venerdì 8 ottobre 2010

io e martina navratilova guardiamo la pioggia fuori dalla finestra.

guardare la pioggia fuori dalla finestra è scomodo perché ci si bagna, ma mica si può avere tutto dalla vita.

grazie al clima mite e secco, in giardino campeggia una quantità sterminata di funghi, che comunque pare non siano allucinogeni. o almeno così sosteneva lo gnomo a cui ho chiesto (non ho mai capito bene come funziona questa cosa delle sostanze psicotrope, tu le assumi ma tutti sostengono che il dipendente sei tu. e non hai neanche diritto a malattia e ferie pagate).

sta arrivando l’inverno, e io non ho ancora deciso se smaterializzarmi o farmi rapire dagli ufi. tecnicamente è un entscheidungsproblem, da non confondere invece con il problema della fermata elaborato da turing nel 1937, che si può riassumere più o meno così: dato un programma e un imput di dati finito, non esiste un algoritmo in grado di stabilire se da quelle parti prima o poi si fermerà un autobus, soprattutto se piove.



affinità/divergenze fra il compagno libraio e noi (premio coppa volpi)

esterno notte, io arrivo con un portachiavi a forma di pallina da tennis che spunta da una tasca dei jeans


cl: guarda che ti esce una palla dai pantaloni (ride)

io: sì lo so, ma me lo posso permettere, tanto è la quarta che ho

cl: ah sì? e la terza?

io: è un editore di bari

cl: sei un cretino


4 commenti:

anonimo ha detto...

Non ci sono capitali, qui.
Che noia.
Cc

nellacoloniapenale ha detto...


Ti ha detto che non erano allucinogeni perché era sotto l'effetto dei funghi appena mangiati. Tu prova ad assaggiarli.

anonimo ha detto...

Ma ora ricicli le tue stesse battute? Suvvia!

eddiemac ha detto...


non ti hanno spiegato che riciclare è importante? tutto io devo dirti?
(comunque lo faccio dal 2003, se non state mai attenti mica è colpa mia)