mercoledì 26 luglio 2017

sto leggendo “il pasto noodle” (un classico della letteratura statunitense, il racconto allucinato dell’inferno di una dipendenza dal cibo orientale, in cui il protagonista è lacerato tra la necessità impellente della “pasta” e il richiamo molesto della carne dei baozi, braccato da polizia e ristoratori), quando il mio cervello va in stasi, come fosse un qualsiasi informatore della ddr.
di per sé non è un grosso problema, visto da fuori è praticamente indistinguibile da quando è in movimento, ma sul lungo periodo potrebbe presentare qualche inconveniente, tipo l’inibizione delle connessioni neuronali e un’improvvisa voglia di ascoltare il reggaeton.
provo a scuotermi con delle razioni di alcol e con dei vaghi gesti di autolesionismo, tipo leggere gli articoli di consigli delle vacanze nei post consigliati* di facebook (livello di autolesionismo medio alto, ma un gradino sotto il reaggeton), annotando delle gravi mancanze a livello teorico (oltre che logico-sintattico).
eccovi allora una lista di cose che non dovrete dimenticare di mettere in valigia, se volete passare una super vacanza, restando preparati per qualsiasi evenienza:

- un theremin
- una confezione di autan
- un rilevatore di tachioni
- un i-ching
- un cacciavite sonico
- un coltellino svizzero
- un coltellino di altra nazionalità per politically correctness
- una chiavetta usb a forma di zbigniew boniek
- una cintura di orione
- un'elettrosaldatrice elektra 500 aquatherm
- un bottone per immanentizzare l'eschaton
- un vaso canopo
- un supereroe a scelta
- una cupola geodetica
- un gatto di schroedinger
- i croccantini per il gatto di schroedinger
- preferibilmente i sensible, che dopo la scatola può essere che sia un po' agitato
- una razione k
- una razione l, m, n
- una luce di wood
- la felpa di red & toby nemiciamici
- una camelbak
- una stampa di hieronymus bosch
- un tesseratto
- un asciugamano (ovviamente)
- un triplano fokker
- uno stendipanni elettrico
- un levriero afghano
- due piccoli serpenti
- un'aquila reale
- un'aquila immaginaria
- due liocorni


* caro facebook, chi diavolo ti ha detto che voglio dei consigli? puoi cortesemente farti i fatti tuoi? nel caso tu non possa, almeno puoi chiamarli “pubblicità” come fanno tutti? grazie.

2 commenti:

CirINCIAMPAI ha detto...


Pur abbracciando in toto la tua posizione nei confronti di FB
(che porca di quella zozza mi sta riproponendo da una settimana la settimana di vacanza che ho prenotato una settimana fa. Bah!
Ti fai i fatti miei, lo so, ma almeno fatteli bene. Nel dubbio chiedi consiglio alla mia vicina di casa, lei è un drago: osserva i fatti, li elabora ed arriva ad un numero consistente di soluzioni possibili che poi divulga come già verificate. Bon!)
però io un bottone per immanentizzare l'eschaton, quasi quasi...

e.l.e.n.a. ha detto...

aggiungerei anche un nastro di moebius con il quale eventualmente effettuare un nodo gordiano da rescindere, in caso di necessità, con il rasoio di occam per poi rilassarsi e gustare una bevanda calda grazie alla teiera di russell.

dimenticavo: una cintura gibaud per la postura e un paio di vasi comunicanti per la compagnia. è tutto. (credo).