giovedì 3 novembre 2005

subterrean homesick blues


metropolitana, interno giorno.

il vagone è quasi vuoto, poche persone, in silenzio, mentre il treno sferraglia lento e sgrana le fermate, come un rosario cittadino.

all’improvviso si materializzano dal nulla quattro asiatici che si siedono di fronte a me, disquisendo fitto nella loro lingua madre.

mi arrivano frammenti di conversazione, qualcosa che potrebbe vagamente somigliare a joyce, se solo joyce avesse saputo il mandarino (nel senso della lingua, non dell’agrume).

continuo a fissare un punto imprecisato della carrozza fino a che, dopo qualche minuto, non distinguo chiaramente le parole “otis redding”.

a quel punto li guardo con aria interrogativa e chiedo: “avete mica detto otis redding?”.

loro si scambiano uno sguardo di intesa, si accordano, poi eseguono sitting on the dock of the bay a cappella. in cinese.

sipario.


qualche ora più tardi mi fermo sulla riva del lago, più o meno nel mezzo del nulla, sotto un cielo grigio carico di pioggia. alcuni gabbiani stanno volando seguendo una precisa traiettoria, in modo da formare la scritta “wo darf ich heimisch sein?”.

da nord, oltre le montagne, arriva un vento freddo.

io resto qui, con la sensazione di essermi perso qualcosa di importante.



ultim’ora

è in arrivo la nuova versione dell’a-team, ossia il sequel di uno dei telefilm più amati degli anni ’80. la nuova serie, che sarà interpretata da nuovi attori e riadattata alla nuova situazione contemporanea, si chiamerà a-team business.


15 commenti:

anonimo ha detto...

Primo!


L.

7denari ha detto...

sitting on the dock of the bay a cappella in cinese..se ti serve compagno per un duetto, sai dove trovarmi. (anzi visto che lo sai ma poi io sparisco, mi sa che dovrò venire a cercarti io...)

Ubikindred ha detto...

Questa dei Cinesi mi pare un'iniziativa assai chiassosa e comunque a onor dei Cinesi, essi sanno dove ha senso mettere un parcheggio....

anonimo ha detto...

"io non parlo io tedesco,

scusa, pardon"

(la ricostruzione del mocambo ;

Concerti ; Paolo Conte)


b-rightful

anonimo ha detto...

un po' a-team, un po' a-mean.

Tutto scorre.

I

davideman ha detto...

Peccato non esserci stato...

"sitting on the dock of the bay" a cappella in cinese deve essere uno spettacolo (raccapricciante)

;)

Scrotoclasta ha detto...

Koan:

dove posso sentirmi a casa mia?

a casa mia.

mmmh...

non è sufficiente, vero?

anonimo ha detto...

Che fatica...

A volte quando torno faccio un giro per il viale del carmine ... e li respirando la brezza lacustre di queste giornate grigie mi sento a casa, circondata da montagne dipinte e avvolta da un luogo che è mio ...

Landi

Ekatherine ha detto...

pensa che io in aven ivenda di goran bregovic, che un caro amico mi passò su CD ;) distinguo chiaramente la parola "sottaceto"


però goran bregovic non è mai venuto a casa mia a portarmi dei sottaceti. poco male, non mi piacciono.

walkaway ha detto...

ma allora tu non hai visto un film con.. credo che fosse gerry calà.. uno di quei film tipo "rimini rimini" o "riccione riccione" o anche "santa maria di leuca santa maria di leuca", in cui lui passeggia su una spiaggia e all'improvviso si sentono le note della canzone di otis, addirittura in lingua originale.

Ubikindred ha detto...

Scrotoclasta, ma c'è un chiaro errore logico, dato che non ci si può immergere due volte nella stessa casa....

Scrotoclasta ha detto...

Ubi:

va bè che "panta rei", ma quelli a cui pago il mutuo non conoscono Eraclito...( o fanno gl'indiani)

eddiemac ha detto...

walkaway: mai visto, ammetto la mia deficienza culturale. (l'attore era forse jerry calà jerry calà?)
ubi & sc: panta collant (e ho detto tutto)

Ubikindred ha detto...

Smettila col Latino!

anonimo ha detto...

Zweiundvierzig (Nellacoloniapenales und Adams Urheberrecht) ist die Antwort.

(e io che ero convinta che gli ufi lucidassero i neuroni con la sola forza del pensiero)