domenica 14 ottobre 2012

da grande vorrei fare lo psicologo delle divinità. credo sia un lavoro in cui ci siano buoni margini di manovra, ma ho alcuni dubbi sullo stipendio.
in ogni caso, a sentire gli appartenenti alla specie homo sapiens (lo so che faccio parte pure io della specie homo sapiens, ma trovo ingiusto che uno non possa scegliere la propria specie di appartenenza) le divinità tendono ad essere particolarmente insicure.
voglio dire, hanno sempre bisogno che uno si ricordi di loro, si offendono se non le ringrazi per ogni cosa, se uno dubita della loro esistenza ci rimangono malissimo e inviano sventure e carestie, se le insulti la prendono subito sul personale, e come se non bastasse quasi tutti pretendono di essere unici oppure litigano fra di loro per stabilire chi è il migliore. come la chiamereste voi se non insicurezza cronica?
io non so se esiste un dio del torcicollo, ma se esiste mi odia.
nel tardo pomeriggio sono su un treno fermo nella campagna di abbiate guazzone (un nome, un imperativo).
sono abbandonato su un sedile ma rigorosamente in posizione ascetica e, come tutti i mistici, emano un lieve aroma di mentolo, limone, bergamotto, lavanda e rosmarino, che un primo esame olfattivo potrebbe identificare come perskindol (lindert den schmerz und fördert die heilung bei) quando si materializza di fianco a me david gnomo (che, inspiegabilmente, invece del cappello a punta indossa un sombrero).
parliamo del più e del meno e di altre operazioni elementari fino a quando non scompare perché disturbato dall'alta tensione della linea aerea che torna in funzione.
io continuo il viaggio con la spiacevole sensazione che avrei dovuto chiedergli qualcosa a proposito di quella questione del sombrero.
poi niente, arrivo a milano e in ordine sparso, vedo gente, cerco di trasformare il bistrot letterario in un appartamento, cammino, mangio kebab, e sono felice.

3 commenti:

e.l.e.n.a. ha detto...

thorcicollo, vorrai dire.
e quando ti odia ti martella.

marcell_o ha detto...

secondo me sarà un lavoro duro (lo psicologo delle divinità) e forse neanche basta, magari serve uno psichiatra perché forse devi andar giù pesante con le pasticchine pensa solo a quando ti racconteranno che sentono le voci... o tu dovrai scoprire quella roba delle personalità multiple (in effetti questo spiegherebbe molte cose... perfino la trinità e quella cosa davvero strana di sognare di avere la faccia di animale o robe così)
non sia mai che uno di loro voglia dettarti le sue cose e vuole che gli trovi un editore (il titolo potrebbe essere "cinquanta sfumature di dio" oppure se volesse dare di sé un'immagine più fashion potrebbe essere "cinquanta sfumature da dio" oppure ribelle "cinquanta sfumature per dio" oppure friendly "cinquanta sfumature fa dio", ecc.)

Emix ha detto...

Io non lo so se esistono delle divinità, ma, se esistono, hanno certamente un ruolo nell'inspiegabile e puntuale ritardo del mio treno al mattino ed è meglio che non frequentino il mio stesso analista perché non aspetto altro che incotrarle, queste divinità acide, invidiose, complessate e dispettose.
Magari ci scappa una pomiciata.