mercoledì 18 aprile 2018

sono seduto alla mia scrivania, guardo la primavera arrivare, mi curo la febbre, e leggo alcuni feed con lo sguardo un po’ catatonico (io, non i feed), lo sguardo di quando la gente di fronte a me fa delle cose che a loro sembrano normali, tipo andare nei posti affollati di sabato pomeriggio, possedere più di tre paia di scarpe, guardare i reality show e io faccio finta che sembrino normalissimi anche a me.
però una cosa qui posso dirla. cioè, non so se siete ancora scioccati per quella faccenda di babbo natale, però ecco, questa cosa la vorrei dire.
i reality show non esistono.
a meno che non stiate cercando un buon ossimoro, dico: una cosa tipo: uccidere i medici abortisti per difendere la vita, mandare gente armata in missione di pace, drogarsi per mantenersi lucidi, bombardare persone per insegnare alla gente di non bombardare persone, allora occhei, va bene.
sennò, esistono gli show, che vengono scritti, montati e trasmessi, essenzialmente per fare soldi con le pubblicità (che va benissimo, sia chiaro, basta non far finta che siano reali). e poi c’è la realtà, che non è chiarissimo quello che sia, ma di sicuro non è uno show in tv.

secondo alcune scuole di pensiero, la realtà esiste, ed è oggettiva.
sembrerebbe una posizione plausibile, non fosse che la realtà spesso non è come sembra, gli esseri umani tendono ad essere molto in disaccordo sulle cose che dovrebbero essere oggettive, e a volte non c’è proprio verso di metterli d’accordo.

allora, secondo un’altra scuola di pensiero, la realtà esiste, ma è inconoscibile perché la nostra conoscenza è sempre mediata dai sensi e in ultima analisi, dall’intelletto (che sarebbero le piccole terminazioni nervose che ci danno gli impulsi elettrici che alla fine noi interpretiamo come ci pare). quello che vediamo è quindi una sorta di realtà virtuale creata dal nostro cervello (e quindi soggettiva); ma, essendo che tutti abbiamo lo stesso cervello (in senso fisico: il fatto che alcuni lo usino come scaldabagno non conta, credo), dovremmo vedere più o meno la stessa realtà.
certo, detto così sembra plausibile, non fosse che se la realtà oggettiva fosse inconoscibile non potremmo sapere che esiste.

quindi, secondo altre scuole di pensiero, la realtà non esiste, ma è creata dalla nostra mente. in questo momento voi potreste essere un parto della mia mente, oppure io potrei essere un parto della vostra. insomma, se la realtà vi fa schifo, dovete prendervela con voi stessi.
posizione logicamente ineccepibile, non fosse che lascia un po’ in sospeso quella cosa della comunicazione fra esseri umani, e prima o poi sei portato a credere di essere dio, che è sempre una cosa negativa per la salute delle persone (comunque poi in genere cambi idea quando la realtà ti tira una bastonata sulle gengive. è difficile credere che sia tutto nella tua mente quando stai contando i tuoi denti sparsi per terra).

secondo il professor georg krapfenberg, docente di fisica quantistica all'università di ginevra, la realtà esiste, è oggettiva, ma cambia a seconda della tua posizione e della tua velocità: ad esempio migliora se stai bevendo una birra. io è tre mesi che non posso bere alcool.

2 commenti:

fracatz ha detto...

non mi dire che non hai più neanche i soldi per una biretta, per la miserietta come ci siamo ridotti male. Cerca di non abbatterti, stringi i denti e tira avanti

eddiemac ha detto...

certo che ho i soldi per una birretta (almeno per ora), ma attualmente mi è vietata, quindi niente.
comunque non mi abbatto perché non ho la contraerea a portata di mano, non stringo i denti perché ho qualche problema pure al dente del giudizio, ma tiro avanti perché è vietato anche il passaggio indietro al portiere