneamente fuori e sopra qualcosa, arbitri neutrali di una società di cui in realtà siamo responsabili.

Però se vuoi queste sono tutte costruizioni, e la realtà a volte è molto più semplice, quindi quel che dici tu ha molto più senso :)

lara

fracatz ha detto...

e pensare che una volta le castagne erano il cibo dei poveri e dei maiali, poi venne bildeberger

Amir Khadr ha detto...

Saresti da tradurre. Che bello rileggerti dopo tanti anni. Sei sempre il solito. La realtà ha ragione :)