venerdì 8 agosto 2003

ordinare il mondo


 


ultima lezione prima delle ferie…


nell’antica italia meridionale nasce una comunità che fa capo ad un uomo geniale. è una comunità religiosa, ispirata ai misteri dell’orfismo (di cui prima o poi parleremo), una comunità segreta a cui ci si poteva affiliare solo dopo anni di scuola e silenzio, una comunità che non consentiva agli adepti di rivelare i propri segreti. il maestro parlava attraverso una tenda, e ciò che diceva era sacro. riina e gelli vennero molto dopo, ed erano dilettanti. questa setta, credeva che l’anima fosse di origine divina, mentre il corpo una punizione per un’oscura colpa. ma la via della purificazione non erano i riti magici tipici dell’orfismo. il mezzo per purificarsi era la scienza matematica.


benvenuti nel mondo dei pitagorici.


beh, di coincidenze ce n’erano fin troppe. la musica è traducibile in numero, il suono dipende da lunghezza delle corde (le terze, le quarte, le ottave, sono rapporti. ricordate talete?). il numero governa le stagioni, i giorni, i cicli vitali, il numero è per i pitagorici quello che l’acqua era per talete: il principio di tutte le cose.


non dovete pensare al numero come un entità astratta, così come lo vediamo noi oggi: il numero era rappresentato attraverso dei sassolini (calcoli) era un’entità fisica e reale, veniva “visto”. e tutti questi elementi erano in armonia, formavano un ordine (cosmo) matematico preciso. il mondo è dominato dall’ordine (mai vista camera mia, pitagora….)


sembra strano a noi questo concetto fisico e visibile di numero. come si fa a vedere che un libro, ad esempio, è composto fisicamente da numeri? ma pensate un attimo: quello che vedete qui adesso, le scritte, le immagini,  avete una vaga idea di come funzioni un computer? prendete uno scanner e  passateci una fotografia. la fotografia appare a schermo: è diventata un numero. un numero grande e binario che il computer interpreta.  il testo è numero. tutto quello che passa in questo momento sul vostro schermo è una fila molto lunga di zero e uno (due principi opposti: ricordatevi quando parleremo di eraclito…). i francesi il computer lo chiamano ordinateur…

2 commenti:

tulipani ha detto...

Per avere le dispensine del corso tutte insieme bisogna lasciare il nome da qualche parte?

eddiemac ha detto...

basta leggere il blog dall'inizio e copiarsi tutte le parti con il fondo giallo. ed essere molto ubriachi. ma forse un giorno lo faccio io e poi le diffondo come spam per posta elettronica...
se proprio vuoi farti del male e non ti basta tagliuzzarti con le lamette puoi scrivere al mio indirizzo di posta (...)