meno tre. non è un conto alla rovescia, è una temperatura.
mi sono distratto un attimo e mi si è criogenizzato il cervello.
niente di grave, è solo che sono nato alla latitudine sbagliata.
la mattina, mentre vado in ufficio con la mia giacca griffata ‘omino michelin’ e una cuffia modello ‘gustav thöni ubriaco’, incrocio due inuit che fanno l’autostop per tornare a casa.
nel parcheggio, alcuni ragnetti stanno organizzando la versione aracnide di holiday on ice sul parabrezza della mia auto, e mi chiedono se possono usare il mio impianto stereo. accetto, però specifico che voglio una parte dei diritti del film, nel caso si dovesse fare.
il lago è di un colore sbiadito che gli autoctoni chiamano amichevolmente “fernando” e corrisponde all’esadecimale #dfdfdf nella scala di grigio (qui si distinguono più di 130 varietà di grigio, catalogate in base alle diverse sfumature e ribattezzate con nomi di fantasia, come grigio ‘crisi-del-29’, grigio ‘vanni’ o anche: grigio ‘ombra-di-topo-scappato-dal-fiume-e-nascosto-dietro-un-cespuglio-di-alloro’. non è che siamo maniaci, è solo che abbiamo pochi altri argomenti di conversazione).
non so, mi manca il passamontagna rosso di quando ero bambino. anche se, a ben vedere, adesso forse lo infilerei dalla parte sbagliata: sarebbe decisamente più rassicurante.
16 commenti:
eheheh.. ma dove abiti in antartico???
32. Non è un numero a caso, è un numero a caso.
Gli inuit non fanno l'autostop: prima fanno finta, poi quando uno accosta lo colpiscono con un ramo d'abete, gli fregano la macchina e poi la buttano in un fosso(la macchina), dopo averla dipinta di verde fosforescente e lillà.
Ah, no, quelli erano i procioni. Gli inuit fanno l'autostop, è vero.
A me piace il grigio color bitume con riflessi grigio luce-che-filtra-dalle tapparelle-alle-8-di-mattina-dei-primi-di-dicembre.
ma tu non stai nei grigioni...
Il grigio è un colore bellissimo,
se però lo associ a qualche colore
vivo. Io ad esempio aaaadoroooo
il grigio perla (su di me diventa
grigio pirla) accostato all'arancione
caldo tendente al canarino o al
verde erba chiaro. Dovresti
comprarti qualche tanica di pittura
e cominciare a colorare il tuo
paesaggio, vedresti che successo.
Che è successo? Ah niente, dimenticavo, il grigio che va sempre
di moda è quello topa (sono tornato
al mio grigio livello asfalto di città).
La mia città, Torino, è invece
grigioverde, nel senso che ha tradizioni militari, ed è verde fuori
e grigia dentro, come i suoi abitanti.
B-rightful
Una volta avevo un amico fotografo che si chiamava Antonio Di Grigio, ma tutti lo chiamavano Tony Di Grigio
Jaft (anche se non sembra)
gli amici lo soprannominarono... PanTony
(e comunque io non sono grigia dentro)
Ho casualmente letto la tua "interpretazione" dei classici della letteratura e mi sono davvero devastata dal ridere!!
"Trentun panzoni" di Hornby ( con relativa trama; " Niente di nuovo sul fronte occipitale" " Viaggio al terminal della notte" ( ma dovrei citarle tutte) !!!
Le ho lette alle figlie e sembravamo tre idiote! Da morire!!! Bravissimo
;-DDDD
:)
(non è una faccina. è due punti chiusa parentesi)
Qui non siamo così fantasiosi in effetti. da me il cielo stamattina è grigio "chettempodimmerda".
E poi io il passamontagna lo infilavo sempre dalla parte sbagliata, fino a quella volta che non riuscii a trovare l'uscita della banca che avevo appena rapinato.
X elena: guarda che essere
grigi dentro non è male, significa
essere capaci di armonizzare le
influenze del bene (bianco) e del
male (nero), che a To soffiano
così forti. In effetti il risultato può
essere un po' "medio" ed apparire
mediocre, noioso, deprimente,
understated, ma può anche essere una grande risorsa questa
medietà, questo senso dell'equilibrio,
questo essere, alla fine, al di sopra
del bene e del male.
L'importante è essere
colorati fuori, che poi, a poco a
poco, i colori filtrano anche dentro
e intrecciano il grigio di mille filamenti policromi (io ho una splendida giacca grigia, spigata di
bianco,giallo,arancio e azzurro....
una arlecchinata direbbero alcuni :-)
comunque.....se ti vuoi togliere
dal novero dei "torinesi" hai tutto
il mio consenso, che io, pur essendo
doc (con ascendenze del Roero)
mi sento molto più romano, se non
addirittura indiano
b-r
forse non tutti sanno che l'ambiente ideale per i ragni è l'habitat della città di los angeles, nei dintorni di LA, infatti, prospera da secoli una fortissima comunità di aracnidi californiane.
io amo elena, comunque, ma non glie lo dico
Qui in Sicilia nulla è grigio. Tutto è sempre meravigliosamente azzurro con riflessi violacei, però c'è la mafia; nei parcheggi non ci sono i simpatici ragnetti, ci sono i fottuti Padrini con la lupara che giocano a briscola puntando teste di cavallo mozzate ripiene di eroina anziché vil denaro (mentre mangiano con voluttà cannoli e dita umane, ovviamente).
Gli eschimesi hanno 52 parole per dire 'neve' e i siciliani hanno una sola parola per dire 'minchia', ma questa è un'altra storia.
Sim
ti sta il passamontanga si quand'eri bambino?
ora capisco moooolte cose.
lalla: non lo so, ma dato il clima mi sembra assai probabile
rip: 42 (neanche questo è un numero a caso). i procioni a volte sanno essere crudeli.
vì: "8 di mattina" è un'espressione che non dovrebbe esistere nel vocabolario di una persona sensata
elena: fortunatamente no, altrimenti parlerei romancio (e tu non sei grigia, sei assai luminosa)
b-r: io ho sempre pensato che i torinesi fossero grissini (però è bella, torino)
jaft: il mio pusher si chiama tony pastello, e fa il montatore alla tv svizzera
lilas: la malattia mentale è contagiosa, lo sapevo
gabhippo: rapinare le banche con un passamontagna non dovrebbe essere reato. voglio dire, che male può fare, un passamontagna?
ju: per non parlare del burro di aracnidi (che, detto così, fa un po' schifo) (comunque elena l'amiamo tutti, sappilo)
sim: io sono nato alla latitudine sbagliata. solo non mi piace tanto la briscola.
7d: mi stanno un sacco di cose di quand'ero bambino. l'intelligenza, soprattutto.
ehi... ma qui mi si ama! :))
mi sembrava ovvio ;)
(eddie)
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