martedì 22 novembre 2005

non è che mi dia fastidio litigare con me stesso. voglio dire, è un modo come un altro di prendersi in considerazione.

quello che mi dà realmente fastidio è quando litigo con me stesso e perdo. ultimamente mi capita spesso.

in compenso ho affinato l’invidiabile capacità di trovarmi sempre nel posto giusto al momento sbagliato; oppure nel posto sbagliato al momento sbagliato.

ad ogni modo, se considerate che lo spazio-tempo è un sistema di riferimento non assoluto, questa cosa perde immediatamente qualsiasi significato negativo.



giovedì scorso, mentre per le vie di rimini litigavo con una reflex che non aveva assolutamente voglia di assecondare le mie pretese, mi ha chiamato il maestro del corso di consapevolezza per informarmi che ha deciso che dovrò esibirmi nel saggio di fine anno.

a dicembre, in piazza della riforma, a lugano, indosserò una tunica di flanella bianca e risponderò alle domande della gente nel modo più saggio possibile.

la consapevolezza sta nel fatto che tutti e due sappiamo che in fondo è solo uno spettacolo, ma, come diceva enrico iv, lugano val bene una messa in scena. e soprattutto c’è verso di ricavare qualche soldo.

qualche ora più tardi, dopo 13 km di tangenziale ovest percorsi a passo d’uomo, acquisisco nuove consapevolezze da sfruttare sulla via della sapienza. ad esempio, realizzo che il nuovo tappo ergonomico per le bottigliette di plastica è uno dei segni dell’imminente apocalisse.

dopo mezz’ora di immobilità quasi totale, mi sorpassa abebe bikila in corsia di emergenza, sempre a piedi nudi ma travestito da operaio anas: mi guarda di traverso e fa un gesto vago indicandosi il polso, come per dire: “ti aspetto al casello”.

decido di prendere in mano la situazione e cerco una trasmittente per chiamare scottie in sala macchine e farmi teletrasportare fuori di qui: mi risponde la segreteria telefonica che mi spiega che a quest’ora il signor scottie è impegnato con le domande di passaparola, tipo qual’è la capitale del buthan. riattacco, che non ho thimpu da perdere.

quando arrivo al km 29 c’è un comitato di accoglienza con la fanfara dei bersaglieri e un chiosco abusivo di bratwurst gestito da un avvocato di stoccarda rimasto bloccato qui mentre rientrava dalle ferie lo scorso agosto.

quando finalmente arrivo a casa metto sullo stereo il iv concerto di jack brezinsky, nella partitura per violoncello e piano astrale, poi mi infilo nella lavatrice e metto il programma per i delicati.

19 commenti:

Scrotoclasta ha detto...

La battuta sulla capitale del buthan mi ha fatto quasi implodere ( non è un BUM!, più un PTCHIC!).

Comunque ti consiglio, se non l'hai ancora tra i tuoi elettrodomestici, la lavatrice a colori...la mia si setta ancora in RGB, ma i modelli più evoluti ormai sono esadecimali #99CCFF!.

7denari ha detto...

casello dolce casello...

davideman ha detto...

Consapevolezza è non starsene a dicembre in piazza a Lugano con la tunica in flanella...

EVIVA

anonimo ha detto...

un giorno chiamai il prete, mi rispose la sagrestia telefonica. cosa c'entri, non saprei


m

anonimo ha detto...

In un punto imprecisato del tempo e dello spazio, tra le oscure pieghe della storia e le verdi giacche di Jacques Le Goff, i topolini bianchi hanno voluto che ci incontrassimo. Una lavatrice ci centrifugherà. (Ho commentato il tuo commento e pretendo che tu scriva un commento di risposta alla mia risposta al tuo commento.)


Sim

(quello di eterogenesi dei sim, il blog dal nome fico)

anonimo ha detto...

Beato te che hai due io che

litigano, io non ne ho neanche

più uno, o meglio, ne ho uno

umano e uno divino, e non

riescono a comunicare, vanno

ognuno per la sua strada e

chi ci rimette sono....va beh!


ps. per me un hot dog e una

birra media dell'avvocato crucco

aufwiedersen


B-rightful

anonimo ha detto...

proverbio Bhutanese:

chi è a Timphu non aspetti Timphu


le solite Bhuttanate che si dicono

davanti ad un Buddha bar quando

il Buddhafuori non ti fa entrare


b-r (brrrr che sigla)

GabHippo ha detto...

la mia lavatrice dà solo programmi per bambini. mi devo procurare sto cazzo di digitale terrestre.

Ekatherine ha detto...

avevo letto "abebe bikila (...) travestito da operaio ananas" e mi immaginavo una cosa un po' da sambeiro con la frutta in testa ma la tuta blu, e sono stati momenti di grande imbarazzo.

Ubikindred ha detto...

Il problema è trovare l'accordatore per il piano astrale, c'è notoria carenza di accordatori astrali....questa è la triste realtà...

jaft ha detto...

quella cosa del tappo...

il futuro non è mai stato così FFFFFF

junior ha detto...

in ogni caso la capitale del Buthan è Metano, così come è vero che la capitale del Sudan è Rexona.

è vecchia ma mi fa sempre ridere come la prima volta.

come quella di quello che vede due tipe che mangiano un gelato e chiede "mi fate dare una leccata" "no" "e al gelato?"

oppure quella del tipo che si versa un po' di whisky nel bicchiere e chiede a una tipa "ti vabbo due dita?" "no" "e un po' di whisky?"

comicità assoluta.

rido.

carlo e pino tagli classici e noderni, 11 euri.

junior ha detto...

dimenticavo, lui è walter, il mio waltrer ego.

applausi.

rip ha detto...

Io ho sempre creduto che Enrico iv dicesse "Lugano val bene una messa in piega".

Lo sapevo, ora ho la certezza di aver sbagliato tutto nella vita.

erbasalvia ha detto...

no, non si può commentare.

tu mi fai tanta paura.

tu di certo sei pericoloso.

scappo da qui.

RUNNINGSTILL ha detto...

mi sto ridendo sotto! al solito il tuo blog è una garanzia.

stefanopz ha detto...

io avrei messo il programma a colori

eddiemac ha detto...

uffa. mica riesco a rispondere a tutti (qualcuno dovrebbe rivedere il concetto di pausa pranzo. non so, non si potrebbe fare dalle 10.30 alle 16.00?)

e.l.e.n.a. ha detto...

esci immediatamente dalla lavatrice che ti infeltrisci (e oggi come oggi è orrendo infeltrirsi...)

meno tre

meno due

meno uno

zero!

(questo E' un countdown!)