ho passato un pomeriggio intero negli uffici centrali della stasi e ho scoperto che le vite degli altri mi interessano, ma solo se sono raccontate bene.
allora ho provato a scrivere questa cosa, che secondo me è molto lunga, e andrebbe letta a piccole dosi (non siamo più abituati a leggere le cose troppo lunghe, e poi va a finire che uno si annoia), e non so neanche se è raccontata bene, ma anche chissenefrega, non la devo leggere io.
trovate il link anche qui di fianco, ma tanto lo so che non guardate i link qui di fianco, quindi volendo potete cliccare anche qui
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5 commenti:
Bello la rievocazione dei "tuoi" mondiali.
La sensazione che ho rivissuto è di un progressivo venir meno della passione (credo inevitabile con il passare degli anni: si rimane bimbi strani, ma meno coinvolti emotivamente).
Sono un po' più anziano di te, ma anche nel mio caso il primo ricordo è Argentina 78 (su tutto, i due gol da distanza interplanetaria che gli olandesi rifilarono a Zoff).
diciamo che è un work in progress (probabilmente quando ho tempo editerò delle parti) e che questo resta un blog (voglio dire, è una roba di scrivere), però sì, credo tu abbia ragione.
zoff ha sempre avuto lievi problemini con il tiro da fuori (magath ringrazia)
Non ricordarmi Magath (l'unica volta che ho pianto per una partita di calcio :-( )
diocometiamobambinostrano ...
cioè mi metti insieme il calcio con un tot di ricordi, memorie private e condivise, passioni, solitudini estive e tracce come briciole di pollicino in cui perdersi per poi ritrovarsi e televisori e telecronache e ... uffa ... qui ci si commuove che si ha pure una certa età, accidenti a te!
io sto constatando che il mio primo e molto vago ricordo risale al '70. che il '74 risulta non pervenuto come le temperatura dei bollettini meteo di un po' di anni fa e che il primo cosciente è il 78.
(magari ti copio. e ci provo pure io).
baci.
gran bell'esercizio
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