il rumore del traffico mi suona famigliare come la macchina
che mi precede, ferma e in attesa di accodarsi alle altre macchine nella
strettoia che dall’autostrada immette in città. una specie di collo di
bottiglia dannata.
proseguo a passo d’uomo per i seguenti 40 minuti, augurando
flagelli e calamità come dermatosi pruriginose a chiunque abbia inventato il
posto di lavoro da raggiungere al mattino.
alla fine arriva il momento in cui scendo dalla macchina, e
allora iniziano i problemi.
camminare senza una meta precisa per le vie del centro di
milano non è un’idea geniale. almeno non quando la temperatura esterna
percepita si aggira intorno alle minime di novosibirsk.
immagino che questo succeda perché non vivo nel meraviglioso
mondo di peter coniglio.
cerco di muovermi cercando di sciogliere le incrostazioni di
ghiaccio che si sono formate sulle sinapsi, prima che mi ritrovi qualche
archeologo del xxii secolo, ibernato come lucy a san siro. dribblo con una
finta (sono il garrincha di porta romana) un senegalese che cerca di vendermi
alcune stampe, e non capisco se è arte contemporanea o il test di rorschach,
poi mi infilo in un bar e ordino un paraflu.
e provo a capire quali possono essere i vantaggi di questa
situazione in cui mi sono cacciato. perché so che devono esistere, ogni cosa ha vantaggi e svantaggi.
est modus in rebus, come sanno tutti i solutori della
settimana enigmistica
18 commenti:
lucy a san siro è una delle cose più belle che hai detto.
Sarebbe più inquietante se fosse il lavoro a raggiungere noi, a letto la mattina, come una colazione gelida, ma comunque dobbiamo accontentarci. Dobbiamo?
perchè non chiami questo blog:"C'ho freddo!"?
PS. Ti leggo da tanto
bello il post, anche il precedente. ciao patatino!
(scusa, mi devo ancora sfogare)
92 minuti di applausi per "Lucy a San Siro (in the Sky-Gioco Calcio with Diamonds)"
il bello del raggiungere il posto di lavoro al mattino (ma vale anche per la sera o la notte; però c'è meno traffico) è che lui non può raggiungere te.
io ho fatto sega al lavoro. me ne sono stato a casa a farmi le coccole con mia moglie e poi siamo usciti a passeggiare e c'era il sole ed era bellissimo!
affanculo il lavoro (fintanto ce l'hai!) ogni tanto, però.
i solutori non sono quelli che sciolgono il nescafè nell'acqua?
:-)
uff,che palle la gente che lavora.
"assumo una curiosa espressione da lemure mentre intono un epicedio per la gengiva".....ma allora tu sei pippo in realtà?!?!
va bene la smetto.
Secondo me la cosa più bella che hai detto è Novosibirsk :-)
eka: no, la più bella è verrà la sorte e avrà i tarocchi, oppure si scoprono gli altarini e i piccoli dei prendono freddo (sto male, si vede?)
ohmygod: non credo. ma non è indicativo, quello che credo io. forse è congiuntivo
sitostrano: il nome corretto credo dovrebbe essere "c'ho freddo, porca puttana"
pole: sfògati, che tanto ci sono abituato ;)
marcello: ancora non lo so se ho un lavoro. ma se l'avessi sarebbe molto brutto.
dusk: inchino. stare inchinati per 92 minuti ti spezza la schiena, lo sapevi? io non so come facesero i disegni degli architetti, prima che inventassero il piccì (nel senso di computer e non di quella cosa che provoca terrore, morte, miseria, ecc)
pista: i solutori sono una specie in estinzione, come le fiamme a casa dei pompieri. e comunque non stavo lavorando. non esattamente. (no, pippo è un cane. però parla, al contrario di pluto. mai capito perchè)
ubik: potevo dire vladivostock, ma non sarebbe stato uguale. sarebbe stato uguale se avessi detto novosibirsk.
te lo dico io come facevano gli architetti prima dell'invenzione del piccì, e cioè quando c'era il pci: diventavano cagionevoli, stortignaccoli, pelati e un po' gobbi. qualcuno si spingeva addirittura verso il daltonismo.
fanfaroni.
questa cosa di fare l'analisi costi/benefici delle proprie scelte dev'essere un virus gennarino (cazzo, mi sono persa il bus della multirisposta più affollata del 2005)
Primo Levi, naturalmente...
Amico Eddie, in effetti quello da te appena enunciato è il Principio Di Identità secondo Zivago...
ju: parlavo dei disegni, non degli architetti. o meglio, parlavo dei disegni, non di te.
pista: mallevadori
d&c: gennarino non era il corvo di amelia, la strega che ammalia?
ubik: il mio concetto di identità è onZivago. secondo tranquilli, chiaro.
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