martedì 16 marzo 2010

cronache da un altro planeta


alcuni mi chiedono perché non scrivo con costanza. è facile: tendenzialmente preferisco scrivere da solo. e comunque, quando non lavoro, ho di meglio da fare (e non intendo solo giocare compulsivamente a hearts o guardare arminia bielefeld – karlsruhe su dsf).

con alcuni membri del centro di controllo per le attività degli ufi sul pianeta abbiamo organizzato un simposio di scienza completo di laboratorio pratico, che consiste essenzialmente nel consumare delle quantità di vino stabilite da rigidi protocolli scientifici.

questo risponde ad alcuni problemi teorici, come la necessità di disporre di alcune bottiglie vuote per studiare la risonanza di helmholtz a fini militari e contemporaneamente sondare le possibilità per la specie homo sapiens di gestire attività extra corporee utili in caso di combattimenti alieni (ossia, quando gli ufi ti invadono, tu stai da un’altra parte).

nel caso voleste le specifiche per lo svolgimento dell’esperimento sappiate che il risultato si considera positivo se il soggetto assume un’aria trasognata ed intona que syrah syrah, whatever will be will be, mentre se il soggetto assume una tonalità simile all’eliotropo e poi si vomita sulle scarpe è meglio riprovare in un secondo momento.

invece, quando il lavoro me lo permette, mi dedico ad attività più ludiche, come disegnare crop circle nella neve, allenarmi per il campionato mondiale di slalom speciale con carrello nel supermercato e dirigere un coro di montagna formato esclusivamente da nani da giardino.

poi torno a casa e mi metto sotto la doccia a meditare. a volte apro anche l’acqua.



ultim’ora

trovato un manoscritto inedito di graham green, si tratterebbe della storia di un tranquillo venditore di aspirapolvere che si lascia arruolare dai servizi segreti israeliani per uccidere uno sceicco a dubai. secondo alcune indiscrezioni il titolo del manoscritto sarebbe “il nostro agente all’hava nagila”

9 commenti:

e.l.e.n.a. ha detto...


sempre secondo indiscrezioni, la prima stesura prevedeva che anziché un tranquillo venditore di aspirapolvere, si trattasse di un tranquillo pasticciere in pensione.
il titolo era "il nostro agente all'avaniglia"

junior ha detto...

voci di corridoio riferiscono di una stesura altenrativa in cui il protagonista è un ex giocatore dell'empoli che provocò un grave infortunio a totti.
il titolo era "il nostro agente alla Vanigli"

e.l.e.n.a. ha detto...


radio monte carlo, riferisce, invece che il protagonista avrebbe dovuto essere un conduttore radiofonico che però rifiutò di tagliarsi i capelli e il titolo era "il nostro agente all'awanagana".

anonimo ha detto...


pare fosse in previsione anche un finale alternativo in cui il protagonista non riesce a trovare l'obiettivo da uccidere e gira a vuoto per tutta la durata del libro. in quel caso il titolo sarebbe stato "il nostro agente alla vana ricerca"

(eddie)


e.l.e.n.a. ha detto...


ulteriori intercettazioni della procura di trani [a gogò] pare suggeriscano anche il nome di una nota e bionda giornalista sportiva. il titolo sarebbe stato "il nostro agente alla vanali".

anonimo ha detto...

molto più nota, invece, la versione ambientata in un magazzino di cereali della kellog's, intitolata, improvvidamente, "il nostro agente all'avena".

-raevan-

PS: ciao giùgnor!
PPS: (pelato!)

nellacoloniapenale ha detto...


Oh, eddie, mi son permesso di parlar di te (anzi: di farti parlare) nel mio blog. Se te ne hai a male dimmelo che lo cancello, eh.

anonimo ha detto...

Pare invece che il protagonista sia passato dalle vendite alle televendite, in particolare quelle gestite da una certa Marchi, secondo alcune indiscrezioni il titolo sarebbe: "Il nostro agente alla Vanna".
Jean du Yacht

stelmaria ha detto...

io sapevo che l'aspirapolvere lo suonava, e uccideva a tempo (dispari). Il titolo era "il nostro agente alla Van Halen"