giovedì 22 luglio 2004

la notte che bruciammo chrome, dormivo


 


in ufficio abbiamo installato un condizionatore.


è una roba che lavora sulla psiche: non c’è lavoro, ma ogni volta che pensi di andare in pausa ti fa sentire in colpa.


con me non funziona. per qualche strana ragione sono immune ai condizionamenti e ai sensi di colpa.


sto cercando dei metodi simpatici per convincere le mie tonsille che non hanno nessun bisogno di inscenare dei focolai di rivolta. di solito uso la medicina omeopatica.
nonostante quello che dicano i suoi detrattori, la medicina omeopatica è fantastica. la volta scorsa, in 15 giorni il mal di gola è completamente scomparso.
nel frattempo sto seguendo il corso di riorientamento neuronale, lo trovo molto utile. prima ti riallineano gli assoni, poi ti convincono che va tutto bene. davvero, è perfetto. e il maestro è davvero carino.
per un po' ha fatto l'insegnante in un corso di persuasione occulta, ha smesso quando si è accorto che i suoi studenti quando venivano promossi si facevano dare indietro i soldi.


 


è qualche giorno che non riesco a svegliarmi.


passo il mio tempo a muovermi come un automa (non si muovono male, anche se peccano un po’ di personalità) e guidare svagato, (è il massimo dello svago che posso concedermi) evitando i camper zebrati targati san gallo.


do il via al primo esperimento di scrittura ipnagogica.


a un certo punto libero la mente e raggiungo uno stato paragonabile al nirvana.


del resto, testa vuota è un insulto solo per noi occidentali.


finito il lavoro (?) mi chiudo in una dimensione parallela (da non confondere con quelle perpendicolari, che sono diverse) a leggere rumi (rumino)


poi esco, arrivo i piazza, e mi metto a suonare auferstanden auf ruinen finche non mi abbattono con dei cubetti di porfido divelti direttamente in loco.

8 commenti:

giusec ha detto...

Io il nirvana lo raggiungo quando guardo Fede o il Mauriziocostanzosciò alla tivvù...

Ubikindred ha detto...

Io il Nirvana non lo raggiungo mai, costa troppo arrivare alla costa ovest degli Stati Uniti, per le mie magre finanze....

junior ha detto...

tra l'altro nella dimensione perpendicolare Newton faceva il fruttivendolo

HiroProtagonist ha detto...

Eddie, credo che tu ti sia arenato nel buco spazio-temporale creato da Claudio Cecchetto tra la break-dance e il gioca jouer...dormire...salutare...autostop...starnuto...

Ubikindred ha detto...

Gira voce che un gruppo di situazionisti stia da tempo sperimentando un giocajouer alternativo: farebbe all'incirca:
pippipiripipippi...studiare le radici del sionismo....pippipiripipippi......calcolare l'integrale definito da a a b dell'onda di questa canzone....pippipiripipippipripipippi....versare fondi elettorali al partito Democratico...ecc, ecc

e.l.e.n.a. ha detto...

ecccerto che ti abbattono eddie, tu fai impazzire tutti, anche i cubetti di porfido.. ;)

anonimo ha detto...

caro.. come ti chiami: Eddie?, scrivi divinamente, anche se, nei momenti di minore ispirazione - che capitano anche ai più grandi - ti crogioli troppo nei giochi di parole (purtroppo sono le parole che si prestano, lo so, lo so...), comunque sei stato una piacevolissima scoperta e di tanto in tanto ti leggo. Mi sembri troppo intelligente per essere cosi piattamente infelice. Dicci di più su questo tema, se vuoi. Laura

eddiemac ha detto...

trilly: seguirò il consiglio
giusec: se tutto è in ogni cosa, ognuno ha i suoi metodi, immagino. conosco una scuola di taipei che insegnava a ricercare il nirvana nella ricotta.
ubik, hiro, ju: vi adoro
elena: mica faccio apposta, giuro
laura: infelice? moi? ad ogni modo le parole a volte si prestano, a volte si regalano. e comunque non sono io che scrivo, è un programma di scrittura automatica sperimentale implementato al cern di ginevra. io rispondo solo ai commenti.